Guerrieri…, giochiamo a fare la guerra?

Chi di voi ha indovinato il film/libro cui fa riferimento il titolo…. è vecchio!
E sì, perché si tratta di una frase di una scena cult di un film cultissimo del 1979, “I guerrieri della notte” di Walter Hill, tratto dall’omonimo libro di Sol Yurick, del 1965.
Ma tutto questo non c’azzecca niente con la recensione che segue, se non per il fatto che è riferita a un gioco di guerra.
Infatti, i ragazzi di Intermundia, autori di ottime applicazioni per iOS in
svariati campi dello scibile umano, scaricabili da iTunes tramite AppStore e più volte recensiti su questo sito per le loro applicazioni in ambito legale (Codici e Leggi e la nostra costituzione), in ambito musicale (i libretti delle opere liriche per iOS), in ambito storico contemporaneo (iLegends gli uomini che hanno cambiato il mondo), oppure in ambito socio-umanitario NonProfit, sono cresciuti e sono diventati
AppCube Ltd,
aprendo una sede a Londra.
Per l’occasione, cambiano decisamente genere e si lanciano nel campo dei giochi strategici, sviluppando Global conflict, un gioco strategico per iOS (più precisamente per iPad, purché aggiornato a iOS 4.2), localizzato in inglese ed italiano e del peso di 49,5 MB.
Si tratta di un gioco che ricorda lo stile del ben noto gioco da tavolo “Risiko”, con l’obiettivo di dominare il mondo intero.
Si gioca su diverse mappe del planisfero. All’atto del download, è fornita, gratuitamente la mappa “Mondo Classico“, ma mediante in-App Purchase, è possibile acquistare ulteriori 4 mappe “Europa“, “Europa regionale“, “Nord America” e “Mondo completo” alla modica cifra di 0,79 euro ciascuna, oppure la Full Version a 2,99 euro.
Il gioco è multiplayer, fino ad un massimo di 5 giocatori, e si può giocare da soli contro il computer o contro avversari “umani”, in locale o tramite Game Center.
Si parte con un sottofondo musicale decisamente adeguato all’ambientazione e ci viene proposto di scegliere se affrontare un chiaro tutorial o se modificare le opzioni di gioco. Una volta completati questi (…ehm…) preliminari si comincia a giocare e vi garantisco che sarete piacevolmente colpiti dalla qualità della grafica, dalla possibilità di zoom e scroll che permetteranno di vedere anche i monumenti simbolo delle singole città e “le armate” in azione, che saranno realmente “esplosive“, proprio come promettono gli sviluppatori.
In attesa del nostro turno, assisteremo alle mosse strategiche degli avversari e potremo modulare la nostra, di volta involta, in base a quello che vediamo sul planisfero. Quando è il nostro turno, dovremo posizionare il numero di “armate” a disposizione laddove lo riteniamo opportuno per sviluppare il nostro piano. Poi, sempre perseguendo il nostro obiettivo, potremo attaccare i paesi confinanti oppure “passare”, rinforzandoci, in attesa di un turno più opportuno. Infine, prima di passare la mano, avremo la possibilità di spostare le nostre “armate” dalle zone più tranquille a quelle più calde per organizzare al meglio la difesa.
Il gioco è divertente ed appassionate anche perché grazie al Game Center, vi permetterà di confrontarvi con i vostri amici, senza annoiarvi.
Sicuramente necessita di ulteriori rifiniture da parte degli sviluppatori, in quanto un paio di volte è andato in crash, ma considerando la qualità dei prodotti precedentemente realizzati dallo staff, nutro un’estrema fiducia.
Buona guerra finta a tutti!

Si contenga!

