Perché ho smesso di consigliare Linux

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kext ha scritto:
mar, 15 ott 2019 21:18
Nel contesto lavorativo, dipende: nel mio caso ho tutti i programmi compatibili su macOS e windows (cubase e quant'altro) e sinceramente la stabilità di macOS e la bassa latenza che lo contraddistingue, non li scambierei per nulla al mondo..
Esistono da una vita nel mondo Linux i kernel specifici per la bassa latenza.
Così al volo mi viene in mente Ubuntu Studio:
https://en.wikipedia.org/wiki/Ubuntu_Studio
https://www.ubuntu-it.org/derivate/ubuntu-studio
https://wiki.ubuntu-it.org/Amministrazi ... ssaLatenza

È tutto un mondo da scoprire Linux.
Però non ti fornisce la pappa pronta come altri.
Sbagliare è facile.

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ilde ha scritto:
mer, 16 ott 2019 08:24
Uso Linux da quasi diciotto anni, sia in ambito lavorativo che casalingo; non mi reputo un integralista, tant'è che adopero/iamo OSX in casa con buona soddisfazione e pace di tutti.
Non penso che esista un sistema operativo in assoluto migliore di tutti gli altri, dipende dal contesto in cui si opera - lo so, non sto scoprendo l'acqua calda - .
Windows lo adopero quando non ne posso fare a meno perché alcuni programmi "verticali" esistono quasi esclusivamente per questo S.O..
Non mi piace come S.O. soprattutto perché è troppo macchinoso negli aggiornamenti, lento nello scaricarli/applicarli ed una cospicua parte delle risorse viene impegnata per far girare in background antivirus, antispam, anti ca....xi;
ha di contro un enorme parco di periferiche con drivers aggiornati.
Però di gran lunga preferisco Linux; per le mie esigenze svolge egregiamente il suo lavoro. I pochi programmi che ho acquistato sono costati in tutto neanche 200 €.
Quello di cui sento la mancanza è un supporto vasto di drivers per periferiche che , ahimè, latita. Non sono un programmatore né uno smanettone e quindi mi trovo talvolta in difficoltà.
Macchine performanti che montino Linux di default non ce ne sono molte ed il loro costo non è economico e soprattutto l'assistenza dei tecnici su questo S.O. é pressoché inesistente.
Nel mio caso: ho un Dell 5530 con Ubuntu preinstallato: e qualche problemino con la scheda NVidia l'ho riscontrato...ebbene il supporto tecnico Dell ogni volta mi dice che loro sono ferrati su problematiche Windows ma per quanto riguarda Linux... mi faranno sapere :? :?
Non ho smesso di consigliare Linux ... ma sono diventato mooolto più saggio (cauto?) nel proporlo :D
Concordo in generale.
Anch'io utilizzo sia Linux che Mac che win.
Nessuno ha la perfezione.
Nessuno è esente da problemi intrinsechi o causati da chi gestisce il system.
È bello conoscerli, usarli, non farsi usare, non dipendere da loro, saperli gestire, etc etc etc
Anche per questo mi sento di consigliare e difendere Linux. Ovvio, non per tutti.

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Pingus ha scritto:
mer, 16 ott 2019 09:13
kext ha scritto:
mar, 15 ott 2019 21:18
Nel contesto lavorativo, dipende: nel mio caso ho tutti i programmi compatibili su macOS e windows (cubase e quant'altro) e sinceramente la stabilità di macOS e la bassa latenza che lo contraddistingue, non li scambierei per nulla al mondo..
Esistono da una vita nel mondo Linux i kernel specifici per la bassa latenza.
Così al volo mi viene in mente Ubuntu Studio:
https://en.wikipedia.org/wiki/Ubuntu_Studio
https://www.ubuntu-it.org/derivate/ubuntu-studio
https://wiki.ubuntu-it.org/Amministrazi ... ssaLatenza

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Si, conosco, ma i DAW comprati non sono compilati per Linux..

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kext ha scritto:
mar, 15 ott 2019 21:18
.... Lo pensavo anche io.. ma per l'utenza base secondo me OpenSUSE è straordinario, soprattutto nella fase di installazione: è ben fatta!
Io la settimana scorsa ho voluto provare ad installare Manjaro in versione "plasma", installazione tutto sommato riuscita in una partizione di SSD esterno, ovviamente il Magic Mouse non è stato riconosciuto e ho dovuto collegare un mouse col cavo.
Solo che dopo la prima caterva di aggiornamenti - ma non potrebbero distribuirle già aggiornate le distro? - il gestore "Pacman" si è improvvisamente bloccato e non c'è stato verso di sbloccarlo, anche perché non conosco l'equivalente Linux di "Uscita forzata" - immagino si faccia da Terminale - comunque sia ho preferito lasciar perdere.
Volendo provarne un'altra mi stavo orientando per una più diffusa e user-friendly "Debian derivata" ma ricordando gli elogi che avevi rivolto ad openSUSE ho pensato di chiedere ulteriori informazioni.


