Arancia Meccanica di Stanley Kubrick al Cinema Raffaello di Modena.
50° Anniversario
50 anni fa! mi sono sentito vecchio
50 anni fa vidi
Arancia Meccanica al cinema, non in quello del mio paese perché "certi film", quelli vietati ai minori di 18 anni, in quegli anni lì non arrivavano, a causa della proprietà cattolicissima dei cinema del paese. Lo vidi a Bologna dove studiavo al Liceo Artistico.
Avevo 17 anni e il film (come tanti bellissimi) era vietato ai minori di 18, ma non era un problema. Un amico dirigente di una squadra sportiva mi aveva fatto una finta tessera, per cui già a 16 anni ne avevo "ufficialmente" 18, e comunque alle casse di cinema poche volte dovetti esibire quel falso.
I film "strani" non erano rari, e a Bologna frequentavo le tante sale del "Circuito d'Essai" curato dalla Cineteca, per cui mi godevo le rassegne su tutti i "maestri" attuali e del passato. Ma questo lo vidi in una sala di prima visione in centro.
Sconvolto. Aspettai che arrivasse nelle seconde visioni, poi nelle terze (sale in periferia più scalcinate), e lo rividi molte volte.
All'epoca il tema del "governo criminale" era molto sentito, e in questo film era esposto in modo molto evidente, e siucuramente per questo mi aveva colpito tanto. Ma anche l'aspetto fantascientifico era ben presente, e io che divoravo chili di
Urania e
Galassia (Sheckley, Dick, Ballard i miei preferiti) rimasi incantato dalle scene ambientate in quelle periferie futuribili ma al tempo stesso degradate.
E la musica! Mi colpirono soprattutto i brani classici rifatti al sintetizzatore da Walter Carlos (diventato Wendy diversi anni dopo), tanto che acquistai non solo l'album con la colonna sonora ma anche anche l' LP di Carlos "
The Well Tempered Synthesizer" con arrangiamenti di Bach e altri autori barocchi.
Molti dissero che era un film violento, che poteva portare i giovani a commettere violenza, e i titoli degli articoli di cronaca nera negli anni seguenti videro una quantità di vicende definite "
da Arancia Meccanica". Ma io non riuscivo a vederla così. La violenza era stilizzata, quasi astratta, e nel momenti peggiori Kubrick riusciva a far capire cosa succedeva senza descrivere nei dettagli, come succedeva invece nei tanti horror/thriller che non provocavano indignazioni.
Rivederlo oggi sullo schermo di un cinema...
Pur avendolo acquistato sia in VHS che in DVD, nella sala è davvero un'esperienza diversa. Notavo particolari, dettagli, sfumature...
Purtroppo l'audio era PESSIMO. Sicuramente non rimasterizzato, per cui sembrava tutto registrato dentro uno scatolone di cartone.
E purtroppo in quel cinema vendono i popcorn, per cui si sentivano gli insopportabili ruminanti che biascicavano il contenuto di impressionanti bidoni.