Dopo il successo planetario di Angry Birds (è proprio di ieri la notizia che sono stati effettuati 250 milioni di download! per cui non mi soffermo oltre) e (sic) il purtroppo per noi italiani successo internazionale del Bunga Bunga, c’era da aspettarsi che qualcuno mettesse in relazione i due avvenimenti e…
E infatti, su iTunes store, è disponibile da un paio di giorni, Angry Bunga per iPhone e iPad, gioco della AppyMob, software house che sviluppa solo applicazioni per mobile device.
Lo slogan è: il Bunga Bunga è diventato un gioco.
Si tratta di un clone di Angry Birds, dove voi non siete più gli uccellini incazzati, ma impersonate il protagonista: un simpatico vecchietto spesso sorridente, talora incazzato che è calvo, per sopraggiunti limiti d’età, ma con la testa ricoperta da una peluria posticcia che ricorda la moquette che riveste i pavimenti dei motel di infima categoria e che lo rende simile agli omini del calcio-balilla (copyright by Luciana Littizzetto).
L’alternanza degli stati d’animo dipende dalla presenza di procaci fanciulle o di severi giudici. Infatti, al posto dei maiali verdi, ci sono giovani donne dalle curve esagerate e dalle labbra “a canotto”, tutte uguali tra loro, che si distinguono per la capigliatura bionda o bruna (non ne ho viste di rosse!), chiuse in gabbiette dorate e poco vestite, che sospirano nell’attesa della liberazione. Fanno compagnia alle predette signorine, evidentemente dai facili costumi, giudici con tanto di toga, parrucchino e martelletto d’ordinanza che inveiscono contro il piccolo protagonista e si frappongono tra lui e il tanto bramato oggetto del desiderio.
Ma niente paura! Basterà annientare le toghe rosse e liberare le donnine che, magicamente, perderanno quei pochi centimetri di stoffa (niente di pornografico… non si vede nulla!), manderanno baci e scompariranno in una nuvola a forma di cuore…
Una menzione speciale meritano le armi che avrete a disposizione…, allusive: banane (!), mele (!) (dall’aspetto sexy che promettono di avere un sapore particolare, ma bisogna stare attenti ad assaggiarle dal lato giusto, altrimenti ci si rimane male), sacchi neri di spazzatura (!) e sacchi di danaro (!).
Livello dopo livello, il gioco si fa più duro (nessuna allusione, n.d.a.), ma con costante impegno e un po’ di fortuna, aiutato dall’indole giovanile del protagonista, corroborato dai risultati raggiunti, si può arrivare al top ovvero, come recitano su iTunes store, “…con i nuovi livelli in arrivo potrai conquistare il trono della repubblica delle banane”.
L’applicazione costa 0,79 euro, pesa 14,4 MB e necessita almeno di iOS 3.1. Apparentemente (visto il coming soon che campeggia sotto un’immagine cartoon del Vesuvio) sono previsti ulteriori livelli che andrebbero ad incrementare i 15 livelli esistenti,
Conclusioni: meglio Angry Birds… ovviamente. In assoluto i 79 centesimi non li merita, ma se pensiamo che con quella cifra non si prende più neanche un caffè al banco…

Tu vuo’ ‘mparà l’americano

Il buon Renato Carosone mi perdonerà se mi permetto di parafrasare il titolo di una delle sue più belle canzoni per questa recensione. Ma il boss è conterraneo, io ho un’anima in parte napoletana e quindi…
Ma bando alle ciance… sto parlando del dizionario della Merriam-Webster per iPhone e iPad, che si scarica gratis da iTunes store.
Merriam-Webster è da oltre 150 anni uno dei punti di riferimento, in America, per quanto riguarda le informazioni sul linguaggio, ovvero i dizionari, dapprima come versioni cartacee, poi come versioni online ed infine, attualmente, come versioni per dispositivi mobili.
L’applicazione, sviluppata sia per iPhone (peso di 19,3 MB e almeno iOS 3.0), sia per iPad (peso di 21,0 MB e almeno iOS 3.2), è localizzata in inglese, è gratuita, anche se si deve sopportare qualche “consiglio per gli acquisti” e fornisce un completo vocabolario, con tanto di funzione “search“, trascrizione fonetica della pronuncia, elenco di significati plurimi, ovviamente in inglese, del vocabolo in tutte le sue accezioni (sia essa un verbo, un sostantivo, un aggettivo ecc. ecc.), esempi nel linguaggio parlato, le origini e l’etimologia (che è la feature più interessante per me, n.d.a.), il periodo o anche l’anno in cui è stato usato per la prima volta e, per finire, un elenco di sinonimi e contrari, tutti dotati di link ipertestuale interno.
Fornisce assistenza anche agli smemorati, grazie alla funzione “recent” facilmente editabile, che contiene tutte le ricerche più recenti effettuate, utile per l’appunto a chi, di memoria corta, non si ricorda il significato di un vocabolo già cercato l’altro ieri. E’ anche dotato di una curiosa funzione “word of the day” che fornisce quotidianamente, radon, una nuova parola da imparare per ampliare il proprio vocabolario.
Infine, dulcis in fundo, possiede una funzione audio con la quale è possibile ascoltare l’esatta pronuncia della parola in questione e, chicca delle chicche, la possibilità di cercare la parola di proprio interesse semplicemente pronunciandola noi stessi, uno strumento utilizzabile anche per verificare la nostra capacità nell’articolare i suoni nella lingua di Albione.
A mio modesto avviso, un ottimo strumento per chi, già a buon livello di conoscenza dell’inglese, desidera perfezionarlo.

