Un tunnel verso l’altra parte del mondo

Se anche a voi, navigando, capita di incontrare qualche sito che rifiuta il dialogo, in quanto non cittadino statunitense o inglese e la cosa vi fa (giustamente) imbestialire così come fa imbestialire me, allora la soluzione del problema è TunnelBear, contro il content divide.
Trattasi di una VPN che permette a chiunque di accedere ad Internet con un IP inglese o americano, potendo così usufruire di quei servizi che non sono disponibili al di fuori di quel paese con una semplice modifica del DNS.
L’unica limitazione della versione con accesso gratuito è che si hanno a disposizione appena 500Mb al mese di navigazione, incrementabili sino a 1,5Gb/mese accettando un tweet o ancora, sborsando 4,99 dollari al mese, esso diventa illimitato.
TunnelBear è disponibile per il download gratuito sul sito ufficiale (per Mac e PC). Installato il programma che vi chiederà di autenticarvi (tranquilli, l’ho già fatto io) per poter caricare una nuova scheda di rete virtuale, vi chiederà un indirizzo email valido per inviarvi i codici di attivazione.
Ora, dopo esservi loggati con le credenziali e la password che avete inviato, potete avviare la nuova VPN col pulsante ON e decidere la nazionalità preferita.
Lanciato il processo, bisogna però prima chiudere Safari o altro browser, potrete navigare come se foste da tutt’altra parte del mondo semplicemente e quasi con la stessa velocità.
Buona navigazione!

Un taglio tira l’altro

Alle solite!
Rieccoci a dover dividere, tagliare, accorciare i nostri brani musicali, separare i capitoli di un audiolibro o dividere un unico file contenente un intero disco nei brani che lo compongono. Software che fanno tutto ciò ne esistono parecchi e con tutti ci siamo cimentati.
Oggi Magic Cutter promette di farlo meglio e più facilmente. Il programma, scaricabile dal sito ufficiale, si presenta accattivante anche se richiede 14,95 dollari per essere utilizzato più di 15 volte.
Magic Cutter supporta sia tracce audio MP3 che AAC ed è quindi in grado di editare i vostri brani senza doverli convertire, mantenendo intatta tutta la loro intrinseca qualità.
I brani verranno rappresentati dal software in forma visuale si da poter facilmente decidere dove intervenire manualmente o, in forma automatica, per dimensione, durata, silenzi tra i brani o anche, per file cue.
Il file cue, è la descrizione della suddivisione delle singole tracce, dei titoli e degli autori dei brani contenuti in un CD o di un DVD ed è grazie ad essi che il software realizzerà la separazione automatica in brani.
La funzione di ricerca dei silenzi, sarà quella che consentirà una facile divisione in capitoli dei vostri audiolibri: mai più addormentati con la fiaba raccontata da papàMac che legge (poverino!) tutta la notte, mentre voi dormite beati.
Se poi, i vostri brani dovessero presentare differenze di volume, dello stesso autore è disponibile Smart Gain, già recensito sul nostro sito, che promette di ripristinare volumi di ascolto simili tra loro.
Buon pasticciamento! 😀

Gestire il flusso di lavoro di immagini Raw

Molti utenti Mac sono anche appassionati di fotografia ed a loro è dedicata questa applicazione.
Le fotocamere digitali, oggi producono immagini in formato Raw: il perché di questa scelta è semplice: a posteriori è possibile regolare finemente la gradazione dei colori, sovra e sottoesposizioni.
Il file ottenuto deve poi essere convertito in un formato più semplice da gestire ed è qui che interviene Rawker, un convertitore gratuito per file Raw che ha fatto propria la storica filosofia di Apple del “Rendilo semplice”.
Consente infatti di processare un singolo file Raw così come una intera cartella con estrema facilità. È altresì possibile creare una cartella di riferimento che Rawker controllerà ciclicamente alla ricerca di nuove immagini da convertire automaticamente secondo le preferenze impostate, non appena inserite in detta cartella.
Ovviamente prima di convertire ogni file, potrete modificare le impostazioni al fine di ottimizzare l’aspetto delle vostre immagini; queste impostazioni possono essere salvate si da poterle richiamare a vostro piacimento.
Durante il processo di conversione multipla, Rawker mostrerà l’immagine attualmente in lavorazione. Il software è in grado di convertire in formato Tiff o Png a 16 bit, RGB per stampa o internet a 48 bit oltre al più modesto jpeg con profondità 8 bit.
I metadati contenuti nel file originale verranno mantenuti anche nelle immagini convertite in Tiff o jpeg. La conversione delle immagini potrà avvenire, a scelta, utilizzando Apple’s Core Graphics (Quartz) oppure Dave Coffin’s DCRaw, tool che non richiede installazione a parte in quanto già compreso nel programma e che supporta più formati RAW di quanti non ne supporti Quartz.
Scaricando dal link più sotto indicato, troverete una cartella che contiene due versioni di Rawker: la 1.4.2 più vecchia adatta anche ai SO precedenti a Tiger e l’ultima release, la 2.3.3 compatibile fino all’ultima versione di Snow Leopard.
L’altra cartella contiene ImageShow (in versione 1.3 e 2.1.2) inserito con lo stesso criterio del precedente. Esso serve a visionare velocemente le foto contenute in una qualsivoglia cartella: indicate la cartella ove sono contenute le foto, cliccate su open, la prima immagine apparirà, usate il cursore destro per visionare la seconda e così via, chiaramente il cursore sinistra aprirà la precedente.
Visualizzando le immagini potete valutarle e quindi ordinarle secondo valutazione o eliminarle, utilizzando il menù file, potrete inoltre ruotare ogni immagine o trasformarla in scala di grigi come qualcuno ha chiesto qualche giorno fa.
Sul sito dello sviluppatore, in tedesco, sono visibili alcune foto artistiche nel bianco e nero prediletto dall’autore, oltre ad un più ostico per noi non Teutoni, piccolo corso di fotografia. Presente anche una scala di grigi utile alla regolazione dei monitor e le istruzioni per regolarlo al meglio. Il sito insomma di un appassionato di fotografia per appassionati.
Da visitare: raifra.fh-friedberg.de/Mac/.

