what3words

“Poiché si trattava di una buona idea, nessuno la prese in considerazione.”

Ennio Flaiano

“what3words è un modo davvero semplice per comunicare qualsiasi posizione. Il sistema divide il mondo in una griglia di quadrati da 3m x 3m, a ciascuno dei quali è stato assegnato un indirizzo univoco di 3 parole. Gli indirizzi di 3 parole sono facili da ricordare e rappresentano la soluzione più semplice per comunicare una posizione con voce o testo.”

Continua a leggere.. “what3words”

L’app per condividere foto e video senza limiti

eSharing è l’app per condividere foto e video illimitatamente con Facebook, Mail e iMessage.
Localizzata in italiano e inglese l’app permette di inviare via email iMessage o Facebook un numero illimitato di foto e video consentendo di lavorare sulla qualità delle foto e dei video.

Provate eSharing

eSharing- Leave Sending limits behind!

Se non volete restare ancorati ai limiti imposti, se volete rompere i confini scaricate eSharing

Grazie ad una semplice interfaccia composta da un solo “button” l’app permette di accedere a tutte le foto del rullino e anche a tutti gli album fotografici dentro il nostro iPhone iPad o touch. Una volta selezionate le foto e i video da inviare (anche contemporaneamente) è possibile inviare il tutto tramite email, facebook, message oppure copiarli o stamparli via wifi.

Il tutto avviene in maniera trasparente. Un algoritmo elaborerà le foto o i video scelti in base alla qualità di compressione scelta nella sezione dei settaggi.

I video non saranno mai tagliati, saranno sempre inviati interi e potrete scegliere voi se comprimerli o no.

Di default la qualità di compressione è impostata al 50% per le foto mentre per i video si è scelto di avere due sole impostazioni :

  • Compressor OFF con la quale lasciate il video nella qualità originale. (In questo caso il video occuperà molto spazio e sarà difficile inviarlo per email visto che i gestori di email oggi permetto l’invio di mail di grandezza massima di 19,9 Mb).
  • Compressor ON con la quale è possibile comprimere il video ad una qualità sempre molto alta ma ad una risoluzione più bassa per permettere l’invio di video anche molto lunghi via email).

Se sei un fotografo sfegatato o un reporter, un blogger o sei semplicemente in vacanza e vuoi liberare il tuo iPhone o iPad dalle tante foto e video allora eSharing è il modo migliore per farlo.

eSharing è la soluzione ai tuoi problemi, è un ottimo modo per condividere le tue foto e i video con le persone a cui tieni di più – con la privacy , la sicurezza e la fiducia .

Scattate tutte le foto che volete, riprendete i vostri momenti migliori creando video lunghissimi, eSharing penserà poi a spostarli sul vostro account di posta preferito o ad inviarli come messaggio privato ad un vostro amico o familiare ed ancora postarli su Facebook in solo gesto o stamparli via wifi.

Punti di forza:

  • Possibilità di inviare per email foto illimitate;
  • Possibilità di impostare la qualità della compressione delle immagini;
  • Possibilità di inviare via mail video interi (non tagliati come fa apple);
  • Possibilità di impostare la compressione video;
  • Possibilità di copiare le immagini per poi incollarle in altre app
  • Possibilità di stampare via wifi in un colpo solo tutte le immagini scelte o di un intero album;

L’app è stata progettata in base al device su cui gira esempio:

Se si utilizza su iPhone 3Gs o iPad 2, e si selezionano ad esempio più di un certo numero di elementi tra foto e video, un pop-up avvisa che l’app potrebbe non portare a termine il lavoro.

Se invece gira su di un iPhone 4, 4S, 5S e sui nuovi iPad, il numero di elementi aumenta e quindi il popup vi avviserà solo dopo aver superato la soglia rispetto al device in uso.

Se la dimensione delle foto o dei video selezionati superano i 19,9 MB un pop-up vi chiederà se volete continuare oppure no. Il perché è presto detto: i più noti servizi quali gmail, yahoo e altri, non permettono di inviare una mail con allegati più grandi di i 19,9 MB.

La possibilità di continuare dipende dal fatto che alcuni professionisti hanno un proprio gestionale mail che offre soglie per l’invio decisamente maggiori.

Questi accorgenti permettono di evitare certe situazioni sgradevoli quali: l’app va a bun fine ma poi la mail non arriva per via degli allegati troppo grandi.

Particolare attenzione:

E’ stato implementato un particolare algoritmo che permette di liberare la RAM occupata dalle altre eventuali app aperte in background, questo per evitare crash improvvisi.

