Le recenti discussioni su iPhone 5 si/no, oppure su iPhone Vs Galaxy mi hanno evidenziato delle riflessioni sui ns modelli di scelta.
Oggi che ho tempo, ho pensato di scriverle.
Innanzitutto partiamo dalla domanda: perchè compri l'iPhone5? perchè hai comprato Apple?
Le risposte a questa domanda spaziano con giustifcazioni varie da quelle tecniche a quelle estetiche, da quelle prestazionali a quelle personali.
In realtà, la risposta è unica, e valida per tutti e per tutte le scelte: perchè mi piace. Includendo in quel mi piace tutte le variabili che desiderate.
La domanda invece più interessante e sulla quale si basa poi il confronto è: come hai scelto iPhone5?
Perchè è il "come" che varia da persona a persona, che si basa su un mix di aspetti oggettivi e soggettivi, di numeri e sensazioni.
Il come è quel processo che include un confronto nel quale ognuno di noi ci mette gli aspetti che ritiene giusto.
Nell'effettuare un confronto possiamo adottare due modelli, molto simili ma che possono dare risultati diversi.
Il modello più semplice di confronto (valido per un telefono come per una casa o un'auto) è una semplice lista di features tra i due oggetti.
La lista più semplice da fare è una basata su aspetti quantificabili numericamente: peso, altezza, prezzo, velocità e consumo etc.
In questo modo, la ns mente facilmente (e se permettete banalmente) arriva ad effettuare una scelta.
Questo modello non è sbagliato, solo che sempre più spesso non è sufficiente. Soprattutto quando ci sono alcune condizioni:
che l'oggetto da confrontare non sia nuovo (come categoria, genere intendo) e che non sia legato ad un valore essenziale in una fase della nostra vita
in cui abbiamo urgenza di soddisfare bisogni primari.
Per fare un esempio recente: le prime macchine fotografiche digitali venivano confrontate sui megapixel, sull'obiettivo e sulla memoria.
Diversamente sarebbe stato difficile spiegare ad un mercato inesistente la differenza di ampiezza del sensore in relazione ai pixel.
Oggi questo confronto è ancora utilizzato, tuttavia è sempre più riferito ad una fascia di persone dal bisogno semplice.
Altro esempio per il discorso dei bisogni primari è il confronto dei prezzi su alcuni generi alimentari di prima necessità (pane, carne, pasta) fatta dalle catene di supermercati di tipo discount. Se la necessità è di portare a casa una quantità massima di cibo con una certa cifra, difficilmente ci interessa il confronto
tra un filetto di chianina e uno di fassone piemontese e relative note culturali.
Poi ci evolviamo nei bisogni, oppure i prodotti evolvono nel tempo e allora il ns sistema di confronto diventa più complesso, sofisticato.
A volte senza introdurre nuovi parametri da confrontare, semplicemente ci rendiamo conto che non hanno tutti lo stesso valore, lo stesso peso.
E così il telefono che pesa 50gr in meno per noi non è importante, ha un valore minimo. Invece che abbia autonomia di due ore in più può essere molto
più importante. E fin qui è ancora semplice, confrontiamo pur sempre dei dati oggettivi ma pesati diversamente secondo le nostre necessità.
Ma cosa succede se introduciamo parametri non oggettivi? Succede che i confronti di sopra diventano improvvisamente obsoleti.
Nel marketing da tempo ovviamente si studiano questi modelli e si cercano nuovi modelli da applicare.
Ma lasciando da parte il marketing e la sua parte di comunicazione, rimane una domanda.
Se è vero tutto ciò, se è vero che oramai più o meno tutti ne siamo consapevoli, se è vero che abbiamo l'anima in disparte (per dire che oguno gode di gusto, libero arbitrio, scelta...), perchè quando discutiamo sul tema confronto, anzichè 'condividere' il come abbiamo scelto, l'esperienza d'uso, molto spesso finiamo per
limitarci a criticare la scelta altrui?
Spero di essere stato chiaro, non molto prolisso e un pochino interessante.