Dopo l’acquisizione di Macromedia da parte di Adobe e la successiva decisione di non sviluppare più FreeHand, molti grafici sono caduti nello sconforto più totale. Io ero fra questi, essendo FreeHand uno dei primi che ho imparato ad usare, e si sa… la prima volta è sempre la prima volta! Quindi, moltissimi creativi si sono trovati di fronte ad un “bivio”: in un mestiere come il nostro in cui è importante essere sempre aggiornati, ci si è trovati dall’oggi al domani di fronte ad un’applicazione che non veniva aggiornata più dal “lontano” 2003.
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Unica vera alternativa era (e molto probabilmente è) quella di passare ad Adobe (si, si proprio lei, avete capito bene) Illustrator CS3. Insomma, ricominciare d’accapo, cercando di cambiare il più possibile la forma mentis del freehandista, nell’approccio al proprio progetto grafico. Adattarsi alla diversa interfaccia, alle diverse abbreviazioni da tastiera, a nuove denominazioni di ogni comando, adattarsi alle mancanze, ma anche alle notevoli migliorie che si traggono dopo il “bivio”.
Personalmente, nell’ultimo periodo, mi ero autoimposto la regola di utilizzare Adobe Illustrator almeno nei lavori meno urgenti (la velocità si acquisisce con il tempo e la pratica), e soprattutto che non richiedevano il multipagina (grave mancanza -secondo me- di AI), ma mi mancava ancora qualcosa.
Nella ricerca spasmodica di un sito, di un manuale o di un qualsiasi cosa che mi aiutasse, mi sono imbattuto sul libro di Davide Vasta, grafico di professione da oltre 20 anni, entrato a far parte addirittura della scuderia Macromedia (quando ancora esisteva) e transitato poi nelle file degli Adobe Guru.
L’autore si è trovato in buona sostanza di fronte allo stesso dilemma. Per questo motivo ha scritto un libro con l’intenzione di divulgare la sua esperienza in questa “migrazione” da FreeHand ad Illustrator.
Al contrario di altre guide sintetiche il libro è pensato per i “freehandisti” d.o.c,e mantiene vivo l’interesse pagina dopo pagina. Non vedi l’ora di passare al capitolo successivo, per scoprire come fare la stessa cosa, fatta un milione di volte, ma col “nuovo” programma.
Pratiche schede che mettono a confronto i comandi più usati dai freehandisti, ed il loro corrispettivo in AI, il tutto di facile lettura. Il libro è inoltre pieno di consigli ed elementi per aiutare davvero, chi come me, ha appena deciso quale direzione intraprendere dopo il “bivio” e fa i primi passi verso l’applicativo di Adobe.
Il libro tratta in maniera completa i seguenti argomenti:
Confronto tra le aree di lavoro: comprendere l’interfaccia di Illustrator CS3
Aprire file di FreeHand in Illustrator CS3
Scoprire dove in Illustrator CS3 si trova l’equivalente dei comandi di FreeHand
Usare il comando Raccogli per l’Output
Confronto tra gli strumenti di disegno di FreeHand e Illustrator
Come usare il copia/incolla interno di FreeHand in Illustrator CS3
Gestire colori, campioni e sfumature
Usare gli strumenti visivi, i righelli, le guide e molto altro ancora
Usare gli effetti d’ombra e le trasparenze senza problemi
Preparare un file PDF pronto per la stampa tipografica
Creare rapidamente varianti di colore per un progetto
Vettorializzare le immagini scansionate
Creare oggetti tridimensionali con pochi clic
Creare interfacce grafiche per palmari e cellulari
Costa 16,50 euro ed è quanto di più attuale possa trovarsi oggi in libreria.
(ndr. eccolo su YouTube)
—Simkravitz
Innanzitutto vorrei i fare complimenti al Sig. Vasta per l’intuizione che ha avuto nello scrivere questo manuale, poichè non esiste ancora una pubblicazione su tale argomento. Poi vorrei aggiungere che secondo me forse il libro avrebbe dovuto chiamarsi in altro modo visto che qui non si tratta di trovarsi di fronte a un bivio, bensì ad una vero e proprio senso unico dove la direzione è purtroppo obbligata. Purtroppo, io e altri professionisti che da anni hanno usato (e ancora usano) Freehand, ci troviamo di fronte a una situazione inverosimile in cui a vincere è purtoppo il più forte. A Napoli si sa, moltissimi continuano ad usare questo applicativo e secondo me difficilmente si staccheranno da esso visto che la praticità, la velocità e tante altre caratteristiche ne fanno davvero un ottimo compagno di lavoro. Basta farsi un giro nella rete e si noteranno tanti forum in cui molti hanno detto la loro sulle effettive differenze tra i due programmi e, dati alla mano, non capisco ancora come mai c’è chi si ostina a dire che Illustrator sia addirittura superiore. Io ci sto provando a passare e, sinceramente, mi sto trovando in difficoltà soprattutto su quelle funzioni basilari che dovrebbero essere svolte in pochi passaggi. Adesso non sto a farvi la lista di tutti gli ostacoli che ho riscontrato; in sintesi posso solo dire che Illustrator è si una valida alternativa, ma solamente per ciò che riguarda l’esportazione sicura e senza problemi per quanto riguarda la stampa. Tutto il resto e cioè semplicità d’uso e versatilità, credo che vada tutto a vantaggio dell’applicativo Macromedia.
Sicuramente acquisterò il testo di Davide Vasta, ma giusto per approfondire e chissà, per riuscire a “redimermi” in futuro. Però spero proprio che la Adobe prenda in seria considerazione il disagio che ci ha arrecato e quindi, valuti seriamente la possibilità di un continuo sviluppo del software.
tanti complimenti all’autore anche se io a questa imposizione da parte di adobe non ci voglio ancora stare, iniziero’ ad usare AI (ma non a sostituire freehand) leggendo questo libro che mi sembra davvero ottimo, un solo consiglio dove poterlo acquistare a Napoli?
Non sono riuscito a trovarlo ne da Feltrinelli ne da FNAC.
Consigli?
On line qui:
http://www.lulu.com/content/1989529
scusatemi se ne inserisco un’altro ma io vorrei sapere una sola ragione del perchè milioni e milioni di grafici in tutto il mondo non possono decidere che software utilizzare mentre Adobe lo puo’ fare per tutti?
Dalle nostre parti questa imposizione bella e buona si chiama "camorra" solo che qui e’ legale…
Io non so in realta’ pero’ se ci organizzassimo tutti a chiedere i danni ad Adobe cosa succederebbe…
Secondo voi?