Moderatore: ModiMaccanici
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E allora postali, no?fragrua ha scritto: Anche a Castellammare ci sono una valanga di Wi-Fi aperti
mattias68 ha scritto:Ragazzi qui parliamo di wardriving e cioè la ricerca nomadica di reti wireless.
Innanzi tutto va differenziata l’attività del wardriver che fa una ricerca fine a se stessa, ossia solo per vedere se ci siano reti wireless in un determinato posto e se queste siano protette o meno, da quella di ricerca di una rete wireless senza protezione al fine di utilizzare le risorse di connessione per navigare in rete gratis o fare altre attività.
Diverso è il caso di questi soggetti che una volta trovata una rete, libera o protetta che sia, vi accedano navigando in essa o sfruttandone la banda. In tale ipotesi la responsabilità penale rileva, seppur in diverso modo, a seconda dell’attività posta in essere.
Se la rete è libera (quindi non protetta) il soggetto agente potrà andare incontro a sanzioni, anche gravi, previste dal codice penale.
In questo caso,come suggerisce il buon elia, è vero che vista la libertà di accesso alla rete, non si potrà configurare il reato di accesso abusivo a sistema informatico o telematico in quanto la rete non prevede misure di sicurezza attive (art. 615 ter cp), però a seconda dell'ulteriore attività posta in essere una volta entrato nella rete le ipotesi di reato configurabili possono essere molteplici.
Si va dai reati previsti dagli artt. 617 quater e quinques che riguardano l'intercettazione abusiva di comunicazioni: in questo caso il soggetto che entra nella rete spia quelle che sono le comunicazione del titolare della rete violando così la segretezza della comunicazione stessa, al reato previsto dall'art. 167 del D.Lgs 196/2003, in quanto il wardriver si troverà a trattare dati senza il consenso dell'/gli interessato/i (art 23 D.Lgs 196/2003),
passando per la frode informatica (art. 640 ter cp), la sostituzione di persona (art. 494 cp), il danneggiamento di sistemi informatici o telematici di art. 635 bis.
Infatti se una volta entrato, il wardriver si “diverte” a distruggere quello che trova, manda in tilt il sistema, o anche solo parte di esso, incorrerà nella sanzione prevista per il danneggiamento, se invece utilizzerà l'IP della rete per inviare mail o per commettere altri reati sarà responsabile sia della sostituzione di persona sia del reato compiuto a mezzo rete wireless di altri.
Un'ulteriore attività si potrebbe concretizzare anche nell'inserimento di codici malvagi (malware-virus) condotta che rientra nella previsione normativa dell'art. 615 quinques.
Oppure, se utilizza la banda per scaricare o diffondere in rete materiale pedopornografico o comunque materiale protetto dal diritto d'autore, si troverà a rispondere rispondere dei reati disciplinati dagli artt. 600 ter e quater del codice penale e 171 legge sul diritto d'autore.
Altro discorso merita la forzatura della rete, quando questa è protetta (ad esempio con il sistema di cifratura WEP o WPA). In tal caso il wardriver si troverà, per il solo fatto di averla violata superando le misure di sicurezza, nella posizione di chi è entrato abusivamente nel “domicilio informatico” altrui. Si applicherà a tale ipotesi l'art. 615 ter. ... ma questo è un'altro discorso che è meglio non approfondire ...
Ora capisco che elia forse ha bisogno di qualche cliente per il suo studio legale però fossi in voi ci penserei bene sopra prima di farlo ...
Mattias, me la togli una curiosità?mattias68 ha scritto: ma uno qualunque dei nostri amici imaccanici, magari uno studente , sicuro di quello che fa , perchè tu lo dai per certo, rischierebbe di prendersi una bella denuncia per accesso abusivo a sistemi informatici e telematici altrui nonché per l'installazione e l'utilizzo di apparecchi atti ad intercettare la connettività, due reati previsti dalla normativa italiana, e magari rischierebbe anche un'ulteriore denuncia per oltraggio e resistenza perchè sicuro di se direbbe che i carabinieri non sanno quello che fanno, sono incomp..... ect.ect. col rischio di accedere una zuffa..
perchè ti assicuro che la denuncia se la prendono in ogni caso, poi chiaramente rimettendosi nelle mani di un buon avvocato , pagandolo profumatamente, forse e dico forse uscirebbero illesi ...
ma attenzione a quanto pare la giurisprudenza non sta poi girando così a favore ..
http://www.denisfrati.it/?p=107