Sono il "fortunato" possessore di un iMac G5 oggetto di un'operazione di richiamo da parte della Apple per problemi all'alimentatore. Anzi, per essere precisi, Apple non parla di "richiamo", bensì di "Programma di estensione della copertura per la riparazione di guasti elettrici". Se a qualcuno interessa, il link è il seguente:
http://www.apple.com/it/support/imac/po ... extension/
Mi sono recato presso un Centro Apple di Napoli per avere qualche informazione preliminare, prima di portare la macchina in riparazione. La prima domanda che ho fatto, ovviamente, è stata sui tempi richiesti per l'intervento.
Il tecnico del laboratorio mi ha risposto che ci sarebbero voluti almeno 20 giorni. Ma l'uso dell'avverbio "almeno" e l'espressione sul volto del mio interlocutore mi hanno lasciato intendere che la previsione era da considerarsi molto, molto ottimistica. Allora gli ho chiesto se potevo riportarmi a casa l'iMac nell'attesa del pezzo di ricambio, ma mi è stato risposto che era assolutamente impossibile. La macchina doveva restare lì, presso di loro, inutilizzata per tutto il tempo.
Non potendo (nè volendo) fare a meno del computer per un mese o più, ho preferito rinunciare all'intervento. Anche perché il malfunzionamento che ha motivato il richiamo, nel mio caso, si è verificato solo un paio di volte ed è da tempo che non si manifesta più. Ciononostante, per mia tranquillità, avrei preferito far sostituire l'alimentatore.
Naturalmente, sono convintissimo che il tecnico abbia avuto ottime ragioni per dire le cose che ha detto (forse imposte dalle procedure della casa), ma mi sempra un comportamento illogico e poco adeguato alla situazione. Almeno in un'operazione di richiamo - nella quale l'utente-consumatore è vittima di un errore del produttore - occorrerebbe a mio avviso una maggiore disponibilità e flessibilità. Almeno credo.