Ingrandire le immagini e oltre

BenVista ha annunciato il rilascio della nuova versione di PhotoZoom 4, l’applicazione “numero uno” al mondo nel ridimensionamento delle immagini. Grazie alle tecnologie S-Spline, brevettate dallo sviluppatore, PhotoZoom 4 si rivela essere l’applicazione ideale per creare poster e cartelloni, perfetto inoltre per ingrandire foto.
Permette di ridimensionare le immagini, con ingrandimenti di qualità eccezionale, fino ad un sorprendente 1 milione x 1 milione di pixel, senza la perdita di qualità che normalmente ci si aspetterebbe. PhotoZoom 4 si propone quindi come la scelta professionale per ridimensionare le immagini digitali.
Il nuovo PhotoZoom 4 supporta pienamente ambienti a 64 bit, ed è dotato di varie nuove funzioni e caratteristiche. Una panoramica completa su funzionalità e differenze tra PhotoZoom Classic 4 e PhotoZoom Pro 4 si può trovare QUI.
Inoltre alcuni esempi mostrano la nuova tecnologia per ridurre gli artefatti di compressione JPEG e rumore di fondo (in combinazione con S-Spline spinto al massimo ingrandimento in PhotoZoom Pro 4).
Per altri esempi con PhotoZoom Pro: www.benvista.com/photozoompro/examples.
Per altri esempi con PhotoZoom Classic: www.benvista.com/photozoomclassic/examples.
Fino al 25 gennaio è possibile approfittare del prezzo di lancio del nuovo PhotoZoom; è possibile ottenere sia l’edizione classica che la versione Pro ad un prezzo speciale, solo a partire da questo link: www.benvista.com/discount/pz4j1a1n per ottenere sia Classic PhotoZoom Pro 4 che PhotoZoom 4 con il 25% di sconto per ordini entro quella data.
Entrambi i software sono disponibili per il download in versione demo, per Windows e Mac, per valutare l’efficacia del sistema di interpolazione prima di deciderne l’acquisto.
PhotoZoom Pro 4 e PhotoZoom Classic richiedono Mac OS X 10.4 o superiore fino all’ultima versione di Snow Leopard (10.6.6) e Photoshop versione CS2 o superiore per installare i plug-in.

Inserire i testi nelle canzoni

Lyrica è una applicazione sviluppata dai tedeschi di MuffinStory, studiata per inserire automaticamente i testi delle canzoni alla libreria di iTunes. Renderà la ricerca, tra sei database diversi e l’aggiunta dei testi delle canzoni facile e veloce. Selezionando una playlist completa, Lyrica cercherà i testi di tutte le canzoni selezionate. Ulteriore proprietà di Lyrica è quella di cercare l’intero testo di una canzone di cui si ricordano solo poche parole.
La prima versione versione definitiva del software aggiunse le seguenti caratteristiche rispetto alle precedenti: 5 nuovi database di ricerca (prima ce n’era solo uno); Active tagging, per non dover premere bottoni per aggiungere i testi; una funzione di ricerca per le playlist migliorata; la capacità di tradurre i testi in altre lingue; un pulsante per lavorare a pieno schermo; un migliorato design dell’interfaccia; la localizzazione lingua tedesca; e la risoluzione di alcuni bug durante la riproduzione dei filmati.
Il rilascio della versione 1.1 è imminente e conterrà un migliorato servizio di aiuto. Lo sviluppatore invita gli utenti a inserire commenti su Lyrica nel Mac App Store affinché altri utenti possano consultarli.
Lyrica costa 0,79 euro ed è disponibile per il download dall’App Store. Per eventuali domande o ulteriori informazioni è possibile scrivere un commento direttamente sul sito dello sviluppatore o inviargli una eMail. A breve, sempre sul sito dello sviluppatore, verrà aggiunto un filmato che mostrerà il funzionamento dell’App.
Per chi ancora non ha familiarizzato con il Mac App Store, c’è sempre un’alternativa possibile: MassiveLyrics, gratuita, extra Store, localizzata in italiano e con all’incirca le stesse funzioni. 😉