Shazam per iPhone

A chi non è mai capitato di sentire una canzone e di chiedersi autore e titolo… anche nelle migliori radio spesso non lo dicono e se si tratta della colonna sonora di una pubblicità non ne parliamo.
Nel 2002 nasce Shazam e lancia una tecnologia dedicata proprio a questo, riconoscere un brano anche con un comune cellulare!
Oramai sono passati ben sei anni, le tecnologie in questi anni hanno fatto passi da gigante e ovviamente su un prodotto come l’iPhone, la perfette sintonia tra telefono cellulare (mi sembra quasi di sminuirlo a chiamarlo così) e iPod, non poteva non esserci anche lui: SHAZAM, disponibile su iTunes Store..
Semplicissimo da utilizzare, basta avviaro, lanciare il “TAG” ed avvicinare l’iPhone alla fonte audio. ecco fatto, dopo qualche istante l’iPhone vibra; ok, ora comincia a cercarlo e in men che non si dica ecco che mi ritrovo tutte le informazioni di cui ho bisogno, anzi, di più!
Ovviamente ho l’autore, il brano e il nome dell’album, ma ho anche la possibilità di ascoltare le anteprime dei brani contenuti nell’album, di acquistare il brano o l’intero album (tramite iTunes Store ovviamente) e di gustarmi su youtube i video correlati grazie ad un collegamento fatto a DOC.
Ad essere sinceri una pecca c’è! Necessita di una connessione wifi… ma perché stupirsi, d’altronde anche iTunes Store sull’iPhone abbisogna del collegamento wifi!
— Roberto Calì

Jonathan Ive

Nato nel febbraio 1967 a Londra è al vertice della squadra responsabile del design dei prodotti Apple dal 1996 ed è diventato uno dei designer contemporanei più popolari. Girano voci che potrebbe essere l’erede di Steve, il nostro Steve Jobs.
Ive studia design alla Northumbria University (all’epoca Istituto Politecnico di Newcastle) dove si aggiudica per ben due volte il Royal Society of Art. Dopo aver ottenuto il suo diploma debutta nel mondo del lavoro con la ditta londinese Tangerine Design. Per conto della Tangerine si reca in casa Apple per partecipare alla creazione del primo computer portatile della gamma PowerBook nelle vesti di consulente.
Ive viene finalmente reclutato da Apple nel 1992 e si trasferisce in California. Dal 1996 sostituisce Robert Burner a capo della squadra del design industriale. Sotto la sua direzione nasce il design dell’eMate e del Twentieth Anniversary Macintosh.
Jonathan si rammarica che il design non costituisce più una priorità per Apple, la quale si trova in difficoltà finanziarie; sotto la pressione del mercato Apple propone dei computer secondo lui dal design banale.
Dopo il suo ritorno a Apple, Steve Jobs cerca di reclutare dei progettisti, tra cui il tedesco Richard Sapper, prima di riconoscere la competenza del team in atto, che vede Ive ben presto come uno dei “gioielli” di casa Apple. La progettazione costituisce una parte importante della strategia del nuovo CEO e Jonathan Ive è diventato uno dei maggiori leader di Apple. È stato nominato vice presidente responsabile del design industriale nel 1998, poi Vice Presidente Senior nel 2005. Con il suo team ha diretto la progettazione dei computer Macintosh e le loro periferiche, così come l’iPod e l’iPhone.

Phasis, gestionale Open Source

Phasis è un gestionale Open Source indirizzato alla piccola e media impresa che utilizza il linguaggio di programmazione Python.
Semplice, essenziale ed intuitivo, è arrivato alla versione 0.9.7-8. Il software, disponibile già da tempo per Windows e Linux, è stato compilato solo da poco anche per Mac; esiste inoltre la versione “move” su chiave USB, che permette di gestire i propri archivi in piena mobilità.
Gli sviluppatori hanno dedicato molta attenzione per seguire le necessità e le abitudini dell’utente, onde evitare l’offerta di un prodotto troppo difficile da usare. Con estrema semplicità sarà possibile gestire dalle vendite agli acquisti, dall’anagrafica al magazzino senza rimpiangere troppo costosi e blasonati software gestionali.
Un’ampia comunità di sviluppatori gravita intorno al progetto: forum di assistenza utenti, wiki di documentazione, bug tracker per tracciare gli errori, e mailing list di collaborazione tra sviluppatori.
Sul sito del produttore (nella sezione Faq) troviamo anche dei video tutorial per un immediato utilizzo dell’applicazione.
—Roberto

iPhone: è arrivato (anche a me)!

