Solo due settimane fa trapelarono delle indiscrezioni che preannunciavano il lancio di Aperture 3. Un sito di fotografia tedesco pubblicizzò un nuovo libro scritto da Elzenga sul software che sarebbe stato reso disponibile solo il 15 febbraio. Con un leggero anticipo sulle previsioni, Apple ha rilasciato ieri la sua terza incarnazione di Aperture, il software di Cupertino per il fotografo digitale.
Disponibile immediatamente per il download (558 MB), l’installer del software richiede il riavvio del Mac, ma solo con Leopard, a causa dei numerosi componenti integrati da installare, ed inoltre obbliga a rinominare l’eventuale versione precedente di Aperture per poter iniziare l’installazione; questo già lascia immaginare quanto sia completamente cambiata la nuova versione 3 (il pacchetto del programma include decine di migliaia di file) rispetto alla precedente 2.1.4 di Aperture
Il primo impatto è subito familiare, ci si ritrova in un ambiente simile alla versione precedente, ma con numerose funzioni in più subito evidenti, e con il supporto ai principali social network e servizi di condivisione, come Facebook, Flickr, MobileMe e Mail di Apple, immediatamente disponibili dalla finestra principale.
La nuova release introduce innumerevoli novità tra cui: Faces, con un avanzato sistema di riconoscimento dei volti permette di organizzare e cercare all’interno della libreria immagini una particolare persona; Places, che consente di organizzare la propria libreria in base al luogo in cui le foto sono state scattate grazie all’integrazione tra i dati GPS associati alle immagini e GoogleMaps; Brushes per applicare effetti e correzioni in modo mirato grazie a pennelli di precisione ed in maniera non distruttiva; Adjustment Presets per aggiungere impostazioni personalizzate alle decine di combinazioni già fornite per modificare le immagini in un solo click; Full Screen Browsing per una modalità aggiornata di visualizzazione a schermo pieno; Advanced Slideshows per realizzare presentazioni video in cui combinare video HD, foto, audio e molto altro con a stessa semplicità di iPhoto, ma con una marcia in più, come l’inedita funzione Projects per una flessibilità maggiore nell’organizzare grandi librerie di foto.
A poche ore dal rilascio, Apple ha aggiornato il software con con l’Aperture SlideShow Support Update 1.0, che risolve un problema di riproduzione video di clip utilizzati come slideshow in Aperture 3 su Snow Leopard; il corposo aggiornamento da 62,3MB è raccomandato per tutti gli utenti di Aperture 3. Per chi invece non ha ancora installato Aperture 3, Apple ha rilasciato due aggiornamenti di compatibilità Supporto iLife 9.0.4 e Aggiornamento di compatibilità RAW per fotocamere digitali disponibili direttamente dal tradizionale pannello di Aggiornamento Software.
Attualmente la localizzazione del programma è ancora (solo) in quattro lingue: inglese, francese, tedesco e giapponese; difficilmente si vedrà presto una versione tradotta in italiano. La pagina italiana del sito Apple è stata aggiornata in tempo reale dopo il blackout dello Store Apple ed è già ricca di materiale e tutorial da visionare. Aperture 3 costa 199 euro (contro i 199 dollari USA), mentre per la versione update bastano 99 euro, e richiede uno dei seguenti Mac con processore Intel: Mac Pro, MacBook Pro, MacBook, MacBook Air, iMac, Mac mini con almeno Mac OS X 10.5.8 o 10.6.2.
3 commenti a “Il software Apple per i fotografi professionisti”
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Questo è l’articolo al quale NON ci siamo ispirati, noi.
😉
http://www.macworld.com/article/146231/2010/02/aperture3.html
Vero mac-araña?
😉
Sto importando in queste ore (vista la mole) la mia libreria di Aperture 2.1.4 vi farò sapere come va ma per il momento mi sono ritrovato un pò con tutto…..
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Il passo avanti rispetto alla ‘vecchia’ versione e’ buono. Più veloce, più possibilità di ‘sviluppare’ i file con pochi passi e gestirne i colori.
Ottimi i brush nuovi, ben fatti e funzionano bene.
Le esportazioni verso i social ci sono e vanno bene, nessun blocco avuto , fino adesso, per l’upload. Mi manca la gestione del colore con la tecnologia Upoint, ma per quella ci sono Nx e aggiuntivi da prendere in esterno.
Bel passo avanti