Li ho visti ieri sera in uno degli episodi di Coffee & Cigarettes.
I fratelli Jack & Meg, chitarra e batteria, hanno prodotto per un decennio un'originale rock.
Sostanzialmente un duo chitarra e batteria, genere garage, punk & blues.
The White Stripes - Icky Thump
The White Stripes - Fell In Love With A Girl
The White Stripes - Hardest Button To Button
The White Stripes - In The Cold, Cold Night, uno dei rari brani in cui la voce è di Megan Martha in un blues
WS? pensa a come li ha ridotti il circo mediatico…
lui è un gran musicista ma poteva finire meglio. per entrambi.
personalmente non mi sono mai veramente piaciuti.
correva il 5 agosto del '14 e i television suonavanotutto Marquee Monn in un paesello di meno di 2000 anime.
torn courtain.
…e ricollegando jarmush ai Television [e gironzolando su Setlist] mi è tornato in mente un concerto che ho visto a udine nei primi '90 ma non trovo alcun riferimento sul web: John Lurie ai Giardini del Torso.
se qualcuno ha qualche info in più…
e pensa te com'è tutto in bilico in una sottile linea rossa: ieri sera ho rivisto Get Shorty.
Negli anni '60 avevo una superba collezione di vinili.
La cultura e quindi la musica era gestita, mediata e imposta dal potere, dalla chiesa, dalla Rai, da Sanremo .
Ascoltare qualcosa di differente da quella non era facile, c'era la censura.
Neanche esistevano radio private o indipendenti.
Appena cominciavano, qualcosa si ascoltava dall'estero, qualcosa da RadioMontecarlo.
E ci si arrangiava per le notizie con qualche fanzine mascherata da giornalino per adolescenti.
Ma c'erano i concerti, le sale tipo Piper, Kilt, Bus Palladium, le piccole discoteche quasi underground.
Oppure si potevano frequentare negozi di musica.
I migliori avevano le cabine con ascolto in cuffia dove potevi ascoltare i dischi per l'acquisto.
Se ti facevi amico qualche commesso ti lasciavano anche ore, nei giorni e ore non di punta.
Una di queste era a Piazza Indipendenza, a Roma.
Ci davamo appuntamento in un baretto lì vicino, con gli amici, le ragazze.
Per andare ai concerti, alle sale, per scambiare dischi nella saletta di dietro, fumando e bevendo birra e caffè.
Posti dove ti accettavano anche coi capelli lunghi e vestito in modo non convenzionale.
Una volta, lì, per colpa di un amico disattento, mi rubarono qualche disco.
Uno di questi era Il primo dei due dischi dei Velvet.
Sì, due, perché per me i Velvet Underground sono solo quelli di Lou Reed e John Cale insieme.
Poca roba roba, dopo, per solo merito riferito a Reed.
Io chiamo quei dischi, dischi radice.
Perché sono alla radice di tanto della musica venuta dopo.
Quelli che hanno influenzato i generi successivi.
La new wave, l'alternative, il post rock, proto punk, garage.
E punk, noise, shoegaze, kraut, indie ed altro, etichettando alla rinfusa.
Insomma, ricordavo per uno strano caso quell'episodio, ieri sera.
Dopo un film e qualche bicchiere di vino.
E me lo sono stato a riascoltare, quello, il successivo poi varie cose discendenti.
Fino a notte fonda...
ustik!
sei risalito proprio agli albori.
sono in gran parte d'accordo su tutto.
aggiungerei che, pur provandoci, nessuno si è mai neanche avvicinato a loro musicalmente.
e infine ti segnalo un imprescindibile disco loro: Live at Max Kansas City. l'essenza Velvet. inarrivabile. per chiunque.
ci sono due versioni ma basterebbe anche solo la prima più corta.
È il motivo per cui posto la musica che ascolto la mattina presto.
Magari un po' dopo.
È che preferisco innaffiare il mio orticello di mattina.
Questa è una zona di mare, ce l'ho a 400 metri, e di notte è umido.
E si sviluppano malattie fungine e marciume degli ortaggi.
Se invece innaffio di mattina il rischio si riduce di molto.
E devo fare pochi trattamenti, pure se esclusivamente naturali o solo biologici.
E mi piace ascoltare musica mentre lo faccio...