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L´uomo della Mela

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"Bob Dylan e Picasso hanno sempre rischiato"..
è solo una delle tante frasi di Steve Jobs.. che poi in fondo non sono solo parole.

La differenza tra Microsoft e Apple? Un UOMO ed il suo Coraggio! Steve Jobs..e qui si tacciano tutti quelli che insistono nel non voler riconoscere il Think DIfferent..

Ricordate le tre storie? La Prima parlava dell'unire i puntini, la Seconda parlava dell'amore e della perdita e la terza della morte? Bene quelle storie erano "Nella testa di Steve Jobs" un libro che vi porterà a conoscere anche qualche lato poco "simpatico" del grande CEO..ma che di sicuro lascia una lezione..di Vita..

Buona lettura..

quasi quasi se ne può fare una recensione..mmm
"Nella testa di Steve Jobs" -
La gente non sa cosa vuole, lui si.
Leander Kahney, Sperling & Kupfer

e Tu sai cosa vuoi? ;-)

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fragrua
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Intervista di Stefano Lentati all'autore Leander Kahney
(per Wired)

Nel tuo libro, Nella testa di Steve Jobs (€16.50. Sperling & Kupfer - in libreria dal 10 marzo), emerge con prepotenza il suo lato oscuro.
"Volevo scrivere un libro elogiativo, ma è stato impossibile. Non si può fare a meno di raccontare anche gli aspetti negativi della sua personalità: sono fondamentali per tratteggiare il suo carattere".

Per niente facile, a quanto si dicono in tanti...
"Jobs ha una personalità complessa. Non è semplice lavorare con lui. È capace di essere dispotico e tirannico, ma è anche dotato di grande magnetismo personale e sa essere molto persuasivo. È rimasta famosa la sfuriata che fece nel 2000 a una sua venditrice".

Che cosa successe?
"L'azienda aveva appena reso pubblica la sua prima perdita in tre anni e nell'auditorium di Apple sedevano circa 180 sales manager in attesa dell'intervento di Jobs. Lui minacciò subito di licenziare tutti e poi prese di mira la dirigente del reparto vendite e l'attaccò davanti a tutti. Lei era furibonda e tentava di difendersi, ma lui non volle ascoltarla. Pare che oggi sia ancora al suo posto e faccia un ottimo lavoro. Per i suoi, quella di Jobs è 'l'altalena genio-idiota'. Alla fine ispira lealtà, e stargli dietro è duro ma molto stimolante".

In che occasione si è dimostrato persuasivo?
"Ha posto fine alla dispendiosa controversia legale con Microsoft, convincendo Bill Gates a proseguire lo sviluppo di Office per Mac. Riuscì anche a ottenere che Gates stesso finanziasse pubblicamente la società, con un investimento di 150 milioni di dollari. Dopo aver parlato con il magnate di Microsoft, invitò a casa sua il responsabile finanziario e lo accolse a piedi nudi proponendogli una passeggiata nel verde. Fu espansivo e affascinante e soprattutto non lo inondò di richieste: si limitò a fargli una lista dei punti importanti della faccenda".

Se dovessi paragonarlo a un personaggio del passato, a chi penseresti?
"Jobs è il Walt Disney della tecnologia. L'universo dei prodotti Apple è una specie di Disneyland: isolato, autoreferenziale, ma irresistibile e comprensibile anche a un bambino. Come Disney, anche Jobs ha creato una grande azienda che rispecchia la sua immagine. A pensarci bene, però, ha anche qualcosa di Henry Ford e Edwin Land (rispettivamente il fondatore di Ford e l'ideatore di Polaroid, ndr). Il primo per la volontà di democratizzare la tecnologia sempre e comunque e il secondo per il binomio imprenditoria-invenzione. L'atteggiamento di Steve Jobs quando si parla dell'evoluzione dei suoi prodotti è lo stesso di Edwin Land, che da Polaroid era sempre a caccia di nuove tecnologie da applicare alla fotografia".