È il 10 Gennaio 2007 quando vedo Steve Jobs su Studio Aperto che annuncia il nuovo prodotto di Casa Apple: l’iPhone!
I rumor si erano concretizzati: era nato il “Melafonino”; purtroppo, però, il lancio non era previsto, nell’immediato, nella nostra cara Europa.
Abbiamo atteso, abbiamo sperato e nel frattempo ci siamo divorati tutte le immagini e le recensioni che ci venivano offerte dai media.
Ma finalmente lo scorso 11 Luglio, abbiamo potuto vivere l’emozione dell’arrivo di questo gioiellino anche nei negozi italiani.
Dopo l’annuncio al WWDC2008 ho contato i secondi che mi separavano da questo importante momento e nel frattempo ho cercato invano di trovare una forma di abbonamento che facesse al caso mio.
Alla fine ho deciso di acquistarlo a prezzo pieno, quindi l’ho prenotato al Centro Vodafone più vicino.
…segue
Mi sono quindi concesso una giornata di ferie dal lavoro e… solo alle 12,25 mi è giunto il messaggio dal negozio… volo! – chiuderà alle 12,30? – arrivo alle 12,40… ed eccolo lì, già mio, che mi attende nella sua elegante confezione.
Mi avvio verso casa più rilassato, pensando che solo pochi minuti mi separano dall’apertura di quella scatola, ma… niente da fare! Non resisto e… la apro!
È bellissimo, mi sorprende tuttavia il suo peso, ma non importa, è MIO!!

Lo collego al mio MacBook e, come previsto, fa tutto da solo, dall’account .mac a quello Google, dalla rubrica al calendario.
Abituato ai Nokia, ero preoccupato per le impostazioni dei servizi che rendono l’iPhone un vero gioiello, ma che dire, è bastato inserire un solo parametro, uno solo, per avere il mondo in tasca.
Il primo sito in cui sono entrato, con tanto di login, è stato proprio quello su cui sto scrivendo, la mia prima mail alla mia affezionata Lista de iMaccanici.
Funziona tutto a meraviglia.
L’AGPS mi sembra un po’ lento, ma, in considerazione del fatto che spesso qui viene a mancare la copertura 3G, non è male, ora resta da provare l’accelerometro!
Scarico “Crah Bandicoot Nitro Cart”… beh, sono senza parole, semplicemente spettacolare.
Tirando le somme l’unica “pecca” (a parer mio) è il peso dell’oggetto, per il resto posso dire che è valsa la pena aspettare tanto!

– Roberto

Dal Commodore al Mac, passando per il PC

Come promesso nella newsletter del 28 giugno ecco pubblicata la prima testimonianza di uno switcher, ossia “un utente che cambia Sistema Operativo per ragioni secondo lui ineccepibili”. Nel panorama Mac lo switcher è molto diffuso, sono infatti numerosissimi gli utenti che abbandonano Windows per passare al Mac, ma c’è anche chi da Linux approda alla nostra piattaforma. Con questo non vogliamo dire che non avvenga il contrario, ma in vita mia non ne ho mai conosciuto uno.
“La mia esperienza con l’informatica comincia col mio splendido Commodore 64 con il quale passavo interi pomeriggi a cercare di creare schermate con disegni in movimento al posto di fare i compiti… Ma comunque veniva usato per gioco (ore ad aspettare il caricamento della cassetta, a scrivere il numero del contatore per farla partire al punto giusto!) poi mi ritrovai alle superiori, a passare due anni ad imparare la posizione dei tasti per scrivere senza guardare la tastiera (trattamento Testi, che noia…), il computer cominciava già a stancarmi stiamo parlando di Windows 3.1 con il tecnico sempre presente a risolvere i problemi delle macchine che non andavano.
…segueFacciamo un balzo temporale a quando ho cominciato veramente a lavorarci, la naja! Mi ritrovo, senza volerlo, a fare il furiere, con questi due computer windows 98, a mia disposizione; comincio a prendere familiarità e a combinare innumerevoli casini, ma grazie al volontario della gestione informatica della caserma (grazie Ivan per le notti passate in bianco) riusciamo quasi sempre a risolvere ed è con lui che sento parlare per la prima volta del Macintosh, questo super computer che non si impalla e da pochissimi problemi, ma che avrà di diverso mi chiedo io…
Ecco che arriva il mio portatile, Windows (e chi c’e li ha i soldi per un Mac…)!
Mi collego col mio 6600 e scopro Internet, bello sì, ma tornano i problemi… dal 2002 al 2007 ho formattato i miei portatili circa due volte l’anno!
Tragedia! A febbraio 2007 arrivano i ladri, mi entrano in casa e mi portano via tutto! Disperato senza il mio giocattolo decido di risparmiare, comprarmene uno serio e fare una bella assicurazione.

Finalmente il 7 luglio mi arriva il mio MacBook :-))
Lo apro e mi soffermo sull’aspetto, CHE FIGATA!
Che dire del mio Mac, qualche problemino c’è, ma nulla di irreparabile, e poi solo utilizzandolo ci si accorge della sua semplicità d’uso.
È arrivato per me il momento di dire basta con le ore di attesa per il defrag, lo scandisk, l’aggiornamento e la scansione di Norton!
Da non trascurare infine la solidarietà tra i MacUser, a volte quasi commovente”.

Roberto Calì (oggi usa il Mac con amore e potete conoscerlo nella MacList).