albertocchio ha scritto: ↑dom, 14 giu 2020 11:33
io non ti posso indicare una ricetta per riprovare a rileggerlo… o ti piace o non fa per te. punto.
io applico sempre l'equazione Pennac: se un libro non ti garba mollalo
Di solito è così, ma c'è anche l'equazione Quoelet: "Per ogni cosa c'è il suo momento".
Tornando al tema della discussione, ho finito da poco l'autobiografia di Woody Allen "A proposito di niente". Consigliatissimo!
http://www.lanavediteseo.eu/item/a-proposito-di-niente/
Lieve, spiritoso (ma questo era ovvio), un piacere leggerlo soprattutto per chi come me ha mancato pochissimi appuntamenti con il suo cinema, a partire dai suoi primi film visti all'inizio degli anni '70.
Ma anche drammatico nelle parti che riguardano la storiaccia con Mia Farrow che lo ha accusato di molestie nei confronti delle figlia adottiva quando aveva tre anni (!!!)
Già questo risultava poco credibile anche nelle cronache giornalistiche, ma poi leggendo i particolari ci si rende conto che le accuse non solo non stanno in piedi, ma contengono particolari talmente inventati e inconsistenti che mai nessuna azione giudiziaria è stata compiuta contro Woody Allen, e tantomeno è mai stato condannato, perché in Italia si direbbe "Il fatto non sussiste".
Ma ancora oggi Woody Allen è un reietto, perlomeno negli USA, dove il suo libro non è stato pubblicato e il suo ultimo (BELLISSIMO!) film "
Un giorno di pioggia a New York" non è uscito.