In cantiere (in attesa di attivazione da parte di Apple) supporto a DropBox con il quale è possibile caricare foto e video illimitatamente su una propria cartella Dropbox in un touch.

eSharing consente l’accesso immediato a tutte le vostre foto e video nella libreria del vostro dispositivo ed è possibile selezionare i contenuti con un semplice tocco.

I video non saranno mai tagliati, saranno sempre inviati interi e potrete scegliere voi se comprimerli o no.

È possibile inviare un intero album di foto con una singola e-mail , oppure caricarlo direttamente sul proprio account di Facebook, il tutto dal palmo della tua mano!

È possibile anche copiare le foto selezionate con un solo gesto e quindi incollarli in un’altra applicazione oppure selezionarle per poterle stampare via wifi in un touch e con la tua stampante preferita wifi – è semplice , intelligente e reinventa completamente la gestione delle foto.


L’app è Universal quindi facilmente fruibile sia da iPhone che da iPad e touch a partire da iOs 6.0.

Inoltre è già pronta per iOs 7 con uno stile flat anche per iOs 6 e supporta sia iPhone retina (4 4S 5 5c 5S) che non retina (iPhone 3gs, iPad e iPad mini).

L’app è presente in tutti gli Store del mondo non solo in Italia ed è localizzata in italiano e inglese.

eSharing rispetta la tua privacy, non conserva ne usa le vostre foto o video in alcun modo.

Il Casual Game alla maniera di Jobs

In App Store è da poco approdata una nuova applicazione, che per molti versi sicuramente si contraddistingue da quel marasma di migliaia di App che invadono i nostri terminali iOS da alcuni anni a questa parte.
Lo sviluppatore dell’applicazione in questione, un giovane informatico italiano, ha basato l’intero progetto sulla filosofia di Steve Jobs e del suo lascito, legato a lui, da una grande affinità di pensiero.
Prendiamo in esame l’icona dell’applicazione, ebbene, già da questo elemento traspare quanto appena descritto, infatti si ha un chiaro riferimento alla celeberrima “palla da spiaggia” tanto cara a Steve Jobs, e come in questo caso, l’intero gioco è pervaso di tracce di questa connessione, come cita la stessa descrizione presente sull’App Store, «ogni cosa ha un suo perché», e così in linea con il pensiero di Jobs anche l’elemento più nascosto e insignificante ha un suo significato intrinseco.
Il Gameplay, altro elemento caratterizzante, è costituito da una serie di prove da superare seguendo gli indizi forniti mano a mano che si procede nel percorso, di primo acchito potrà sembrare tutto strano, e nella realtà così è, le richieste appariranno banalità e sapranno di presa in giro, ma ci si dovrà preparare a delle sonare batoste, perchè portare a termine tutti i capitoli che compongo la storia sarà tutt’altro che semplice e ci si troverà spesso vicini dal lanciare i nostri dispositivi contro un muro per la rabbia.
Non sarà immediata la sintonia e potrebbe addirittura non arrivare mai, ma qualora dovesse succedere, allora sarà virale.
Attenzione e cura per i dettagli fanno da cornice ad una grafica minimalista. Massiccia è l’integrazione con l’ecosistema iOS e le componenti Social, potremo infatti fruire di Game Center, iCloud, Facebook, Twitter e Mail, il tutto amalgamato da una grande coesione.
Il carattere del gioco lo rende amabile per coloro che sono alla ricerca di un intrattenimento “mordi e fuggi”, che possa far divertire e arrabbiare all’unisono e in pochi attimi. I fan del genere invece, non possono esimersi dal portarlo a termine e con il minor numero di punti, perché qui funziona così, tutto è pensato diversamente…
Stay Hungry è disponibile per il download su App Store ed è compatibile con iPhone, iPod touch e iPad che abbiano installato almeno iOS 6.0. È localizzata in 5 lingue, Italiano, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo.

Simplenote agli steroidi!

Per chi scrive per professione (sia editor, scrittore, blogger o altro) lo strumento di lavoro è ormai il word processor. Per molti anni Microsoft Office l’ha fatta da padrone, rovinando la vita a molti, mac user compresi. Ancora oggi è uno standard di fatto e suite di ogni tipo, compreso iWorks non hanno scalfito il suo primato. Grazie ad Apple ed alla sua spinta per un design delle app curato e minimale, sono nate molte applicazioni alternative, alcune volutamente limitate, altre potenti e complete.

