Per molti l’acquisizione dell’audio sul Mac è un gioco da ragazzi, per altri lo è molto meno, ma tutti (o quasi) hanno una vecchia collezione di dischi (o cassette) abbandonata nel ripostiglio in attesa di essere riversata in digitale.
Oggi per farlo basta poco, un MacBook (o un Mac qualsiasi con ingresso audio), un giradischi e un software per l’acquisizione (va bene anche QuickTime Pro o GarageBand). Se poi qualcuno ha la possibilità di utilizzare una scheda audio migliore (ne vendono di esterne Firewire e USB) e magari interponendo un mixer tra sorgente e destinazione allora va ancora meglio. È ideale registrare in formato non compresso, con una profondità di 16 bit e una frequenza di campionamento di 44100Hz .
Al termine della registrazione, nonostante la massima cura nel “lavare” il disco, avremo a che fare con tutti i difetti (per quanto gradevoli) del materiale acquisito. Per rimuovere i caratteristici click del vinile ci viene in aiuto ClickRepair rilasciato ieri nella nuova versione 3.0 che offre nuovi livelli wavelet, nuove opzioni per la musica a percussione e miglioramenti nell’interfaccia grafica. Un programma, spartano ed essenziale, ha diverse regolazioni di intervento, ed è rapido nell’esecuzione. È stato studiato per lavorare su file in formato AIFF offrendo diversi preset per il miglioramento dei brani,
Il programma leggero ed efficace purtroppo costa 35 dollari, tuttavia se riusciamo a fare il lavoro di pulizia entro 21 giorni, allora basterà scaricare la demo dal sito ufficiale dello sviluppatore ed usarla per tutta la sua durata.
Nella giornata di oggi è stata rilasciata una piccola patch (v3.0.1) per correggere piccoli difetti di gioventù.