E io pago…

Con questo titolo scontato, citando la celeberrima battuta del Principe, tormentone ripetuto ad ogni pie’ sospinto in quel meraviglioso film che è 47 morto che parla, apro questa recensione.
Appena introdotta nel’App Store, l’applicazione CameraLeaks è balzata nella top ten… (in realtà all’epoca di questa mia recensione, non lo è più n.d.a.)… Che dire di più?
Lo sviluppatore Simone Jacoella, approfittando, a mio avviso, del clima da basso impero che sta vivendo la nostra politica e del successo editoriale del libro inchiesta La Casta, nonché del successo di Julian Paul Assange e della sua organizzazione internazionale WikiLeaks, di cui riprende anche il logo, ha avuto la straordinaria intuizione di mettere pixel su pixel una serie di dati relativi ai costi della nostra politica, certo di suscitare, in molti dei possessori di iPhone e iPad, la curiosità prima e l’indignazione immediatamente dopo.
Del resto lo slogan che campeggia sul sito ufficiale dell’applicazione è proprio: Indignati al 100%.
L’applicazione ideata per iPhone ma fruibile anche su iPad grazie all’ingranditore 2x, è utilizzabile solo in versione portrait, se si escludono le immagini che sono visualizzabili in modalità landscape. Si apre augurandoci ironicamente “buon divertimento” e portandoci su uno scaffale da 10 “nicchie” ognuna per una sezione ben precisa: Camera, Senato, Indennità, Dipendenti, Quirinale, Auto Blu, Costi politica, dove si contano oltre 600 schede che illustrano gli stipendi di chi occupa (per lo più indegnamente n.d.a.) gli scranni dei due rami del parlamento, senza dimenticare indennità, annessi, connessi ed accessori; i costi dei dipendenti (udite udite… financo i barbieri); il numero delle auto blu; i costi del colle più alto e della politica in senso lato. Completano il quadro, le sezioni Confronti, Immagini, Fonti e un invito (Diffondi) a informare i nostri amici tramite “faccia da libro“. La sezione Confronti è, secondo me, quella che fa imbestialire di più!
Per ogni sezione si aprono delle ulteriori sottopagine con una serie di numeri e cifre che ci informano, in dettaglio, quanto noi paghiamo per i nostri servitori (e vi assicuro che è proprio tanto).
Per chi ce li ha ancora, roba da mettersi le mani nei capelli!
Accompagna il tutto, una serie di effetti sonori che non si possono escludere, mentre, con la solita icona dell’altoparlante, si può scegliere se farsi accompagnare dalle note del verdiano “Va’ Pensiero”, nella inevitabile incazzatura che aumenterà vieppiù con la lettura.
Il costo è di 0,79€ e gira sotto iOS 3.0 o superiore.
Nonostante nello store sia indicato che è localizzata in inglese, l’applicazione è tutta in italiano, ma… sono certo, susciterà in ognuno di voi, commenti nella propria lingua madre. E, proprio per questo, raccomando di tenere lontani i minori mentre si scorrono le pagine…

