Jethro ha scritto: ↑sab, 11 apr 2020 16:00
faxus ha scritto: ↑sab, 11 apr 2020 14:59
... non era una macchina professionale.
La giudicai un giocattolo interessante, ma amatoriale, non adatto all'uso.
"Non adatto all'uso"
professionale. Ti sei dimenticato di scriverlo...
Come vedi, sta nella riga sopra.
In una scrittura narrativa non avrei creato l'accapo, come invece si fa nei forum
Jethro ha scritto: ↑sab, 11 apr 2020 16:00
... monitor a colori...
Che non era wysiwyg, impossibile da usare per un uso pro.
Non so l'hardware, non è la mia passione e sono poco competente in merito.
Ma le capacità del display, scheda grafica compresa, ne fanno parte, no?
Oltre a questo le carenze del parco software, per quel che ne so, erano determinanti.
Non ricordo bene cosa offrisse, tengo a mente solo che nulla o poco di quello che cercavo.
Cioè capacità di interagire con rip o sistemi compugrafici (Linotype, Compugraphic).
Un gestore di font tipo Suitecase per poterli agilmente maneggiare come e meglio di Font/DA Mover.
Un motore grafico come QuickDraw, impaginatori, linguaggio PostScript per poter dialogare con le stampanti evolute.
Thrue Type, Type 1, Eps e tutte le caratteristiche per poterli usare nella grafica vettoriale.
Cose che nel Mac c'erano rudimentalmente o erano predisposte come sistema per gli anni a venire.
Dove si potè poi usare Xpress, FreeHand, illustrator, Photoshop, Lotus, prima Multiplan poi Excel.
Capacità, inoltre, dal punto di vista di rete con server, quindi hardware, di Apple Talk.
Non conosco per averlo solo provato, il mondo Commodore.
Però dici bene, era un home computer, quindi amatoriale (mica ho detto dilettantesco...).
Ma anche il Macintosh lo era, però lo usavo in modo professionale con profitto.
E lo stesso faceva la manciata di persone che lavorava con me.
Ma soprattutto lo usava tutto il mondo della grafica, fotografica, tipografica con cui noi lavoravamo.
E da allora non è cambiato nulla, passate decine di anni, è ancora così.
E poi, tu ed io, attraverso cosa comunichiamo?
Con la differenza che io da 36 anni e passa non ho mai cambiato