Mafiaboy scrive un libro

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Mafiaboy è il nickname che utilizzava un quindicenne, residente in Montreal (Canada), ricordato per molte azioni di cracking effettuate contro importanti multinazionali nel 2000. L'FBI era infiltrata nel gruppo di hackers e crackers di cui faceva parte Mafiaboy, ovviamente questi gruppi erano "virtuali", ovvero si incontravano in BBS o chat room private alle quali si poteva accedere solo se invitato da uno dei partecipanti. Mafiaboy durante queste conversazioni si vantava delle sue capacità informatiche ma nessuno lo considerava una seria minaccia, credevano fosse uno sbruffone, come tanti altri, ma Mafiaboy avrebbe dimostrato molto presto il contrario.

L'FBI che monitorava tutta la situazione aveva impiegato Mark Gosselin per tenere d'occhio questo ragazzo, che nel frattempo aveva dichiarato di voler sferrare un grosso attacco, ma ovviamente nessuno gli diede ascolto. Pochi giorni dopo, più precisamente il 7 febbraio del 2000 il più grande attacco DDoS della storia di internet colpi inizialmente Yahoo.com. L'8 maggio Buy.com ebbe seri problemi a ripristinare i propri servizi on-line e quella sera, più tardi furono colpite anche Ebay.com e Amazon.com, a notte fonda furono messi offline centinaia di siti della CNN. Il giorno seguente Datek ed E-Trade subirono un massiccio attacco che recò gravi danni. La tecnica utilizzata da Mafiaboy consisteva nel gestire attraverso la sua rete, computer situati dall'altra parte del paese per sferrare gli attacchi DDoS, cosi da depistare i federali, ma non bastò, infatti l'FBI non impiegò molto ad arrivare a lui.

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Mafiaboy ha scontato una pena di otto mesi di carcere e un anno di libertà vigilata. È stato inoltre condannato ad una multa di 250 dollari e varie restrizioni sull'utilizzo di internet.

da http://it.wikipedia.org/wiki/Mafiaboy


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Mafiaboy, il cui vero nome è Michael Calce, si dichiarò colpevole dei 56 capi di imputazione mossi contro di lui e scontò otto mesi in un centro di recupero minorile, per poi passare un anno in regime di libertà vigilata.

Ora, dopo aver collaborato per qualche tempo con il Journal de Montréal, lavorato per un rivenditore di computer canadese e intrapreso una carriera come consulente per la sicurezza, ha deciso che è giunto il momento di condividere le proprie conoscenze e aiutare i navigatori a proteggersi dalle minacce presenti in Internet.

Per farlo ha deciso di scrivere insieme al giornalista Craig Silverman un libro in cui ripercorre le tappe della propria carriera criminale: Mafiaboy: come ho infranto Internet e perché è ancora rotta (Mafiaboy: How I cracked Internet and why it's still broken).

Il punto della questione, infatti, è che secondo Calce oggi come allora è "sorprendentemente facile" penetrare nei siti Web e piegarli alle proprie esigenze.

Anzi, in realtà la situzione è peggiorata perché allora lui non cercava vantaggi finanziari dalla propria attività, mentre ora è questa la molla che spinge i pirati informatici odierni.
http://mafiaboybook.com/
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da http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=s ... numero=999

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