ilde ha scritto:
mer, 16 ott 2019 08:24
.... Windows lo adopero quando non ne posso fare a meno perché alcuni programmi "verticali" esistono quasi esclusivamente per questo S.O....
Scusa cosa intendi per "programmi verticali"?
Ultima modifica di Kernel Panic il mer, 16 ott 2019 15:47, modificato 1 volta in totale.

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Software verticali: https://it.wikipedia.org/wiki/Applicativi_verticali è un termine esistente.

Uscita forzata: il classico ctrl-alt-canc.

Distro semplici consigliate: Linux Mint, openSUSE, Sabayon (secondo me tutte con Plasma).

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Grazie, non avevo mai sentito prima questo termine.
Io di vertical conoscevo solo l'hombre ....


Pingus ha scritto:
mer, 16 ott 2019 15:46
.... Uscita forzata: il classico ctrl-alt-canc....
Molto simile a OS X/macOS, a saperlo ....


Qualcuno conosce o ha provato Pop!_OS, il sistema che i signori di System76 hanno voluto installare sui loro computer al posto del classico Ubuntu, dopo l'abbandono di Unity? Qui ne parlano decisamente bene ....


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Non lo conosco l'OS che hai citato.
Però lo proverei perché mi fido di System76.

Più che altro tenersi una distro Linux che alle spalle abbia un'azienda che per altri motivi è destinata a fare investimenti su quel OS.
Tipo openSUSE (Suse) o Fedora (Red Hat).
Oppure sistemi che esistono da ormai un quarto di secolo, tipo Debian (non per tutti).

Sconsiglio di fare il giro delle distro tanto per...
Inutile e poco produttivo.

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Per chi conosce e stima il sistema Linux, inutile dirlo.
Ma per altri che si avvicinano ad un mondo sconosciuto, è doveroso citare DistroWatch https://distrowatch.com da vent'anni un bel punto di partenza ed un punto di riferimento per tutte le distro Linux / UNIX / BSD.
Con un ottimo motore di ricerca interno: https://distrowatch.com/search.php per le varie suddivisioni e categorie.

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Altra ottima azienda è iXsystems.
Con il suo sistema TrueOS (prima chiamato PC-BSD e/o PCBSD).
È derivazione FreeBSD non è una distro Linux.
https://en.wikipedia.org/wiki/TrueOS
https://www.trueos.org/handbook/trueos.html
https://www.trueos.org/
https://distrowatch.com/table.php?distribution=trueos

Per sperimentare con un sistema BSD.

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@ Chi può rispondermi: quando installo una distro in una unità esterna SSD collegata al mio iMac, che ha tantissima RAM, ed effettuo il partitioning manuale, devo creare anche la partizione di swap oppure no?

Lo chiedo perchè sempre più spesso si legge che quando il sistema viene installato su un SSD non è consigliabile procedere alla creazione di suddetta partizione, a maggior ragione poi quando si ha a disposizione tanta RAM.

kext
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Kernel Panic ha scritto:
mer, 16 ott 2019 22:43
@ Chi può rispondermi: quando installo una distro in una unità esterna SSD collegata al mio iMac, che ha tantissima RAM, ed effettuo il partitioning manuale, devo creare anche la partizione di swap oppure no?

Lo chiedo perchè sempre più spesso si legge che quando il sistema viene installato su un SSD non è consigliabile procedere alla creazione di suddetta partizione, a maggior ragione poi quando si ha a disposizione tanta RAM.
Si, confermo.. se hai molta RAM, lo swap su disco è "secondario".. cioè se sai già di non saturare tutta la RAM, puoi anche non destinare quei 2-3gb per lo swap..

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Ok, però se intendi usare le caratteristiche di ibernazione del sistema, devi creare una partizione swap tanto grande quanto la ram o superiore.
Esempio: sistema con 16 GB di ram, se voglio ibernare il sistema, partizione swap di almeno 16 GB di ram.
È consigliato.

La questione delle partizioni è spinosa per annosi metodi differenti di lavoro ed utilizzo.
Anche soprattutto in vista dei tanti file system disponibili e le loro peculiarità e funzionalità.
Chi vuole ed ha esperienza, partiziona a modo suo ed in base alle sue necessità.
Saper usare le partizioni, aiuta in tanti casi ed utilizzi.
Chi non sa cosa fare e non ha interessi, lascia fare al setup di installazione di sistema ciò che propone e vive felice comunque.

