Open Computer VS Apple Mac mini

Prima “Open Mac”, poi “Open Computer”, ma alla fine si tratta di un PC dotato di un emulatore di EFI che permette l’installazione di Leopard in maniera nativa.
Psystar, azienda di Miami fornitrice di servizi e costruttrice di computer, lancia una sfida diretta ad Apple, che sappiamo quanto è severa in casi delicati come questo.
Eppure l’alternativa al Mac (anzi al Mac mini) si presenta al prezzo invitante di 399 dollari, con processore Intel Core 2 duo a 2.2 Ghz, HD 250 a 7200 giri, 3 porte firewire e 2GB di memoria Ram.
Con un’aggiunta di 155 dollari si riceve in bundle anche Leopard preinstallato, un DVD di ripristino modificato e un Leopard originale: lo stesso che precisa che il software può solo essere installato ed usato esclusivamente su computer marchiati Apple.
A sua difesa Psystar afferma di non violare alcuna legge, piuttosto sarebbe Apple ad avere un atteggiamento monopolista e si dichiara pronta ad affrontare il tribunale.
Non è la prima volta che un Mac ha il suo clone, negli anni 90 c’erano quelli autorizzati da Apple, con risultati quasi disastrosi, e un anno fa l’Apple G6 Macintosh-clone Computer fu un mero tentativo fallito grazie all’impossibilità di aggiornamenti del Sistema Operativo.
Qualcuno di voi rimpiange i cloni? Noi no.