Leggete un pò.. che autogol fa Ballmer
(Fonte : http://hardwaregadget.blogosfere.it/200 ... osoft.html)
"Ormai è una costante: il 90% circa degli utilizzatori di computer nel mondo utilizzano Windows come sistema operativo e nei passaggi da una versione a quella successiva, sistematicamente di quest'ultima ne vengono dette di tutti i colori.
Alcuni commenti sono fondati, altri semplicemente vengono fatti perchè c'è l'abitudine a fare in questo modo. Ray Ozzie, chief software architect di Microsoft, ha affermato che "PC, Windows e le polemiche ci tengono compagnia da decenni".
Complice la finora mediamente lunga vita commerciale dei sistemi operativi (il ciclo di vita di XP è durato 5 anni, anche se questo in futuro non avverrà più), che fa si che determinate operazioni fatte con il PC si rendano abitudinarie, l'arrivo di una nuova versione di Windows viene effettivamente accolta non troppo felicemente dalla maggior parte degli utenti.
Il caso più eclatante è l'ultimo in ordine di tempo, che vede tuttora protagonista Windows Vista, assai poco gradito dagli utilizzatori, ma anche finora abbastanza snobbato da professionisti e grandi aziende che, a 2 anni dal rilascio, non hanno ancora iniziato una reale migrazione alla 6a versione del sistema operativo dell'ex-azienda di Bill Gates.
E' chiaro che se, a questa già notevole ridda di commenti negativi, si aggiungono affermazioni come quella di Steve Ballmer, CEO della casa di Redmond che, nel corso della conference di presentazione ufficiale della tecnologia di Windows 7, ha affermato che il nuovo nato sarebbe semplicemente “un Vista che funziona”, l'impressione dell'autogol diventa quasi certezza.
Attualmente in alfa-release, come stadio di sviluppo, il futuro sistema operativo di Microsoft si avvicina ulteriormente a Leopard, il sitema operativo di Apple per i Mac da cui Vista aveva attinto a piene mani per quanto riguarda GUI (l'interfaccia grafica) e concetto generale di funzionamento.
La parola d'ordine sarà comunque integrazione, da effettuarsi tra PC, cellulare ed internet, con maggiori possibilità di utilizzo di risorse condivise in Rete; a questo si aggiungeranno una migliore e più razionale gestione dei dispositivi, l'elevata personalizzazione di menù ed opzioni, una gestione più efficace del desktop e, ultimo ma non meno importante, un minore utilizzo delle risorse di sistema.
Uno degli aspetti maggiormente negativi di Vista è la decisamente più elevata richiesta di memoria e di spazio su disco. Durante la Professional Developer Conference è stato più volte ribadito come Windows 7 sfrutterà meglio l'hardware a disposizione ed in virtù di codice ottimizzato, sarà più snello e veloce di Vista.
Questo, nelle parole dei vari personaggi Microsoft che si sono avvicendati sul palco, conservando la sicurezza di Vista (che in effetti rappresenta un dato di fatto a prescindere dalle critiche), eliminando però la gestione a richieste continue di autorizzazione a compiere le varie operazioni che caratterizza l'attuale S.O. della software house di Redmond.
Difficile dire se la posizione smaccatamente favorevole a Windows 7 e l'implicita ammissione dei limiti di Vista sia una mossa volta a creare hype da qui a giugno del 2009, data prevista di esordio del nuovo sistema operativo, oppure segni l'inizio di un new deal di Microsoft che vede l'azienda più trasparente nell'ammettere i propri errori.
Certo è che l'affermazione finale di Steve Ballmer, che ha detto “Se avete ancora XP non acquistate Vista, ma aspettate direttamente Windows 7”, dal punto di commerciale suona come un altro autogol. E sono due. La verità la sapremo, come avviene di solito, al rilascio; in questi 8 mesi che lo precedono potremo quindi abbandonarci ad ogni sorta di congetture, come avviene per tutti i nuovi rilasci di Microsoft.
Un consiglio: dal momento che tutte le versioni di Windows vengono messe a disposizione gratuitamente in versione valutativa via download, prima di essere immesse sul mercato, è buona norma, se se ne ha la possibilità, di prenderne contatto; si eviterà l'impatto del passaggio repentino dal vecchio al nuovo e consentirà di acquisire un proprio punto di vista sulla validità o meno del nuovo nato, senza dover salire sul treno delle immancabili polemiche (che ci saranno comunque) o abbracciare per partito preso la posizione “dell'amico che ne sa”."