C’era una volta Microsoft

C’era una volta Microsoft… e molto dopo veniva Apple.
La compagnia fondata dal Bill Gates, nata proprio sulle spalle di Apple si è imposta nelle ultime due decadi come la più importante realtà di capitalizzazione borsistica del comparto IT americano e mondiale. In realtà è stata lungamente una delle Star della borsa americana in termini di capitalizzazione azionaria, battuta solo dal gigante del petrolio Exxon Mobil Corporation.
Nel contempo Apple si dibatteva tra la vita e la morte: più di un analista dava la compagnia per decotta, prossima alla liquidazione; ma nell’ultimo decennio qualcosa è cambiato, e così nel primo pomeriggio di ieri, una normale giornata di scambi borsistici (complice una piccola perdita di appeal del titolo Microsoft che ha ridotto il valore della capitalizzazione del mercato a solo 226.3 miliardi di dollari) Apple ha effettuato il sorpasso.
Con un valore di borsa pari a 227.1 miliardi di dollari Apple supera Microsoft per la capitalizzazione del titolo e diviene la società numero due della borsa americana!
Questo evento segna anche il passaggio da una visione del mondo dell’informatica fortemente propugnata da Microsoft che ha sempre pensato al computer come una sorta di raccoglitore da ufficio con macchina da scrivere incorporata, a quell’idea di vita digitale, fortemente propugnata da Apple in cui il computer è un estensione della casa o dell’ufficio o del tuo corpo, il cui compito è di aiutarti nel fare quello fai, qualunque cosa essa sia, e nel farti divertire a farla…
Auguri Apple per questo ulteriore primato.
ellemme
Fonte: New York Times

3 commenti a “C’era una volta Microsoft”

    1. L’ottimo Lucio Bragagnolo ha scritto: Le aziende devono sapere innovare o rinnovarsi, o stagnano. Microsoft è cresciuta molto negli ultimi vent’anni in termini di fatturati e dimensioni, ma il valore dell’azienda è rimasto essenzialmente sempre quello. Apple, che ha infilato innovazione a tutto spiano nell’ultimo decennio con iPod, iTunes Store, iPhone, Mac OS X, unibody, iPad, guarda caso ha decuplicato il proprio valore. Ci pensino, quelli che lamentano la presunta trascuratezza del business Macintosh nei confronti di iPhone. Forse possiamo crescere un pochino di valore anche noi, se riconosciamo cose nuove invece di abbarbicarci al passato.
      http://www.macworld.it/ping/life/2010/05/28/controlli-di-parit/

  1. Questo, a mio avviso, non lo vedrei come un risultato positivo.
    Per me il fatto che la Apple sia ormai un’azienda che basi le sue scelte sui risultati
    da ottenere in borsa che invece che sulle vere necessità degli utenti, la interpreto per
    una vera sconfitta … almeno per i mac users!

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