I sistemi Linux permettono da sempre di tenere la home utente dove si vuole, così come le cartelle predefinite documenti, video, musica, foto, etc, oppure le applicazioni ed il sistema. Insomma un sistema personalizzabile su partizioni dedicate (che possono essere molto utili in caso di upgrade, re-installazioni, molteplici system, etc) in caso di recupero dati, su dischi esterni, su dischi aggiuntivi, su contenitori crittografati o immagini disco che si caricano all'avvio. Con alcuni file system è possibile ri-partizionare al volo (on-fly), aumentare o diminuire una partizione, cambiare o aggiungere dischi o partizioni o sistema raid. Quel che si vuole. Ci limita la fantasia, la voglia di sperimentare, conoscere, imparare. Questo è Linux per molti. Se poi non interessa nulla di tutto ciò, basta lasciare al sistema la scelta più semplice e veloce che nulla ci chiede e non c'è bisogno di intervenire.

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Grazie per le risposte.
Al momento dell'installazione è stato lo stesso installer (o come si chiama su openSUSE) a risolvermi il problema, perchè c'era un box che si poteva spuntare che dava l'opzione di aumentare la partizione in caso di "ibernazione" e che io dopo un istante di esitazione ho spuntato.
L'installazione nell'unità esterna in sé è andata piuttosto liscia, non ho creato danni al volume interno dove c'è installato macOS, solo che il sistema si è installato in inglese, la tastiera dell'iMac non è stata riconosciuta correttamente, diversi tasti non corrispondevano e non mi è riuscito di rimapparli correttamente, del Magic Mouse ovviamente neanche a parlarne, il bluetooth del sistema non ha accettato il PIN di default 0000 e non ha effettuato il pairing, e infine non mi è riuscito di installare Google Chrome che volevo affiancare al browser preinstallato Firefox (per l'installazione era curiosamente necessaria una password di root, quella dell'utente non bastava, e quella che inserivo non veniva accettata).
Alla fine, dopo aver fatto diversi tentativi me ne sono uscito e sono tornato di corsa su macOS (un sistema che, rispetto a tutti gli altri, per me rasenta la perfezione) .
Certo, io sono meno che un principiante, l'hardware su cui mi sono appoggiato per questo esperimento non era il più indicato e tutto sommato ci ho trafficato per meno di un'ora ma questa distribuzione non mi ha fatto quel bella impresssione che ha fatto ad altri.

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Ciao KP. Ho letto la tua disavventura test e ti assicuro che se abitassimo vicini, ci potremmo trovare una sera e tutto ciò che hai elencato è assolutamente risolvibile e sono solo problemi/incidenti di percorso per chi non conosce questo mondo. Nulla di preoccupante.
Alcune questioni che hai riportato sono anche banali per chi conosce Linux.
Probabilmente con altri tentativi, prove, sperimentazioni, ci arrivi tranquillamente da solo.
Sul mio MacPro, come avevo già postato in passato (non so più con quale dei miei tanti account del forum... ahahah) ha funzionato tutto: scheda video, bluetooth, wifi, rete ethernet, tutto. Ai tempi l'avevo provato prima da pendrive e poi installato su un disco secondario del MacPro.
Oltretutto più andiamo avanti e più semplice diventa.
L'unica attenzione la farei sull'hardware nel quale andiamo ad installare (provare, testare, sperimentare, conoscere) Linux.
Che sia un hardware magari non troppo recente, magari almeno di un anno fa o due. È più semplice avere una installazione senza pensieri.

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Pingus ha scritto:
gio, 17 ott 2019 12:22
...... Sul mio MacPro, come avevo già postato in passato (non so più con quale dei miei tanti account del forum... ahahah) ha funzionato tutto: scheda video, bluetooth, wifi, rete ethernet, tutto. Ai tempi l'avevo provato prima da pendrive e poi installato su un disco secondario del MacPro.....
Quale distro? Era proprio OpenSUSE?
Ti funzionò tutto al primo colpo, mappatura perfetta della tastiera, anche i tasti più scogniti, il pairing del mouse bluetooth immediatamente riuscito (o era un mouse col cavo?), password riconosciute senza problemi, installazioni di software di terze parti andate subito a buon fine, sul tuo Mac Pro e senza neppure dover cercare in qualche remota repository e poi installare qualche driver ?
Quanto tempo è passato? Sei sicuro di ricordare bene?

Poi guarda, se vuoi darmi un paio di dritte puoi farlo anche qui sul forum o magari in PM, non c'è bisogno di abitare vicini .....

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