Tra Pixar-Disney e Apple, qual è, secondo te, il suo giocattolo preferito?
"Senza alcun dubbio Apple. Nel 1996 era stato un po' riluttante a farsi coinvolgere nuovamente nell'azienda di cui era stato co-fondatore (e dalla quale era stato estromesso nel 1985, ndr). Pensava che ormai la società fosse condannata e aveva l'ambizione di fare prodotti che durassero a lungo, come un buon film, che può restare attuale per oltre 60 anni. Alla Pixar il suo ruolo è sempre stato quello del generoso benefattore che staccava assegni e firmava accordi. Brad Bird, il regista di Gli Incredibili, diceva che Jobs era lo Spirito Santo dell'azienda. Ed Catmull e John Lasseter, il nucleo creativo della Pixar, erano il Padre e il Figlio".

Cosa lo ha spinto a rientrare alla base?
"Non è riuscito a resistere: ce l'ha nel sangue. Ha salvato Apple dando inzio a dieci anni incredibili".

Si può dire che Apple sia stata plasmata a immagine e somiglianza del suo ideatore e capo indiscusso?
"Penso che l'azienda sia un'emanazione della sua personalità. L'interesse di Jobs per il disegno industriale, per esempio, è il motivo per cui Apple fa dei prodotti di grande design. Ha saputo usare la pubblicità per trasmettere i valori rappresentati da lui e dalla sua azienda: è la sua personalità che permette a Apple di mostrarsi umana e cool sul mercato. È da Jobs stesso che nasce l'essenzialità dei messaggi pubblicitari: dal celeberrimo 'Think different' alla silouhette danzante della campagna iPod".

Cosa accadrà nei prossimi sei mesi, durante i quali si è autosospeso?
"Nell'immediato Apple non avrà alcun problema. Ha già in rampa di lancio i prodotti per coprire i prossimi 18-24 mesi di attività commerciale".

Cosa succederebbe se dovesse lasciare l'azienda?
"Se dovesse accadere il peggio, la società andrà benissimo anche senza di lui. Potrebbe perfino arrivare a svilupparsi ulteriormente, ma probabilmente non avrebbe gli stessi lampi di genio".

E lui come potrà sopportare il fatto di passare ben sei mesi lontano dalla sua creatura?
"Diventerà matto. Non fa altro che lavorare: non va mai alle feste e non si concede vacanze lunghe. Stare a casa, per di più in malattia, sarà particolarmente pesante per lui. Anche se, ovviamente, continuerà a essere sempre coinvolto nelle decisioni strategiche dell'azienda".

http://www.wired.it/news/archivio/2009- ... -jobs.aspx

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Che Uomo!
Splendida idea anche quella del sezione dedicata a lui :wink:
spero mi arrivi presto la rivista, mi sono abbonato con il terribile sconto (19€ per due anni...)!
il libro? il mio prossimo acquisto.
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robertocali ha scritto:Che Uomo!

il libro? il mio prossimo acquisto.
:) grande Roberto..non te ne pentirai

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Ooopsss questa nuova sezione proprio mancava, ben venga soprattutto se ricca di info come questa del libro che proprio non conoscevo...grazie :lol:

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puoi dirlo! l'ho ordinato, sabato mattina sarà nelle mie mani ;)
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Adesso troviamolo al prezzo più basso:
http://www.ibs.it/code/9788820046927/ka ... esta-steve
13,20 euro.

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robertocali
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13,20 euro
+3,90€ di spedizione
=17,10€

Mi conviene prenderlo a Verona, 16,50€, che poi li supero perché uno spritz in piazza delle erbe non me lo toglie nessuno :D
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fantastico!
Ho cominciato da poco a leggerlo, ma posso già consigliarlo a tutti!
Grazie per la segnalazione :wink:
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Ah… benedetta Titti!

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fragrua ha scritto:Ah… benedetta Titti!

attento a ciò che scrivi!!!

e, visto che ci piace assai, vi consiglio queste pagine del mitico Jonathan IVE. Ve lo ricordate? siii certo che si: lui e l'iPod!

"Jonathan Ive: il Designer dell’iPod"..
ho letto la versione in lingua originale ed ho conosciuto un uomo spettacolare!
Del resto, Steve Jobs ha scelto il meglio..ed i migliori :)
buona lettura

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