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Il percolatore di una macchina per espresso da bar e una moderna macchina da casa
Il 16 Maggio 1884 fu brevettata la macchina per il caffè espresso
L'inventore, Angelo Moriondo, era di una famiglia di industriali del liquore e del cioccolato..
Angelo Moriondo
Sviluppò gli affari aprendo delle attività ricettive, fra cui un famoso albergo a Torino e un bar.
Avendone necessità, per migliorare la rapidità del servizio, progettò e fece costruire una macchina per il caffè.
Quindi la brevettò, prima in Italia e l'anno successivo internazionalmente, e la mise in attività.
Il progetto depositato da Moriondo
Avendo raggiunto l'obiettivo di rendere famosi i suoi esercizi, non si curò di iniziarne la produzione.
Anche per non favorire la concorrenza.
Di conseguenza non diventò noto a tutti.
Altri, che successivamente migliorarono la macchina, sono diventati più famosi.
E la produzione commerciale della macchina iniziò solo dopo molti anni.
Il brevetto, modificato da un ingegnere milanese, fu acquistato dalla fabbrica La Pavoni.
Per intuito dell'imprenditore Desiderio Pavoni, nel 1905.
Inizialmente ne veniva prodotta una al giorno, ma poi si moltiplicò.
Cominciò a diffondersi nei primi decenni del '900.
Uno dei primi modelli La Pavoni
La macchina non estrae caffè dalla polvere con la percolazione o pressione di acqua bollente, come in tutti gli altri metodi.
Sfrutta un'elevata pressione direttamente su una polvere più sottile, ma la temperatura resta più bassa.
Quindi estrae senza bruciarli, conservandone gusto e aromi, le sostanze grasse e cremose e quelle solubili in acqua, del caffè.
Anche l'operazione è più rapida, eseguibile in tempi brevi.
E quindi fornisce un prodotto caldo e a richiesta.
Da cui la denominazione caffè espresso.
I canoni sono ancora quelli, circa 6 grammi e mezzo di polvere di caffè.
Esclusivamente delle qualità Robusta ed Arabica.
Il tempo di percolazione resta poco meno di 30 secondi.
E la tazzina di ceramica, spessa e conica per stimare correttamente la quantità.
In genere tenuta pronta appoggiata sopra la macchina calda.
Così che il caffè, che non esce ad alta temperatura, possa essere servito caldo.
A Napoli, dove si ama il caffè bollente, le tengono immerse in acqua a 90°.
Devo sempre chiedere la tazza fredda, per non scottarmi.
Se mi dimentico devo aspettare un po'.
Ma tenendo d'occhio la tazzina.
Perché il barista scrupoloso, dopo un minuto la fa sparire e lo rifà.
Perché, secondo lui, si è freddato...
Edit: era sbagliato il link di una foto