L’alternativa al Finder

Ieri è stata rilasciata la versione 4.8.5 di Path Finder (21,8 MB) che risolve un bug che affliggeva solo i Mac PPC con installato Leopard, scoperto subito dopo il rilascio della versione 4.8.4. Path Finder è un’applicazione commerciale (la prediletta dal nostro Eugenio) con delle funzionalità interessantissime.
Realizzata in Cocoa, è caratterizzata da un’interfaccia grafica davvero ben tracciata, estremamente personalizzabile (secondo le esigenze personali) e comoda grazie all’uso generoso dei tab.
L’integrazione con Mac OS X garantisce anche la ricerca dei file sfruttando Spotlight, ma fortunatamente è disponibile anche un altrettanto veloce motore di ricerca, che a differenza di Spotlight permette di ottenere dei risultati sorprendenti in tutti i documenti che risiedono sul Mac anche grazie all’utilizzo di specifici filtri per i criteri di ricerca. Inoltre include l’engine di Allume e offre le funzioni di Stuffit per comprimere o decomprimere i file gestendo con rapidità gli archivi compressi.
Chi utilizza il software quotidianamente è riuscito ad abbandonare definitivamente il Finder di Mac OS X, che per quanto affidabile e veloce, spesso si inchioda su operazioni semplici come smontare un volume che purtroppo non risponde più. Chi invece come noi lo usa saltuariamente è solo perché riesce meglio di tutti ad esplorare a fondo i contenuti dell’HD, aiutandoci a trovare file particolarmente celati nei meandri del Sistema.
Path Finder costa 34.95 dollari, mentre ne bastano 17.95 per aggiornare il software dalla vecchia versione 3, per i curiosi invece è possibile scaricare il programma che mantiene le funzionalità complete per la durata di 3 settimane.