Toshiba presenta le SSD da 256GB per MacBook Air

Gli ultimi MacBook Air prodotti da Apple offrono prestazioni elevate (con una maggiore velocità dei dati) una maggiore compattezza, una maggiore stabilità e una generazione di calore quasi nulla (non avendo parti mobili), senza considerare i 30 giorni di autonomia in standby.
Per ottenere questi risultati Apple ha inserito di serie nel MacBook Air la memoria SSD al posto dell’Hard Disk, ma (come spesso accade a Cupertino) introducendo un form factor diverso da quelli tradizionali.
Tempo fa l’azienda giapponese PhotoFast annunciò con impressionante tempismo l’Air USB 3 Adapter, un kit composto da una memoria SSD compatibile con il MacBook Air e da un adattatore USB per inserire quella originale ed usarla come memoria esterna, poi di questo prezioso oggetto se ne sono perse le tracce dal sito del produttore stesso.
Ieri invece Toshiba ha annunciato (seriamente) i nuovi moduli SSD Blade X-gale, che rendono il sistema di archiviazione del MacBook Air un po’ meno proprietario. Le nuove memorie Toshiba sono disponibili con capacità da 64, 128 e 256GB. Nei primi due tagli lo spessore del modulo è inferiore del 42% (misura 2,2mm contro i 3,7 tipici) e tutte le unità possono raggiungere una velocità massima di lettura sequenziale di 220MB al secondo e una massima velocità di scrittura sequenziale di 180MB/s.
Scott Nelson, vice presidente della Memory Business Unit di Toshiba USA, ha dichiarato: “La realizzazione di un prodotto che consenta un’esperienza utente superiore, in un ingombro ridotto, è l’obiettivo finale. La densità della memoria NAND flash di tipo MLC consente la creazione di form factor sempre più piccoli e soluzioni di archiviazione ad alta densità. Toshiba è leader tecnologico per le soluzioni di storage NAND e continuerà ad innovare in questo ambito”.
Apple non offre ancora la possibilità di ordinare un MacBook Air modello 11″ con memoria superiore ai 128GB, ma si apre così la prospettiva di poter acquistare addirittura un modello base da 999 euro ed aggiornare a 256GB di SSD nonostante un simile upgrade non sia previsto ufficialmente.
Non c’è che dire, ancora una volta Apple, con l’abbandono della forma tradizionale di ingombro dell’hard disk, ha fatto cambiare direzione al mercato, e sposterà anche agli altri produttori di notebook, che come al solito seguiranno la strada segnata dai “visionari” della Mela morsicata.

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