Occhio al prezzo della benzina

Si chiama Gianni Mazza, e non è il popolare personaggio televisivo, ma un giovane informatico siciliano (19-01-1981), in grado di ideare e realizzare più o meno interessanti Widget, uno su tutti è PrezziBenzina.
Il widget, dal nome abbastanza intuitivo, non ha bisogno di configurazione poiché recupera in automatico (dal ministero delle Attività Produttive) i prezzi di benzina, gasolio e GPL per le 9 compagnie petrolifere principali.
Questo permette di confrontare in maniera più comoda i prezzi del prezioso carburante, che variano ormai quasi quotidianamente.
Se il widget non dovesse funzionare correttamente non esitate a contattare l’autore all’indirizzo di posta riservato ai bug.

—OraCle

Musica maestro!

MakeMusic ha reso disponibile (anche per Mac) Finale 2008, il software di notazione musicale più conosciuto nel settore professionale, grazie anche all’ottima compatibilità Mac/PC.
La versione demo di Finale 2008 permette di provare tutte le funzioni attivate, tranne il salvataggio del lavoro. Sono disponibili una serie di video dimostrativi per illustrare le nuove funzioni, come: la possibilità di registrare tracce audio, sia mono che stereo; un nuovo workflow per velocizzare il lavoro di immissione rendendo semplici tutte quelle operazioni di copia e spostamento delle misure o di gruppi di note nello spartito musicale; e l’inclusione degli strumenti virtuali Garritan Instruments for Finale.
Il software viene venduto al costo di 600 dollari (445 euro) e richiede 415MB di spazio libero su disco per poter essere installato, inoltre bisogna possedere un Mac con processore G4 e la versione 10.4 di Mac OS X o successiva.

—OraCle

Ed evento sia!

Ci siamo, Apple ha rinnovato la gamma iMac, ed introdotto, seppur in ritardo, la nuova suite iLife’08. Steve Jobs ha condotto lo Special Event alla Town Hall, presso il Campus di Cupertino, presentando interessanti, quanto prevedibili novità. Il nuovo iMac, con monitor di tipo Glossy, viene rivestito in alluminio, scompare il modello da 17″, rimpiazzato da un 20″ che costerà 1199 euro, è dotato di Firewire 400 e 800, ed è disponibile anche in versione potenziata, a 1449 euro e da 24″ a 1749 euro. I processori degli iMac sono i Core 2 Extreme e vanno dai 2 ai 2.8GHz, tutti supportano fino a 4 GB di RAM e hard disk da un Terabyte.
Il top della gamma, con processore da 2.8GHz, 2GB di Ram e hard disk da 500GB costa 2219 euro.
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La tastiera è molto sottile, praticamente è quella mostrata da Engadget qualche giorno fa, include il classico hub USB, ed ha le solite funzioni multimediali (volume, eject, etc.). C’è anche la versione senza fili con bluetooth 2.0.
Anche il Mac mini viene aggiornato, alla faccia di chi lo voleva scomparso, ma non viene pubblicizzato da Jobs, ora monta i Core2 Duo nelle due configurazioni di default: 1.83GHz, 1GB di Ram, 80GB di hard disk al prezzo di 599 euro (per un attimo era comparso un 629 euro); ed il modello a 2.0GHz con 1GB di memoria, hard disk da 120GB che costa 799 euro.
La seconda parte del keynote riguarda iLife’08, che rispetto alle versioni precedenti viene totalmente rivoluzionata…
iPhoto riprende nell’organizzazione il più professionale Aperture acquistando delle potenzialità inedite, si tratta di “Events”, una nuova modalità per gestire album fotografici con diverse migliaia di foto, per organizzare le raccolte in eventi facilitandone la ricerca successivamente.
Molte altre funzioni vengono implementate, come il comando “Invia alla galleria Web” per spedire una foto rapidamente alla web gallery. Con un solo bottone è possibile sincronizzare un album intero su internet, per creare in automatico delle gallerie ed aggiornarle in tempo reale, anche direttamente dall’ iPhone.
iMovie è una applicazione totalmente diversa, anche se nell’utilizzo rimane praticamente identica, il video può essere importato dalla libreria di iPhoto, DV, HDV e dai nuovi camcorder AVCHD che registrano in alta definizione su memorie flash. Vengono aggiunti nuovi effetti, titoli e transizioni ed è possibile, anche con iMovie, condividere i lavori realizzati su una galleria .mac sul web o sui dispositivi Apple come iPod, iPhone o Apple TV.
iDvd acquista nuovi temi dal gusto elegante di Apple e migliori strumenti per la codifica, forse non solo destinati alla masterizzazione, ma forse anche alla condivisione su internet, vedi YouTube.
iWeb viene arricchito con nuovi temi, è adesso in grado di creare i widget, guadagna il supporto a Google Maps, e le funzioni dedicate ad Adsense per aggiungere l’inserimento della pubblicità Google automaticamente e molto altro da scoprire ancora.
Garage Band cambia in Magic Garage Band, con nuove funzioni e nuovi generi musicali.
Infine anche iWork subisce un notevole aggiornamento, oltre ai tradizionali Keynote e Pages che acquistano nuove funzioni e modalità, nel pacchetto iWork’08 viene aggiunto Numbers, il foglio elettronico che si pone come alternativa al popolare Microsoft Excel, offrendo tutto quello che serve per essere utilizzato in maniera veloce ed intuitiva, come da tradizione Apple.
Il servizio .Mac viene venduto alla non modica cifra di 99 dollari annui, ma lo spazio su disco diventa di 10 GB ed aggiunge Web Gallery, che si integra perfettamente ad iPhone ed alle applicazioni Apple fornite in bundle ad ogni nuova macchina.
In sintesi, un evento, questo di Apple, non strabiliante, ma comunque ricco di novità e che ci tiene sempre qualche miglio in avanti rispetto alla “concorrenza”.

