Novità per Mac da Western Digital

Western Digital ha da poco presentato i nuovi modelli della linea My Book Studio. Si tratta di dischi rigidi esterni da scrivania specificamente studiati per gli utenti Mac. I nuovi drive, oltre alla tradizionale qualità che contraddistingue i prodotti Western Digital per Mac ed al design esclusivo a forma di libro (book appunto), hanno una particolare funzionalità che li rende particolarmente interessanti: sul frontale del disco c’è un display che permette la personalizzazione dell’etichetta elettronica, sempre visibile, anche quando scollegato.
Il display mostra inoltre le informazioni relative allo stato del disco, con l’elenco dei contenuti che sono memorizzati nel disco e lo spazio a disposizione. A corredo con i nuovi My Book Studio c’è il software di gestione WD SmartWare per il backup sicuro dei dati, una protezione per mezzo di password, la possibilità di sfruttare, oltre alla diffusa USB 2.0, anche la veloce (e stabilissima) interfaccia FireWire 800, connessione particolarmente indicata nel campo grafico/fotografico e nel video editing. I nuovi drive My Book Studio sono disponibili nei tagli da 1 terabyte (1000GB) e 2 terabyte (2000GB – in USA c’è anche una versione intermedia da 1,5TB).
Per i prezzi bisognerà contattare i rivenditori di zona, anche se non dovrebbero discostarsi molto dal Western Digital Store americano: 190 dollari per quello da 1TB e 300 dollari per il disco da 2TB (forse in Italia tra i 140 e i 250 euro).

2 commenti a “Novità per Mac da Western Digital”

  1. molto belli…se non fosse che il display è perpendicolare (e di conseguenza anche le scritte) alla posizione dell HD.
    scomodo e un pò inutile a mio parere.
    per il resto.. W FireWire 800

  2. Io ho un MyBook Studio di precedente generazione ed è il miglior HD esterno con il quale abbia mai avuto a che fare. Velocissimo (con la FW800 è possibile trasferire decine di Gb in pochi minuti, un film in divx in una manciata di secondi).

    Il design del nuovo modello lo vedo poco elegante, comunque è una questione di gusti.

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