C’era una volta… (e facciamo in modo che ci sia)

Avevamo già parlato di Fondazione Difesa Fanciulli, che da oltre un secolo si impegna a favore dei minori.
Con questa meritevole fondazione, donandole il 50% del ricavato, collabora la Adnav Edizioni, una casa editrice dedicata esclusivamente ai bambini, presente anche al
Salone Internazionale del Libro di Torino.
Del catalogo della Adnav, fa parte l’applicazione per iPad “Il Drago e la Coccinella”, una e-favola, disponibile sull’App Store a 2,39 euro.
La favola, scritta da Maria Teresa Nuzzi e illustrata da Ilaria Uribinati, è localizzata anche in italiano e necessita almeno di iOS 3.2.
Una volta installata e lanciata, una gradevole musichetta accompagna i simpatici disegni della storia d’amore di un drago e di una coccinella.
Oltre all’opzione leggi, (minimo sindacale per una favola), che permette di leggere la storia sfogliando le pagine ricche di disegni e di testo in stampatello e corsivo, avremo a disposizione ulteriori tre opzioni:
disegna, che ci permetterà di disegnare a mano libera, scegliendo diversi colori e le immagini della storia, consentendo infine di salvare il disegno eseguito;
puzzle, un giochino di tessere con 4 diversi template da ricomporre, riferiti alla storia con due livelli di difficoltà;
memory, un giochino di memoria visiva in cui dovremo ricordare i personaggi della storia riprodotti nelle tessere del gioco, scoprendoli a due a due.
Se avete prole in età prescolare, è un’applicazione ideale per trascorrere del tempo con il vostro erede, stimolando la sua curiosità e la sua fantasia.
Se non ne avete (più), è un’occasione per aiutare Adnav a continuare nel proprio lodevole impegno.

B come book, b come band

Massimo Biolcati, bassista jazz italo-svedese, realizzò nel 2008 iRealBook per iPhone, un software per raccogliere e riprodurre spartiti musicali. Il musicista, che da anni vive e lavora New York, in una recente intervista ad Andrea Gilardoni per Macitynet ha detto:“Suono molta musica originale con vari artisti. Succede sempre più raramente di suonare standard jazz e quindi tendo a dimenticarli. Ho pensato che sarebbe utile avere un promemoria in tasca con quelli più comuni. Provai inizialmente ad inserire dei PDF nella Photo app dell’iPhone, ma i risultati furono insoddisfacenti. E così decisi di fare un’applicazione ad hoc. Anche se non faccio musica elettronica e suono uno strumento prettamente acustico, in fondo credo che programmare sia un processo creativo molto simile alla composizione”. Successivamente fu eseguito il porting per iPad e poi anche per Mac partendo dal codice usato per iPhone.
In questa nuova versione iRealBook è diventato iReal b 2 per una questione di diritti d’autore, e non include più alcun brano. Tuttavia chi aggiorna non perderà i propri brani ed inoltre migliaia di brani già pronti per essere inseriti sono disponibili nel forum dello sviluppatore.

Nella nuova versione 2.0 sono inclusi 50 esercizi su comuni progressioni armoniche; aggiunta la funzione di esportazione audio in WAV e AAC; aggiunti 5 nuovi stili Pop (Soul, Smooth, Disco, Reggae e Shuffle); aggiunto la notazione con il sistema a numerazione Nashville (per i brani singoli o come impostazione globale).
Biolcati garantisce che la sua è una applicazione professionale per musicisti e studenti di musica di tutti i livelli. Permette di creare, editare, stampare, condividere e collezionare partiture ad accordi dei brani preferiti per l’utilizzo durante i concerti e per esercitarsi con accompagnamenti realistici di piano (o chitarra), basso e batteria generati su ogni partitura scaricata o creata dall’utente.
Il materiale incluso è certamente abbondante: 12 stili Jazz, 7 stili Latin e 10 stili Pop per le basi di accompagnamento e 50 esercizi su comuni progressioni armoniche; inoltre è possibile creare Playlist multiple personalizzate; effettuare la trasposizione di tutte le partiture a qualunque tonalità (con trasposizione globale in Mi-b, Si-b, Fa e Sol per strumenti a fiato) incluso il sistema a numerazione (sistema di Nashville).
La comunità di iReal b permette di scambiarsi partiture facilmente via e-mail o attraverso i forum, bisogna tuttavia ricordasi di fare un backup dei brani regolarmente.
Il nuovo iReal b è disponibile per il download su iTunes App Store a 5,99 euro (nella versione iOS) e nel Mac App Store a 10 euro in più, che richiede Mac OS X Snow Leopard.