L’altro giorno ho provato Texts, un editor ricco di semplice testo, come recita lo slogan (Rich Editor for Plain Text). All’apertura c’è una semplice finestra ed il cursore (chi ha detto simplenote?). Tutti i comandi sono dati da semplici ed intuitivi shortcut. Texts permette di realizzare testi complessi, con titoli, note a piè pagina, hyperlink, formule matematiche, liste e immagini. Si scrive tutto in testo semplice e tale rimane anche dopo aver salvato il file, così da poter essere aperto ovunque, con qualunque dispositivo o programma, in modo leggibile: non ci saranno segni strani o linee di codice a renderne difficile la fruizione anche senza esportarlo. Ma se abbiamo bisogno di formati diversi, Texts può esportare in HTML5, .docx, .rtf, .epub, .pdf e markdown, usando XeLaTeX e Pandoc come motori (da scaricare separatamente). Il tutto avviene con un click e, dopo molte prove fatte, con risultati impeccabili di livello professionale. Forse pecca un po’ in flessibilità (non si possono scegliere font di output per i pdf, ad esempio), ma per qualche problemino lo sviluppatore mi ha risposto a tempo di record con una versione fatta per le mie esigenze. Quindi scaricate e suggerite le vostre idee!
Esiste anche la corrispondente app per ogni piattaforma: iOS (5.0 minimo), OS X (10.6 e superiori) e Windows (Xp e superiori). Linux e Android ancora in private beta.
Ah per ancora un po’ è gratis, ovvero si scarica una vera licenza gratis, così da essere titolari del software per davvero, anche quando uscirà dalla beta e costerà 29 dollari.
(Ovviamente tutto questo è stato scritto, con mio sommo godimento, con Texts!)
http://www.texts.io/

Correre… in punta di dita!

Redlynx è una relativamente piccola casa di produzione Finlandese, come cita il sito ufficiale ha 45 dipendenti e sforna giochi multipiattaforma dal 2009.
Ha al suo attivo una serie di premi di settore encomiabili, anche se ottenuti nel 2009, e ha sviluppato diversi giochi carini per XBox e Wii (non per la Sony, però). Ho provato per voi uno degli ultimi giochi nati da questa casa, distribuito NIENTEPOPO di meno che da Chillingo che, come sapete bene perché lo avete quasi tutti, distribuisce anche il miticissimo Angry Bird: Draw Race 2.
Draw Race nella seconda versione è proprio quello che dice il titolo: in punta di dita si deve tracciare un percorso, su varie piste presentate in varie condizioni, che sarà seguito dall’automobilina che il livello e il tracciato vi propongono.
L’automobilina, al via, seguirà per quanto la fisica simulata del gioco vi consentirà, il percorso da voi indicato, per poi sbandare e farvi perdere tempo se avrete tracciato troppo velocemente una curva impegnativa, o rallentare troppo in altri punti che avreste dovuto percorrere invece più velocemente.
Il turbo, caricabile, è l’unica variabile che potrete dare al vostro veicoletto: la prospettiva dall’alto è accattivante e ben fatta, le piste sono in 3D e molto piacevoli da vedere, mentre sfrecciano le vetture.
Il gioco è semplice, veloce da giocare e ogni partita dura pochissimo, il che lo rende un passatempo veramente poco impegnativo, da giocare mentre si aspetta la moglie fuori dal negozio o anche in fila alla posta. Attenzione però: se la prima partita la “vincete facile” sullo stesso tracciato i due livelli superiori saranno impegnativi e ci vorrà, in molti casi, ben più di un tentativo per vincere.
Sessanta tracciati sono sufficienti per farvi passare un bel po’ di tempo, al quale potete aggiungere la modalità di gioco contro un avversario in wi-fi o addirittura una World League con possibilità di sfidare avversari “all ove the world” e giri di prova da compiere, in un tempo limitato, per darvi la possibilità di capire se avete possibilità di battere qualche record. Possibilità di giocare anche in 2 sullo stesso iPad nelle gare Hot Seat.
Possibilità di effettuare acquisti – non necessari comunque per ore di divertimento – app in.
Esiste in 4 versioni: per iPhone/iPod e HD per iPad, nel quale si possono apprezzare meglio i bellissimi dettagli della grafica delle piste, entrambi in versione gratuita nel limitato Hot Seat e a 2,69 euro nella versione completa.
Io l’ho preso gratuitamente in un giorno di offerta, ma anche i pochi spiccioli che costa valgono assolutamente il prezzo pagato.
Oppure si aspetta una nuova offerta.

