La perdita della memoria rimarrà sempre un enigma da chiarire per molti, ma la maggior parte di essi continueranno a vivere felicemente senza porsi mai la questione. Si parla logicamente della gestione della memoria Ram, che non sempre è impeccabile, proprio come quella umana.
Mac OSX ha una gestione della memoria Ram molto accurata, ma non perfetta, infatti dopo lunghe sessioni lavorative potrebbe presentarsi un certo rallentamento, risolvibile solitamente con un riavvio dell’utente o dell’intera macchina.
In pratica, quando si lancia un’applicazione, viene allocata alla stessa una parte di memoria Ram (fisica e virtuale) dal Sistema Operativo, per cui quanti più programmi si aprono, una maggiore quantità di memoria viene assorbita; tuttavia alla chiusura dell’applicazione non sempre essa viene completamente liberata, anzi spesso viene appositamente riservata affinché l’apertura successiva dell’applicazione risulti più rapida. Questo è un bene nella maggior parte dei casi, ma all’esaurimento della scorta di Ram fisica, il Sistema provvederà ad un utilizzo sempre maggiore di memoria virtuale (presa in prestito dal disco rigido) rallentando in alcune occasioni operazioni normalmente molto più veloci.
Libera Memory è un piccolo, quanto eccellente programma, che permette di tenere sotto controllo e liberare la memoria di sistema, sfruttando dei comandi che in realtà sono già offerti dal Sistema Operativo, ma che non vengono eseguiti dagli utenti comuni poiché utilizzabili attraverso le righe di comando del Terminale.
Il software si occuperà di controllare l’attuale utilizzo della memoria (proprio come Monitoraggio Attività.app), rilevare i programmi attualmente in uso ed ottimizzare la memoria liberando la giusta quantità di Ram attualmente impegnata, ma senza essere correlata ad alcuna applicazione aperta.
A differenza del più popolare iFreeMem, distribuito da Activata al prezzo di 14,00 euro, il piccolo Libera Memory, realizzato in Giappone da monokano, è completamente gratuito e disponibile nella sezione download del sito tama-san.com. È lo strumento ideale per chi (come la nostra Michela alla quale dedico con affetto il primo articolo dell’anno) vuole la Ram sempre libera!
Un’unica precauzione: durante quella manciata di secondi di utilizzo dell’applicazione, è consigliabile non intervenire sul Mac permettendo al software di lavorare correttamente. Inoltre, l’autore specifica (in giapponese) sul suo blog, che il software è stato testato con successo su Mac OS X 10.3.9, 10.4.11, 10.5.8 e 10.6.2, ma si blocca nelle versione di Mac OS X 10.5.3 e 10.5.4. In quei casi è consigliabile aggiornare prima il Sistema Operativo.
6 commenti a “Vietato perdere la memoria”
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Ciao e grazie mille per la segnalazione….unico dubbio ho visto nel sito del produttore che ci sono due versioni una della quali si chiama resident, scusate per l’ignoranza ma sapete spiegarmi la differenza? Ciao e ancora grazie..
fragrua (o chi fosse in grado) per favore mi spieghi come funziona:
a fronte di 4gb
free 2,54 gb ok questo so cos’è 🙂
wired 428 mb
active 388 mb
inactive 200 mb
other 478 mb
cosa vuol dire che una parte della ram usata è wired (collegata?) attiva o inattiva?
mi rispondo da solo,
pensavo fosse più difficile trovare una risposta a riguardo, con google dimenticando che ora uso il mac e non un PC con win 🙂
1. Wired = memoria allocata che non deve / non può essere scambiato / paged out (cioè la memoria bloccata da eventualmente porzioni del codice del sistema operativo per esempio).
2. = Attiva la memoria assegnata che è stato letto durante gli ultimi secondi N.
3. Inattiva = la memoria allocata che non è stato letto durante l’ultima Secs N
4. Usata = Wired + Active + Inattivo
5. Libera = memoria che non è stata assegnata ad ogni processo o per il kernel.
magari servirà ad altri curiosi : )
Fabio cf, non è che hai ancora il link di quell’articolo?
Io, di mio, ne ho trovato uno che spiega passo passo a parole facilissime il funzionamento della memoria in Mac OS9 e che trovo illuminante per molte cose.
Sarebbe bello parlarne sul forum.
macosxhints.com/article.php?story=20010613140025184
in "comodo" inglese…
Grazie. A parte l’inglese, l’articolo è molto tecnico, anche se di sicuro interesse, e con un po’ di pazienza alcune parti si riescono a cogliere ugualmente.