—OraCle

La magia della mela

Non si parla d’altro: iPhone, il più grande fenomeno mediatico degli ultimi tempi.
Si corre il rischio di detestare questo prodotto, un’overdose di notizie, aggiornamenti, rumors, indiscrezioni, impressioni d’uso, tips & tricks, cip & ciop!
Ma perché Apple ha voluto per forza “reinventare il telefonino”?
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Rilassiamoci. Apple ha semplicemente introdotto un telefono cellulare multifunzione, e come ogni prodotto Apple è bello, essenziale, innovativo ed affascinante. Potremo anche definirlo contro tendenza, sì! Infatti quest’oggetto è contro il “think different” al quale gli utenti Apple sono abituati, per cui stavolta ci troviamo di fronte ad un prodotto condiviso da molti, accettato da molti, capito da molti, acquistato da molti. I potenziali utenti di tutto il mondo non aspettavano altro: il più tecnologico e costoso oggetto che riuscirà a renderli schiavi della sua bellezza (attento a non graffiarlo, attento a non farlo cadere, ridammelo, ma non è che me lo rompi?).
Altro che prodotto di nicchia, in Italia lo avranno tutti e non costerà neanche troppo. Chiunque abbia acquistato un cellulare dieci anni fa ad prezzo ben maggiore non si è mai pentito di averlo fatto.

È questo dunque il “think different” che ha fatto la storia di Apple?
No, ma questo iPhone servirà sicuramente a rinforzare le casse di Apple, una azienda in continua crescita, che attualmente gode di ottima salute, ma ha bisogno sempre di soldi da investire nella ricerca informatica, e se l’iPhone riuscisse ad imporsi sarà indirettamente un bene anche per chi desidera da Apple non solo iPhonini e iPoddini, ma anche computer stabili, belli, e di qualità superiore.
È questa la ragione che dovrebbe spingere gli utenti Apple a “pensare diversamente” da quello che sembrerebbe. Jobs non poteva dirlo pubblicamente, ma forse più volte avrebbe voluto dire: “Ragazzi, non è che dovete per forza comprarlo anche voi, ma aiutateci a venderlo”.
Intanto Wozniak, quello che davvero rispecchia la filosofia Apple, era in fila per comprarne più di uno! Meditate gente.
—OraCle