Besos

I forum sempre sott’occhio

Molti di noi ormai hanno un rapporto ombelicale con i propri iDevice e allo stesso tempo vivono una eguale “dipendenza” da Forum (in particolar modo per quello dei iMaccanici).
La maggior parte dei forum presenti sulle “board directory” sono appoggiati su motori e database compilati con tecnologie praticamente standard. Questo ha reso possibile l’introduzione di applicazioni per la fruizione rapida dei contenuti dei forum senza dover utilizzare il browser.
È il caso di TapaTalk (d’ora in avanti TT) della piccola Software House cinese Quoord System. Una volta installato attraverso il download dall’AppStore (il prezzo della app è di euro 2,39 e la potremo installare su tutti i nostri iDevice purché loggati allo store di iTunes con lo stesso ID) saranno necessari pochi e intutivi passaggi per poter utilizzare TT.
Il primo è assicurarsi che l’amministratore del forum che vorremmo seguire con l’ausilio di TT abbia installato le API rilasciate dalla software house e che rendono TT in grado di leggere i contenti del Forum… (continua)

Fatto ciò, si inserisce l’URL del forum (o, se non lo si conosce, lo si ricerca con lo strumento interno all’app) si inseriscono le credenziali ed un l’elenco chiaro ed intuitivo di thread ci appare. Tutti i thread del forum che seguiamo sono divisi esattamente come impostato dagli amministratori ed in più abbiamo un richiamo rapido agli ultimi post non letti, ai thread partecipati e a quelli sottoscritti.
Inserire i nostri interventi è semplicissimo, anche in formato HTML, quindi arricchendo il testo digitato con la formattazione che desideriamo. È giusto segnalare che al momento manca un richiamo rapido agli “smiles” presenti in tutti i forum; per poterli utilizzare è necessario conoscerne la corrispondente stringa di testo.
Nel più recente aggiornamento di TapaTalk è stato aggiunto anche l’inserimento rapido di immagini, caricabili da quelle presenti nella Libreria Foto del nostro iDevice o linkabili da un URL esterno.
Tra le estensioni di TT a pagamento (acquistabile direttamente dall’applicazione a 1,99 euro) che fornisce la possibilità di ottiene un hosting immagini molto rapido.
Simpatica risulta anche la possibilità di tweetare un link breve ai propri posts in maniera automatica e di allegare la georeferenziazione della posizione da cui si partecipa al thread, nonché di personalizzare una firma in calce ai nostri interventi.
Ovviamente possiamo interagire con assoluta immediatezza su tutti i forum a cui siamo iscritti, praticamente tutti i thread di tutti i forum sono elencati in maniera cronologica e partendo dall’ultimo intervento non letto (opzione modificabile).
Io personalmente seguo cinque forum e riesco con assoluta tempestività a partecipare a tutte le discussioni che mi interessano.
Attraverso TT è possibile sottoscrivere nuovi thread, aprirne di nuovi, inviare messaggi privati gli altri utenti e fruire dei link a risorse esterne al forum direttamente attraverso un browser integrato o rimandando lo stesso a Safari.
A pagamento è possibile acquistare anche nuovi temi colore per l’applicazione ed altre futures minori.
TapaTalk sfrutta anche le capacità di clouding più moderne, rendendo possibile la sincronizzazione degli argomenti tra dispositivi differenti.
Passando quindi tra diversi devices alla consultazione di diversi forum troveremo praticamente lo stato a cui lo abbiamo lasciato prima del cambio (fosse anche la bozza di intervento che avevamo iniziato a scrivere ma non terminato).
La versione multipiattaforma di TT è giunta alla sua tredicesima versione (oltre release minori) quindi risulta essere molto molto stabile e davvero comoda nel suo uso. La apprezzo molto, incarna al massimo l’approccio zen dei dispositivi Apple: priva di fronzoli e realizzata per semplificare la vita.
Qualcuno alla Quoord System però deve essersi dimenticato di questa missione quando ha compilato e rilasciato TapatalkHD specifico per gli iPad.
In pratica si tratta di una versione che mostra i forum in una modalità più “landscape oriented”, mostrando poi i thread proprio come se li visualizzassimo nel browser.
La prima grande mancanza è la lentezza negli aggiornamenti: sono passati diversi giorni dal suo rilascio (se ne parlò tra i thread di questo forum) e ad oggi nessuno dei bugs risulta essere risolto. Crashes continui e perdita di dati la rendono difficilmente utilizzabile (più volte mi è capitato di perdere lunghi interventi digitati per chiusure inattese della applicazione). Inoltre risulta carente di tutte le belle futures che rendono TT std molto attraente.
il prezzo non è così competitivo (disponibile sullo store a 3,99 euro e non sono previsti sconti per chi già ha la versione standard) tanto che sconsiglio di precipitarvi a comprarla, sopratutto se già avete la versione multipiattaforma. Mi impegnerò a tenervi aggiornati sulle sue evoluzioni. In definitiva l’idea di una versione HD è buona (in particolar modo con l’introduzione dei display Retina sugli iPad) e sono certo che TT HD raggiungerà gli stessi eccellenti livelli del fratello minore.
Buon divertimento.

