Apple, sempre capace di stupire

Cosa è successo ieri? Niente di imprevedibile, grazie agli ormai assillanti rumors che comunque, anche se tolgono l’effetto sorpresa, non riescono ad affievolire l’emozione dei nuovi arrivi. Apple non si smentisce, ha introdotto tante succulenti novità e stavolta c’è solo l’imbarazzo della scelta.
In barba a chi voleva il prepensionamento del Mac mini e del MacBook la “fabbrica dei sogni” ha saputo rivalutare due prodotti apparentemente “vecchi”, donando al primo l’interessante funzione di server, ed al secondo la capacità di “resistere” a lunghe sessioni di lavoro per merito della nuova batteria ai polimeri di litio (fino a 7 ore con una sola carica) e con un inedito fondo antiscivolo. Il nuovo MacBook è sempre in policarbonato bianco, ma ha il guscio unibody, emulando i modelli più pregiati, dai quali eredita anche il display con retroilluminazione LED, l’ampio Trackpad Multi-Touch in vetro ed è spesso solo 2,74 cm per un peso di appena 2,13 kg. I prezzi si fanno sempre più interessanti, il nuovo MacBook costa 899 euro (50 in meno del vecchio), il Mac mini 549 euro nel modello base (50 in meno di prima), 749 per il top di gamma e 949 nella versione server (con 2 dischi rigidi da 500GB, ma senza drive ottico). Unica nota davvero dolente è la rimozione della porta firewire dal portatile entry level di Apple, serio motivo che costringe un utente Pro a scegliere (appunto) un modello Pro, ingiustificata è invece la mancanza della porta a infrarossi per il telecomando Apple.

Ma il vero miracolo tecnologico riguarda i nuovi iMac dal design (incredibilmente) migliorato, con un piedistallo affusolato ed un retro realizzato in un’unica superficie in alluminio. L’iMac non aumenta di prezzo nonostante le migliorie, ed è la vera grande rivoluzione dai computer desktop di Apple (tutti con processori Intel Core 2 Duo a 3,06GHz): due modelli da 21,5″ formato 16/9 (1920×1080) in versione base a 1.099 euro con 4GB di Ram, disco da 500GB, superdrive DL e Grafica NVIDIA GeForce 9400M; il modello superiore costa 1.349 ed offre disco da 1TB e Grafica ATI Radeon HD 4670 con 256MB di memoria video. Seguono i due iMac formato large con monitor panoramico da 27″ (2560×1440), il primo costa 1.499 euro ed offre 4GB di memoria Ram, disco rigido da 1TB e Grafica ATI Radeon HD 4670 con 256MB; il modello top di gamma oltre ad avere la più performante scheda grafica ATI Radeon HD 4850 con 512MB di memoria video, è l’unico a portare in dotazione il processore a quattro nuclei Intel Core i5 a 2,66GHz, ad un prezzo per niente proibitivo, stiamo parlando di 1.799 euro (con 180 euro in più è possibile averlo con il 2.8GHz Quad-Core Intel Core i7). Tutti gli iMac hanno come prima il Wi-Fi (Airport) e il Bluetooth 2.1, però guadagnano la possibilità di montare fino a 16GB di Ram (su quattro slot SO-DIMM) ed anche l’utilissimo slot SD card, per caricare i documenti multimediali e soprattutto per effettuare il boot di emergenza da una comune schedina Secure Digital, il più diffuso formato di schede di memoria per dispositivi elettronici.

Airport Extreme e Time Capsule vengono riviste nella trasmissione dei dati per offrire prestazioni più potenti (per il design migliorato dell’antenna) e backup notevolmente più veloci (fino al 60%). Anche la tastiera senza fili Apple Wireless Keyboard (inclusa negli iMac) presenta una novità: adesso richiede solo due pile AA (una in meno rispetto al modello precedente) e consuma meno. Conclude la carrellata il nuovo Apple Remote in alluminio (19 euro), un telecomando in grado di controllare a distanza (oltre al Mac) anche iPod e iPhone ed il nuovo incredibile mouse multi-touch laser (Magic Mouse Wireless incluso in tutti i modelli, Mac mini escluso). Il Magic Mouse, dalla scocca liscia e sensibile al tatto, permette di fare clic, clic con due tasti, lo scorrimento a 360°, lo zoom dello schermo e lo sfioramento con due dita, qualcosa di veramente innovativo che sarà presto oggetto di “ispirazione” per… Agata.

Aggiornamento: Come segnala TheMacGuru nel forum, il nuovo iMac può essere usato come monitor esterno di un portatile grazie ad un cavo Belkin (per la gioia di tutti i possessori di un portatile da 13″); e i nuovi Mac (non montando più un processore da portatile bensì da desktop) ora sono classificati come dei veri e propri desktop, non sono nell’estetica, ma anche nell’elettronica.

6 commenti a “Apple, sempre capace di stupire”

  1. Semplicemente fantastico….il 27" mi sta facendo sognare. Direi che quanto uscito (Snow Leopard compreso) dara un’ ulteriore colpo in basso a winzozz e ai suoi carcassoni di pc.

  2. Un pazzo ha provato a screditare le caratteristiche del nuovo MacBook in policarbonato confrontandole con quelle di un orribile Dell Studio XPS 13, ignorando che Mac OS X non potrà mai averlo e dimenticandosi anche di piccoli dettagli come la batteria superiore del Mac, l’AirPort Extreme basata sulla specifica IEEE 802.11n compatibile IEEE 802.11a/b/g, il doppio della RAM, l’HD più capiente, l’innovativa trackpad, un processore più nuovo ed infine il catorcio Dell costa pure 50+29 euro in più!
    AH AH AH! Dovella… ma vafangul!

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