Novità dal WWDC 2007

Al Moscone West, Steve Jobs comincia il suo Keynote facendo gli onori a Paul Otellini, ed ai vantaggi portati al Mac dal passaggio ad Intel.
Poi parla di quanto sia stato importante Tiger per lo sviluppo di OSX e di Leopard, e presenta “solo” 10 nuove funzioni di Leopard sulle 300 nuove feature promesse.
Nuova barra dei menù trasparente, nuovo Dock, con un nuovo look 3D, dove le foto stanno più comode e le cartelle mostrano i contenuti, c’è uno stack dedicato a organizzare tutti i contenuti multimediali basati su Core Animation.
Rinnovato il Finder che integra anche una sorta di CoverFlow, forse
progettato per i Mac multi touch del futuro. Spotlight adesso effettua le
ricerche in rete, basandosi forse sul motore di Apple Remote Desktop?
Inoltre la ricerca di un altro Computer in rete, adesso è immediata. E poi
nuove anteprime anche delle immagini e dei PDF in rete (e in locale) anche a
schermo pieno e senza lanciare alcuna applicazione grazie a “Quick Look”…
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Finalmente Leopard è il primo Sistema Operativo a 64 bit da cima a fondo, che non fatica a lavorare con file da 4GB l’uno. Vengono confrontate operazioni di filtri fotografici a 32 bit e a 64 bit, c’è un guadagno di oltre il 200%!
Bootcamp, come già noto è integrato in Leopard, e supporta completamente Windows Vista, inoltre si integra perfettamente a Parallels, permettendo lo switch tra un desktop Mac e uno Windows attraverso Space, riorganizzando le applicazioni a colpi di mouse.
Poi Jobs parla di Widgets, ce ne saranno più di 3000, e ne viene mostrato uno nuovo: Movie Times, per cercare gli orari dei cinema e comprare biglietti, inoltre con Safari sarà possibile creare dei Widgets personalizzati in maniera così facile che Steve ne crea uno in due minuti.
Poi si passa ad iChat, anch’esso rinnovato, sono molte le storie di famigle separate dai chilometri che si tengono in contatto con il noto programma di messaggeria del Mac, adesso vengono aggiunte le funzionalità di photobooth anche ad iChat. Phil Shiller viene contattato da Jobs per una chiacchierata, e viene lanciata una presentazione di Keynote via iChat, è infatti possibile condividere su iChat Theatre tutto quello che viene letto da “Quick Look”.
L’ultimo (il decimo) passaggio è per Time Machine, il software che permette non solo di portare indietro nel tempo lo stato del nostro Mac, ma anche delle singole cartelle o dei file eliminati, modificati o spostati per errore. Inoltre effettua in automatico, se è stato programmato, il backup in reti anche in wireless. Jobs mostra come è possibile buttare l’occhio indietro nel tempo alla velocità della luce!
Agli sviluppatori viene consegnata una copia di Leopard, e viene annunciato che sugli scaffali sarà disponibile ad Ottobre di quest’anno.
Costerà solo 129 dollari, e sarà in un’unica versione, come sempre.
Finito qui?
No, ecco la scritta: “One more thing”…
Un’altra cosa: Leopard includerà la versione 3 di Safari, che sarà disponibile anche per Windows, con nuovi pannelli che si “staccano” dalle finestre e ricerche integrate su google e yahoo. Il nuovo Safari è il doppio più veloce di Internet Explorer, questo sarà il buon motivo per gli utenti Windows per scaricarlo, come hanno fatto fin’ora per iTunes.
Viene confermato ufficialmente il rilascio dell’iPhone: alle ore 18:00 del 29 giugno. I programmatori di Cupertino stanno usando eweb 2.0 (basato su Safari) per creare applicazioni “sicure” sull’iPhone: chiunque potrà creare facilmente applicazioni personalizzate integrando tutti i sevizi dell’iPhone; distribuzione istantanea e facile da aggiornare.
A conclusione di questo Keynote vengono aggiornati gli Store americani, ma non solo, tutto il sito Apple cambia veste grafica, facendo un occhiolino spaventoso a Leopard, e viene distribuita pubblicamente la nuovissima beta di SAFARI 3 per Mac e per Windows.
Conclusioni? Molti sono rimasti delusi per non aver visto nuovo hardware, ma credo che ci si possa “accontentare” di un Leopard sbalorditivo e spettacolare e di un Safari per PC, che sarà il “cavallo di Troia” più devastante per i WinUser.

