be', eppure per me pingu rappresentò davvero il vero (e vano) tentativo e sforzo di un esperanto nuovo! Le estati degli anni di università le lavoravo in campagna da stagionale per racimolare qualche soldo e ricordo che la mattina, a colazione, passavano pingo su qualche canale e non me ne perdevo una puntata tanto era ipnotico. Arrivai addirittura a parlare come pingu (idioma oggi però irrimediabilmente perso) e lo stesso un amico pure lui campagnolo. Risultato: tutto il giorno a parlare il pinguese come due deficienti cerebrolesi e con con la convinzione pure di capirci. Rischiammo seriamente il licenziamento più di una volta (rispondevamo in pinguese anche al datore di lavoro) ma riuscimmo a sopravvivere. quindi pingu non si tocca!