Apple e i contenuti video: difficoltà in vista?

“La ricerca di partner per la fornitura di contenuti video per iTunes potrebbe rappresentare un problema per Apple. Cerchiamo di analizzare i motivi”…Secondo i risultati di un’indagine condotta tra i principali produttori di contenuti audiovisivi americani e pubblicati dall’agenzia Reuters, pare che Apple Computer stia incontrando qualche problema nelle trattative con i produttori per ciò che concerne la fornitura di contenuti da rendere disponibili per la fruizione con il nuovo lettore iPod con funzionalità di riproduzione video.

Pare quindi che il modello applicato (a quanto pare con un certo successo) in passato da Apple alla commercializzazione di brani musicali non sia altrettanto efficace per ciò che concerne la distribuzione di contenuti video. Reuters afferma infatti che compagnie come NBC e CBS siano piuttosto perplesse circa l’effettivo ritorno economico della distribuzione dei contenuti video. Le due compagnie, infatti, avrebbero espresso disappunto non tanto per gli eventuali costi per la realizzazione o la conversione di video di piccole dimensioni (costi che, pare, siano piuttosto esigui), quanto più per il prezzo al pubblico che, a detta loro, sarebbe troppo basso.

Per altro vi sarebbero alcuni precedenti relativi al downloading legale di materiale televisivo: i siti CinemaNow e MovielLink. Secondo quanto appreso da Reuters il business legato a questo tipo di servizio, nonostante sia cresciuto nel corso degli anni, è rimasto di proporzioni contenute e poco rilevanti.

Non solo: diversi problemi sarebbero rappresentati anche dalla percentuale di compenso per gli attori e per i produttori. Con la distribuzione dei programmi televisivi e dei filmati per iPod video, gli artisti e i produttori non riceverebbero niente, a differenza di quanto avviene, ad esempio, con la vendita di film su supporto DVD. In questo caso infatti, in media il 20% del ricavato dalle vendite dei DVD viene girato ad attori e produttori. Ed è inevitabile che questo tipo di problema verrà ulteriormente amplificato se e quando il nuovo iPod inizierà a diffondersi massicciamente tra il pubblico.

Sarà interessante comunque seguire gli sviluppi della vicenda anche in un quadro più ampio, dal momento che la compagnia di Cupertino si troverà a breve a dover rinnovare anche i contratti con le major discografiche, che sono prossimi alla scadenza. Da diverso tempo è nota l’intenzione delle major di voler riconsiderare i prezzi per i quali attualmente viene fornito il servizio, intenzione già criticata da Steve Jobs in occasione dello scorso Apple Expo.

Quando Jobs propose i contratti alle major nel 2003, queste accettarono senza riserve, dal momento che per fronteggiare il problema della pirateria allora ogni soluzione pereva percorribile. Ora, dopo due anni di attività i risultati ottenuti da iTunes hanno dimostrato che il download legale di brani musicali è un mercato che può essere remunerativo e le major non vogliono quindi lasciarsi sfuggire l’opportunità di poter arrotondare le proprie entrate.

Il problema della pirateria, però, non è così pressante per i produttori di materiale audiovisivo che quindi non sono nella situazione di voler cercare strategie di distribuzione alternative alle attuali. Questa, in realtà, è forse la principale motivazione per le difficoltà che Apple sta incontrando nella ricerca di nuovi fornitori di materiale per l’iPod video.

Fonte: Reuters/google news