Ritagliare e salvare avatar già pronti

Chi fa uso abituale dei social network sa quanto sia fondamentale l’accuratezza di un avatar (icone che rappresentano la propria immagine sul web) per avere il riscontro desiderato nell’utilizzo del servizio. DevLux è uno sviluppatore tedesco di Ahrensfelde (a due passi da Berlino) di cui non è difficile trovare tracce sul web: frequenta tutti i social network, usufruisce di numerosi servizi on line ed è facile imbattersi in lui. Proprio questa passione per la “socializzazione” e per lo sviluppo di software, lo ha spinto a realizzare SocialAvatarHelper, un piccolo programma che in pochissimi passaggi permette di realizzare avatar per i principali siti ed in un colpo solo. L’utilizzo è estremamente semplice ed efficace: si apre il programma (che si installa con un drag and drop, si carica l’immagine da utilizzare come avatar, si cliccano le due estremità, e contestualmente di osservano le anteprime del risultato sulla destra della finestra del software. Una volta completato il ritaglio sarà necessario cliccare sul tasto “Save Results” per creare i file delle icone già pronti per l’upload.
Facebook, Google, Linkedin, Skype e Twitter avranno a disposizione un avatar bello e pronto per la pubblicazione, senza la necessità di doverlo aggiustare in fase di caricamento (alla misura stabilita preventivamente dal regolamento) con gli strumenti offerti dal portale, o peggio ancora affidandosi all’autocrop di alcuni siti.
SocialAvatarHelper è un programma gratuito, realizzato per girare su Mac OS X 10.5 o successivi, Snow Leopard incluso. Il download si effettua direttamente dal sito dedicato. Seguendo DevLux sul web ci si può imbattere in altri suoi progetti (anche per altre piattaforme) davvero interessanti, come Colorator, minimalwords, Speednote, noisemill e Todesstrahl. A giudicare dalle note di rilascio dei vari software sembrerebbe che la roadmap di DevLux sia indirizzata sempre più verso lo sviluppo di applicazioni per iPhone e Mac OS X piuttosto che per Windows, a conferma che grazie al “telefonino” di Apple ci siano sempre più switcher anche tra gli sviluppatori.