Un grazie a Slacabos per la traduzione dal vivo nella chat-room di Spider-Mac.
—OraCle

Quelli della Silicon Valley

Bill Gates, nato a Seattle il 28 ottobre 1955 e Steven Paul Jobs (nella foto), nato a Green Bay il 24 febbraio dello stesso anno, sono due uomini molto diversi, con due stili completamente opposti, ma che insieme hanno fatto la storia dell’informatica, o quantomeno hanno segnato i momenti più importanti dell’industria tecnologica.
Gates e Jobs difficilmente si sono concessi insieme al pubblico. La prima volta è stato nel 1983, durante un divertente Apple Event, nel 1991 in un’intervista seriosa per Future Magazine, poi nel 1997 in occasione del Macworld a Boston ed infine in una breve comparsa durante l’All Things Digital di due anni fa.
Prima dell’intervista più chiacchierata del momento un filmato introduttivo ha ripercorso questi incontri.
I due giganti, portabandiera dei rispettivi colossi Microsoft e Apple, si sono presentati con un atteggiamento amichevole e in una reciproca e stimolante competizione durante il D: All Things Digital, l’evento organizzato dal Wall Street Journal…

…Segue
Gates indossava una camicia rigata, pantaloni scuri e scarpe lucide, quasi ad imitare John Hodgman, l’attore che interpreta il goffo PC nei famosi spot Get a Mac, mentre Steve Jobs calzava scarpe Nike ingrigite, un jeans vissuto e l’immancabile maglia a lupetto nera.
Dopo la stretta di mano si accomodano sulle poltrone girevoli rosse in stile anni 50.

Il primo a non risparmiarsi con i complimenti è stato Jobs, che ha spiegato che la prima azienda di software del mercato è stata Microsoft, quando ancora nessuno sapeva che cosa era una azienda di software, invidiandone anche le capacità di costruire relazioni con i partner. Da parte sua Gates ha descritto l’operato di Jobs come “piuttosto fenomenale”, nel prevedere le tendenze di mercato e nell’avere un invidiabile buongusto.
Durante l’intervista Jobs non risparmia una frecciatina: “Tutti e due ci occupiamo di software, ma separare hardware dal software finisce per far precipitare le cose… fuori dalle finestre”.
Parlano del passato, che li ha visti incrociarsi in vicende spesso dai toni accesi, Bill Gates ricorda gli anni duri di Apple, quando il fallimento era dietro l’angolo e parla del ritorno di Jobs che rifiutò l’aiuto di Microsoft, ma il CEO di Apple ricorda saggiamente che gli errori commessi allora sono passati, adesso c’è un futuro imprevedibile da affrontare.

Steve guarda al futuro puntando su concetti come semplicità e usabilità per agevolare l’utente, Bill parla di 3D, multitouch e accenna all’ultima trovata Microsoft, il tavolo tridimensionale Surface, presentato il giorno prima. Si trovano d’accordo sicuramente affermando che il Personal Computer non morirà tanto presto, grazie ad Internet e a tutti i dispositivi digitali che si sono affermati negli ultimi tempi. E quando Jobs afferma che non immagina neanche lontanamente cosa ci riserverà il futuro, Gates fa la battuta: “Bene, adesso penso che Steve vada ad annunciare il suo nuovo teletrasporto”, e Jobs conferma scherzosamente: “Voglio Star Trek, giusto! Datemi Star Trek”.

Insomma, nessuna anticipazione, nessuna novità, nessuno dibattito acceso. Chi sperava di assistere ad un combattimento del genere sarà rimasto deluso. Il tanto atteso incontro Jobs vs Gates si è dimostrato solo un ritrovo di due vecchi amici/nemici, capaci di far parlare il mondo intero di se stessi anche quando non dicono nulla.
Qui è disponibile filmato dell’intervista.
—OraCle

Apple Store Campania

Sono arrivate, sono le foto del Centro Commerciale Campania di Marcianise, che ospiterà (forse) il prossimo AppleStore italiano a circa 20 km di distanza da Napoli.
Ce le ha inviate z3n0, un nostro caro lettore di Caserta, utente Mac/Linux appassionato di fotografia che abita ad un paio di Km dal centro commerciale.
Il Centro Commerciale Campania, che al suo interno ospita anche l’ipermercato Carrefour, è inserito nella più complessa struttura dell’Interporto Sud Europa, che con i suoi oltre 6 milioni di metri quadri rappresenta la più grande piattaforma intermodale per la logistica ed il trasporto. Dalle immagini si evince che i lavori sono a buon punto, ed i circa 65mila metri quadri della struttura potrebbero essere inaugurati entro il 21 settembre senza grosse difficoltà.
Ecco qui le foto in esclusiva per iMaccanici.

—OraCle