Crosetto: “Accettate una soluzione alternativa”.
Tajani: “Ho chiesto di non usare violenza”.
Usb e Cgil pronte allo sciopero immediato.
In seguito al primo alert della Marina arriva un comunicato stampa della Global Sumud Flotilla.
traduzione del testo in italiano.
PER RILASCIO IMMEDIATO
DICHIARAZIONE SULLA FREGATA NAVALE ITALIANA CHE TENTA DI MINARE LA FLOTIGLIA GLOBAL SUMUD
30 Settembre 2025
Il Ministero degli Affari Esteri italiano ci ha informato che la fregata navale che sta seguendo la nostra flottiglia invierà presto un messaggio radio, offrendo ai partecipanti l'"opportunità" di abbandonare la nave e tornare al porto prima di raggiungere la cosiddetta "zona critica". Sia chiaro: questa non è protezione. È
sabotaggio. È un tentativo di demoralizzare e frammentare una missione umanitaria pacifica che i governi non sono riusciti a intraprendere, anche se il loro silenzio e la loro complicità hanno portato a questo punto.
Questo è un atto di
codardia travestito da diplomazia. Se l'Italia fosse veramente in grado di proteggere vite umane, non agirebbe come il braccio armato di Israele, né farebbe pressione sui civili affinché si ritirino. Userebbe invece la sua flotta navale per garantire il passaggio sicuro di volontari pacifici a Gaza, per far rispettare il diritto internazionale e per consegnare rifornimenti salvavita. Qualsiasi cosa in meno è complicità.
Ogni singolo partecipante a bordo è pienamente consapevole dei rischi. Non siamo qui con false illusioni. Siamo qui perché è molto più pericoloso rimanere in silenzio di fronte al genocidio, alla fame e alla punizione collettiva che sta avvenendo con il pretesto dell'aiuto umanitario. Il governo italiano lo sa, e invece di usare la sua notevole potenza navale per rompere un assedio illegale, sta scegliendo di scortarci solo fino al punto di pericolo e poi cerca di allontanarci, riconsegnandoci a riva a mani vuote, poiché Israele continua a strangolare e affamare il popolo palestinese con completa impunità.
Lo ripetiamo: la flottiglia salpa. La marina italiana non farà deragliare questa missione. La richiesta umanitaria di rompere il blocco non può essere ritirata, e la nostra responsabilità morale non può essere abbandonata. Ogni miglio nautico che percorriamo, ogni minaccia che affrontiamo, non fa che sottolineare ciò che i governi non sono riusciti a fare e ciò a cui i normali cittadini sono ora chiamati a fare.
Il blocco israeliano è
illegale. Il suo assedio è
criminale. E il silenzio del mondo è
intollerabile. Se il governo italiano vuole essere ricordato per il coraggio, allora deve salpare con noi.
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