Cresce ancora la famiglia degli uninstaller

Storicamente un’applicazione per Mac si installa semplicemente copiandola nella cartella Applicazioni e si rimuove con la stessa tecnica trascinandola nel cestino; i residui lasciati dal programma rimosso non intaccheranno in alcun modo le prestazioni o la stabilità della macchina.
Se l’applicazione è più invasiva e viene corredata da un installer che magari chiede la password di amministratore, la stessa software house dovrebbe (e spesso accade) fornire un uninstaller efficace, per rimuovere tutti i componenti di login ed i file di supporto dell’applicazione.
Quando questo strumento manca, si può ricorrere a decine di programmi (a pagamento e/o gratuiti) per disinstallare definitivamente il software dal Mac: il primo e più popolare è stato AppZapper, a pagamento ed abbastanza efficace, seguito da molti altri (AppCleaner, AppDelete, AppTrasher, CleanApp, DesInstaller3, PackageAssistant, uApp per citare i più diffusi), ma quasi tutti dai risultati tutt’altro che univoci.
Fuori dal coro è “AppTrap”, il primo ad essere basato sulla “sensibilità” del Cestino offrendo agli altri lo spunto della funzione “Smart Delete” o Smart Mode”; in pratica non appena un programma viene cestinato il software segnala la presenza di documenti correlati e ne propone l’eliminazione.
L’ultimo nato è TrashMe, un programma aggiornato oggi alla versione 1.2, fortemente somigliante ad AppCleaner, ma con in più la funzione del Log e senza l’effetto grafico del cubo nel passaggio da una modalità all’altra. Il software (valido e veloce) permette la rimozione di software tramite il trascinamento dell’applicazione nella finestra principale del programma; permette inoltre la ricerca e la rimozione di applicazioni da un elenco interno, ma anche l’individuazione di plugin, widget, pannelli di preferenze e codec aggiuntivi con funzione QuickLook per avere un’anteprima dei file correlati. Dalla prima release pubblica della scorsa settimana, ha già ricevuto un paio di aggiornamenti con notevoli migliorie e bug-fix. Si attendono ulteriori sviluppi sulla possibilità di effettuare ricerche approfondite di file nascosti, come la modalità “esperta” fornita da AppTrasher. Intanto chi vuole può aggiungere anche TrashMe alla propria collezione di programmi di rimozione; lo sviluppatore francese, Jean-Baptiste Zedda, (autore anche di TunesArt e iSpeedcams) offre il download e l’utilizzo gratuito dell’applicazione, ma logicamente informa che una donazione non si rifiuta mai.

2 commenti a “Cresce ancora la famiglia degli uninstaller”

  1. È curioso notare come quanto meno serva un’applicazione tanto più essa riscuota un grande successo e diventi una moda. Questo vale per molti piccoli programmi: dal "fotoritocco casalingo" alle Utility di sistema e di monitoraggio o deframmentazione dei dischi rigidi. Tutte cose che si potrebbero fare con gli strumenti integrati da Apple in Mac OS X, ma tutte azioni che la maggior parte degli utenti preferisce compiere con applicazioni di terze parti.
    Ecco allora spuntare come funghi programmi (quasi) inutili come gli antivirus per Mac o piccole applicazioni di grafica bitmap (spesso inferiori anche ad Anteprima.app) che si "ispirano" tra loro e sembrano partoriti dalla stessa mente.
    La categoria degli uninstaller merita però un discorso a parte, poiché in effetti a Mac OS X manca uno strumento del genere (seppur non indispensabile).

    1. Se posso dire la mia …. mi trovo abbastanza bene con AppZapper, che presenta una buffa icona "pistola laser" di Buzz Lightyear di Toy Story, con tanto di effetto sonoro nel cestinare l’app e i suoi file collegati ….


      iStefano

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