La software house algoriddim è diventata popolare grazie alla produzione di djay, uno dei player musicali più versatili per Mac che si distingue per la sua interfaccia intuitiva, l’integrazione completa con iTunes e molte funzioni interessanti.
L’utilizzo del drag & drop è alla base della filosofia del software, per caricare le canzoni sui piatti virtuali, ma anche per l’intramontabile funzione di scratch sui dischi. Mixare i brani sfumando da uno all’altro mettono a proprio agio qualsiasi DJ o appassionato del genere, mentre la possibilità di usare il trackpad come superficie di lavoro assicura un feedback tattile superiore a qualsiasi mouse o tastiera. La funzione automix permette di aggiungere automaticamente transizioni alla playlist di iTunes, il tutto proiettato a tutto schermo con tanto di dischi “stampati” grazie al supporto delle copertine di iTunes. Tra le caratteristiche principali c’è: l’anteprima del brano tramite cuffie; la transizione automatica con vari preset; la registrazione live dell’intera sessione; il Time-Stretching (cambio del tempo ma non della tonalità); il Pitch-Shifting; il la riproduzione al contrario; il looping e lo scratching; l’esportazione come playlist o PDF; il microfono dal vivo e davvero tanto altro.
Il nuovo djay 3 appena rilasciato offre: una nuova interfaccia utente; un motore audio più potente; il rilevamento automatico delle battute; l’auto-gain; uno scratching di qualità migliorata; il supporto esteso per i controller MIDI; un supporto migliorato delle gesture del Multi-Touch; una ridotta latenza audio e molte altre migliorie.
Un brevissimo filmato su YouTube conta più di mille parole, il software costa 39,95 euro (19,95 per chi aggiorna dalla versione precedente), richiede almeno un Mac G4 1.25GHz, Mac OS X 10.4, 1GB di memoria RAM e si scarica anche in una versione demo dalla durata di 15 giorni.