Teatro musicale, che passione! È composto da: interpreti, musicisti, tecnici, scenografi, costumisti, ecc.
Questo per chi può permetterselo, chi non può supplisce alla mancanza di qualcuno dei succitati ruoli (e di fondi) grazie alla tecnologia, in questo caso quella informatica. Al posto dell’orchestra è possibile trasmettere le basi (certo, non è la stessa cosa), mentre al posto della scenografia è possibile proiettare sfondi, animazioni, filmati o quant’altro. Per gli interpreti e i costumi non è stato possibile fare molto, al momento, ma la scienza non si pone limiti.
Un programma che fa entrambe le cose e in maniera eccellente è Apple Keynote, permette veramente di tutto: titolazioni, animazioni, video, audio… L’unica pecca è che crea dei file proprietari di svariate centinaia di mega poiché mette dentro qualsiasi: immagine, suono, animazione, video, comando, transizione e quant’altro viene usato per il progetto e dal vivo con un portatile non è proprio il massimo.
Per quanto riguarda il solo versante audio ci sono Soundboard e Soundbyte, due programmi di Cart Machine (già recensiti su questo sito), che vanno benissimo anche per il lavoro di trasmissione delle basi. Hanno però ancora qualche difettuccio da limare, ma cresceranno.
Nella ricerca del programma perfetto per questo tipo di lavoro mi sono imbattuto nel sito della Figure 53, dove molte compagnie teatrali statunitensi si sperticavano in complimenti verso un programma chiamato Qlab. Se non lo sanno loro che il musical (sebbene sia stato inventato da noi), l’hanno reso grande! Così l’ho scaricato e provato e… ho trovato il Sacro Graal…
Una volta installato il programma è possibile caricare le basi audio trascinandole sulla finestra dell’applicazione. Ogni riga è chiamata “cue”, termine che (se tradotto in italiano) trova molti significati, nel nostro caso possiamo riassumerlo come: “segnale o comando di attacco”. Attenzione, ho scritto che ogni riga è un “cue”, quindi non solo un file audio, ma anche uno dei comandi del programma. Già perché questa applicazione permette la dissolvenza in entrata e uscita, lo stop, la pausa, la ripartenza, il loop, il volume, la scelta della scheda, audio, del canale, la scelta del comando della tastiera, la sovrapposizione di ognuno dei file audio presenti nel programma e tanto, tanto altro. Sono già settimane che ci sto lavorando e ancora non ho usato appieno le risorse presenti.
Ad esempio, sul palco c’è una scena horror? Chi sta in regia fa partire il suono di un temporale in ciclo continuo, contemporaneamente manda il suono di qualcuno che bussa, una porta che cigola e tutto automatizzato a tempo o anche con il click della barra spaziatrice.
Quanto costa? Reggetevi… è gratis, senza limitazioni, scadenze a tempo o altro!
Non è l’unica versione del programma, infatti per 249,00 dollari è possibile comprare la versione Pro che è divisa in tre tipologie: audio, video e midi, ognuna con specifiche peculiarità a seconda del tipo di necessità che abbiamo. Ad esempio la versione video permette – oltre ai già citati effetti audio – di mandare delle proiezioni di filmati, animazioni, riprese in diretta (telecamera esterna, telecamera interna, tv), crea anche delle transizioni animate, dissolvenze e tanto altro ancora.
Infine c’è la versione Pro Bundle che costa 599,00 dollari e comprende tutte e tre le versioni.
Non ho ancora detto il meglio, l’assistenza al programma è totale e completa i tre autori: Chris, Dave e Sean rispondono sempre e rapidamente, con competenza e professionalità, anche per la versione Free, persino a me che – come dice sempre il nostro FraGrua – sono il rompiscatole numero uno del forum.
Che volete di più? No, il caffè non lo fa, non ancora quantomeno.
We… la recensione continua:
http://www.imaccanici.org/article.php/QLab
😉