Un’ancora di salvezza in "single user mode"

AppleJack è una utility software, sviluppata da Kristofer Widholm, che consente di avviare con facilità la diagnostica e le attività di riparazione di Mac OS X, dalla schermata di terminale che si presenta quando avviamo il nostro Mac in “Single User Mode” (che, lo ricordiamo, si ottiene premendo la combinazione di tasti “Cmd” e “s” all’avvio della macchina, quando si ode il suono di startup), senza la necessità di dover ricordare lunghe e complicate stringhe di testo.
Infatti, in caso di problemi, se non disponiamo del disco di Sistema del Mac o di un hard disk avviabile con una copia del Sistema Operativo, oppure se l’interfaccia grafica di Mac OS X non si carica, potrebbe risultare impossibile riuscire a riparare il disco di avvio, oppure a riparare i permessi.
AppleJack è inoltre in grado di eliminare file problematici residenti nella cache del filesystem, nonché file nell’area di swap. In sintesi, AppleJack può ripulire il vostro Mac senza la necessità di impiegare un’opzione di boot alternativa (da CD/DVD o da disco esterno).
Attenzione però, poiché secondo quanto riferisce lo sviluppatore, AppleJack deve essere utilizzato esclusivamente in single user mode; se utilizzato al di fuori di questa modalità, può causare gravi danni al Sistema Operativo.
Una volta installato AppleJack sul Mac, invece di utilizzare i comandi Unix appropriati per l’operazione che si deve compiere, sarà sufficiente utilizzare, sempre dalla riga di comando, naturalmente (stiamo operando in single user mode, non dimentichiamolo), la sintassi semplificata di AppleJack, il quale si farà da interprete con il substrato Unix di Mac OS X, avviando i comandi necessari per portare a termine i vari compiti che gli abbiamo affidato.

Vediamo ora alcuni esempi della sintassi semplificata che utilizza AppleJack (attenzione all’uso di minuscole e maiuscole, Unix è “case sensitive”):- Digitando “applejack” (senza gli apici), l’utente sarà guidato, un passo alla volta, manualmente, attraverso una procedura interattiva che consentirà di riparare l’hard disk e di eliminare i file eventualmente corrotti; le opzioni disponibili debbono essere selezionate digitando il numero corrispondente (1, 2, 3, ecc.) e quindi premendo il tasto di invio; a volte, durante la procedura interattiva, all’utente può essere chiesto di rispondere “si” oppure “no” a una domanda che pone il sistema: per rispondere “si” si deve premere il tasto “y” e quindi il tasto invio e per rispondere “no” si deve premere il tasto “n” e quindi il tasto invio.
– Digitando “applejack auto” (senza gli apici), il software eseguirà in maniera automatica e in sequenza tutte le operazioni basiche di manutenzione.
– Digitando “applejack auto restart” (senza gli apici), il software eseguirà in maniera automatica e in sequenza tutte le operazioni basiche di manutenzione e quindi riavvierà il Mac.
– Digitando “applejack auto shutdown” (senza gli apici), il software eseguirà in maniera automatica e in sequenza tutte le operazioni basiche di manutenzione e quindi spegnerà il Mac.
Le operazioni sopra indicate possono essere anche avviate utilizzato il parametro “AUTO”, invece di “auto” (ricordate che Unix è case-sensitive, vero?): in questo caso, AppleJack eseguirà le operazioni di manutenzione nella modalità denominata “deep cleaning mode”; questo significa che l’applicazione svuoterà tutte le cache di sistema, senza risparmiare, ad esempio, come farebbe invece non utilizzando il parametro “AUTO”, la cache di “LaunchServices” o quella di “Databases”.

Ovviamente, AppleJack deve essere installato sul Mac prima che sorgano i problemi.

AppleJack è stato recensito brevemente anche dal sempre ottimo Lucio “Lux” Bragagnolo, sul suo blog quotidiano “Ping”, ospitato dal sito di Macworld Italia.

Nella sua recensione, Lux si esprime in questi termini: “AppleJack è invisibile, non consuma spazio, non consuma memoria, è gratuito, serve solo in caso di problemi. Naturalmente va installato prima dei problemi e chi non lo fa rinuncia a una possibilità in più di togliersi dai pasticci con facilità. Per giunta gratis ed efficace. Un normale coltellino svizzero risponde perfettamente al secondo requisito, mentre il primo è decisamente meno garantito.

AppleJack è un software libero e gratuito, distribuito secondo la licenza GNU-GPL, ed è disponibile per il download a partire dalla pagina web del progetto su Sourceforge, dove è ospitato: http://applejack.sourceforge.net

Per gli amanti della linea di comando, ma anche per i semplici curiosi, QUI c’è disponibile la “man page” completa dell’applicazione; la man page indica anche, in dettaglio, quali file vengono installati dall’applicazione e in quali locazioni del filesystem di Mac OS X.
Il download della più recente versione 1.6 pesa pochi kb ed è disponibile anche nelle versioni Jaguar/Panther e Tiger/Leopard sulle pagine di sourceforge. AppleJack 1.6 guadagna la compatibilità con Snow Leopard (grazie ancora a Steve Anthony), alcune migliorie relative alla produzione da syslog su STDOUT ed alcuni bugfix.


Nota:
Per rimuovere AppleJack sarà sufficiente eliminare il file /private/var/root/Library/Scripts/applejack.sh e, qualora si fosse scelto di installare anche Memtest, i file /usr/local/sbin/memtest; /usr/share/man/man8/memtest.8 e /Library/Documentation/memtest