iRig, Amplitube e…

Ero all’Apple Store di Marcianise
ed una scatolina bianca, in mezzo a centinaia di accessori Apple-Autorizzati, ha attirato la mia attenzione. Si trattava dell’iK Multimedia iRig famosa interfaccia di acquisizione audio per “iDispositivi”, dedicata a bassisti e chitarristi.
Con la convinzione di aver comprato l’ennesimo giocattolo inutile e speso in malo modo 49,90 euro (mannaggia alle mazzate che sferra l’Apple Store e alla mia oramai incurabile G.A.S. – Gear Acquisition Syndrome), esco dalla “boutique” di Apple.
Una volta a casa apro il pacchetto (packaging buono, ma nulla più), prendendo in mano il prodotto, mi rendo conto che si tratta di un cavetto jack 3,5 mm collegato ad una scatoletta dalla quale esce un canale stereo su jack 3,5 mm e entra un canale mono su jack “a banana” per chitarra. La fattura è appena sufficiente e la qualità dei componenti pure. Comunque non mi scoraggio, scarico il software Amplitube Free dall’App Store, collego il tutto (basso+iRig+iPod+HiFi) e inizio a smanettare. Il primo minuto è tutto un feedback e un fruscio, poi smanettando coi settaggi afferro come funziona il tutto.Dopo pochi minuti di “gioco” capisco che quello che la iK Multimedia fa pagare con ben 50 euro non è il cavetto (fatto davvero male) ma è il piuttosto buon software a corredo che offre. Ma come? 50 euro per un cavetto che è un po’ di filo e jack da 50 cent saldati a dovere e 0 euro per il software a corredo… bah le leggi della new economy.
Comunque il software Amplitube Free offre un solo amplificatore simulato, 1 cabinet, 2 microfoni e due pedali (chorus e filter). Il pedale filter è molto utile per filtrare il notevole rumore di fondo che crea la periferica. I suoni sono buoni e il software Amplitube sembrerebbe lavorare in modo molto simile a quello su computer (fatte le dovute proporzioni) ed offre modellazioni credibili ed ascoltabili.
La iK Multimedia offre inoltre su App Store Amplitube in versione LE (con 5 pedali ed altre cose), Amplitube “standard” (con ancora più opzioni) e Amplitube Fender, pagando a parte il modulo che permette la registrazione multitraccia, ed un altro modulo aggiuntivo (che sinceramente non ho capito a cosa serva). Comunque sia, al tutto si aggiunge una miriade di pedali virtuali da comprare tramite sistema acquisto inApp e sicuramente altre cose che mi sono sfuggite. Il tutto a dire il vero disorienta e se si fa un veloce calcolo si capisce subito che per avere tutto di tutto si arriva a spendere ben oltre i 50 euro. Il mio consiglio è di provare la versione Free, poi in seguito se questa dovesse risultare stretta, passare alla versione LE (2,39 euro), comprare solo i pedali e gli ampli di cui si ha bisogno e che si desidera utilizzare, così con meno di 10 euro si riesce ad avere il necessario.

QUI un test audio.

A chi è rivolto l’iRig? Difficile dirlo, ma credo che principalmente sia rivolto a chi stanco di utilizzare il suo ampli da studio cerchi qualcosa di più versatile, semmai per suonare anche con le cuffie ed in mobilità.

Sconsiglio un utilizzo dal vivo per via della qualità del dispositivo stesso che è bassa e dell’affidabilità dell’iPod o iPhone che potrebbe bloccarsi, scaricarsi o chissà che proprio nel bel mezzo di una live performance (immaginate che figura e soprattutto a cosa potrebbero farvi gli altri componenti del gruppo).

Giudizio complessivo:
Qualità costruttiva 
Qualità audio 
Facilità d’uso 
Rapporto qualità prezzo 