Un Must Have per iOS

Era il 1987 quando la Rainbow Arts pubblicò The Great Giana Sisters, prima per Commodore 64 e poi per tutte le principali piattaforme dell’epoca (Amiga, Atari ST, etc.). Il gioco era bellissimo per l’epoca, solo che c’era un problema. Assomigliava troppo al più famoso Super Mario Bros uscito qualche anno prima per Nintendo Entertainment System (NES). Infatti non tardò ad arrivare il momento in cui il colosso nipponico fece causa alla Rainbow Arts.
Causa che fu vinta da Nintendo e la software house tedesca dovette ritirare il gioco dal mercato.
Nel 2009 finalmente ecco arrivare il remake del titolo, uscito prima per Nintendo DS e poi per la nostra piattaforma mobile preferita: iOS.
Giana Sister è forse il miglior platform game classico disponibile attualmente per iOS. Seguendo gli schemi classici del genere bisogna raccogliere quanti più diamanti possibile, saltare sui nemici eseguendo prove di abilità e scaltrezza per superare ogni stage.
È proprio il caso di dirlo: è il ritorno in grande stile di una leggenda!
Negli ultimi giorni il titolo ha avuto anche diversi aggiornamenti che ne hanno migliorato gameplay e longevità (aggiunta di nuovi sistemi di controllo e di livelli extra).
Attualmente il gioco può contare su 80 livelli nuovi, 32 livelli retrò (rimasterizzati e riveduti della versione classica del titolo), 2 metodi di controllo, accesso alle canzoni iPod mentre si gioca, etc.
Giana Sister è disponibile per l’acquisto sull’App Store in versione per iPhone/iPod e nella versione HD per iPad.
Per chi, prima di acquistarlo, volesse provarlo c’è pure la versione free contenente i primi 9 livelli.
Un Must Have per tutti i possessori di iPhone, iPod, iPad!

Farfalle matematicamente costose

Matherfly HD, a dispetto del nome e delle App localizzate in inglese, è prodotta da una italianissima software house indipendente di Torino, Dighentis.
Il software per iPad, disponibile per il download su App Store a 2,39 euro, si prefigge di interessare i bambini all’apprendimento dei rudimenti della matematica. Con quattro livelli per la verità piuttosto discutibili come gradualità di passaggio; purtroppo Matherfly si presenta molto colorato, quanto inutile.
Lo abbiamo provato per voi, ma dobbiamo rivolgere verso il basso il pollice: per quanto variopinto, facile da usare e in un certo senso accattivante, troviamo l’app ripetitiva, poco stimolante anche per un bambino che, dopo le prime 10 operazioni, si stanca e vuole passare ad altro.
Matherfly presenta una serie di schermate, sì colorate, ma piuttosto povere, con un’operazione proposta nella parte inferiore dello schermo e tre risultati possibili da trascinate con il dito.
L’operazione di trascinamento non funziona tutte le volte, occorre essere abbastanza precisi. Se l’operazione è corretta una voce te lo comunica, come ti comunica l’errore, aumentando un paio di contatori in alto. Tutto qui.
Per 2,39 euro ci sembra piuttosto pochino e ci sono diverse applicazioni gratuite sull’App Store che fanno anche di più. Nonostante noi si sia sempre piuttosto indulgenti verso le software house italiane, non possiamo sdoganare questa App che, per essere corretti, avrebbe fatto meglio ad essere passata gratis come promozionale, o offerta al massimo a 0,79 euro.
Peccato, alla prossima. Però gratis!