Tipo Berlusconi?mauropasha ha scritto: Nascondere l'IP è come andare in giro mascherato
Moderatore: ModiMaccanici
Tipo Berlusconi?mauropasha ha scritto: Nascondere l'IP è come andare in giro mascherato
No, non è per nulla così, lasci molte e molte informazioni in più e le più facili da conoscere sono queste.Scialla ha scritto:Tiashi io non mi sono affatto contraddetto, forse non riesco a spiegarmi, forse tu non capisci quello che ti dico.
Cercherò di essere monosillabico:
- L'unica traccia che lasci navigando é il tuo IP
Io e le compagnie telefoniche non andiamo troppo d'accordo.Scialla ha scritto:- Avendo il tuo IP gli unici in grado di risalire a te sono le compagnie telefoniche che ti forniscono l'accesso alla rete
Voi che siete iMaccanici e sapete tante e tante cose, fate una bella guida per consentire a tutti di chiudere le porte per evitare spifferi.Scialla ha scritto:- Per entrare nel tuo computer non é necessario conoscere il tuo IP in quanto, la maggior parte degli accessi in questo senso, avvengono a caso nelle macchina di chi lascia la possibilità di entrare
Anche camuffando l'IP nelle situazioni a rischio.Scialla ha scritto:In sostanza, non é cammuffando il tuo IP che inibisci l'ingresso alla tua macchina ma utilizzando quelle accortezze (non installare programmi pezzotti che ti installano backdoor e quant'altro), utilizzare firewall etc etc che ti permettono di aumentare la tua sicurezza.
No, rendendo anche più difficile risalire al tuo computer porte comprese, aumenta anche la tua sicurezza.Scialla ha scritto:Cammuffare il tuo IP non aumenta la tua sicurezza ma solo il tuo anonimato nei siti che visiti, a proposito, che siti visiti che hai paura che individuino il tuo IP?
Fra'… non spariamola grossa qua è là, per cortesiafragrua ha scritto:Esatto, non ti riconoscono, ma possono comunque investirti! Quindi non sei protetto, ma camuffato, come un rapinatore di banche, per esempio.mauropasha ha scritto:Nascondere l'IP è come andare in giro mascherato
Ecco vedi, questo è uno dei punti di rischio per la propria non tanto privacy ma per il proprio lavoro. I siti più a "rischio" sono ad esempio quelli degli esperti informatici, ma lo può essere anche quello di un quotidiano importante, esiste il giornalismo investigativo, e come tu sai son spesso gli investigatori ad agire nell'illecito.Scialla ha scritto:O come l'Admin di qualche sito...fragrua ha scritto:Esatto, non ti riconoscono, ma possono comunque investirti! Quindi non sei protetto, ma camuffato, come un rapinatore di banche, per esempio.mauropasha ha scritto:Nascondere l'IP è come andare in giro mascherato
Elimina i cookie di imaccanici.orgTiashi ha scritto: ps/ot: qualcuno mi sa dire perché continuo a ritrovarmi in logout e mi tocca continuamente rifare il login?
Mi auguro sia una forma di pre-ban!Tiashi ha scritto:ps/ot: qualcuno mi sa dire perché continuo a ritrovarmi in logout e mi tocca continuamente rifare il login?
Motivo? Non sei una persona schietta?fragrua ha scritto:Mi auguro sia una forma di pre-ban!Tiashi ha scritto:ps/ot: qualcuno mi sa dire perché continuo a ritrovarmi in logout e mi tocca continuamente rifare il login?
E dai, scherzo, quanto sei permaloso!Tiashi ha scritto:Motivo? Non sei una persona schietta?fragrua ha scritto:Mi auguro sia una forma di pre-ban!Tiashi ha scritto:ps/ot: qualcuno mi sa dire perché continuo a ritrovarmi in logout e mi tocca continuamente rifare il login?
noi capricorni siamo permalosi e i testi sintetici non ci aiutanofragrua ha scritto:E dai, scherzo, quanto sei permaloso!
Però le emoticon le capite, voi capriCorni. E allora se rido è perché rido.Tiashi ha scritto:noi capricorni siamo permalosi e i testi sintetici non ci aiutanofragrua ha scritto:E dai, scherzo, quanto sei permaloso!
Secondo me tu sei stupidoScialla ha scritto:Tiashi, non insisto perché non ho più voglia e sono con l'iPhone ma quello che ti ho scritto é reale, su queste cose ci lavoro...
Cmq fai quello che credi, se ciò ti fa sentire più tranquillo, cammuffati pure tanto loro, se vogliono, ti entrano pure se sei mascherato e io, se combini qualcosa di grave, ti becco lo stesso
Mi scuso, scusa Scialla, io ho il sangue caldo come il vostro, e mio nonno era carabinere di Pietrelcina/Benevento (sperando che non abbiate derby con quei paesi),fragrua ha scritto:Secondo me Tiashi dovrebbe scusarsi per l'offesa diretta.
Proxy HTTP e anonimato (da http://it.wikipedia.org/wiki/Proxy#Prox ... _anonimato)
I server esterni a cui ci si collega attraverso un proxy vedranno generalmente le connessioni provenienti dall'indirizzo IP del proxy, non da quello del client. Questo garantisce una relativa privacy del client (il server, o chi analizzi il traffico diretto ad esso, non può conoscere l'indirizzo IP del client), ma può anche provocare problemi nel caso tali siti utilizzino l'indirizzo IP del client per scopi di autenticazione o di riconoscimento delle sessioni.
Il protocollo HTTP prevede però che un proxy possa inserire nelle richieste che inoltra al server degli header standardizzati, che permettono di riconoscere che la richiesta è stata inoltrata da un proxy, e possono contenere anche l'indirizzo IP del client, che in questo modo può essere noto ad un server opportunamente configurato. Quando viene usata questa funzionalità, il server web "si fida" dell'indirizzo del client inviatogli dal proxy, e non può in alcun modo verificare questa informazione. L'amministratore di un server proxy può decidere se inviare o meno questi header.
I proxy HTTP, a seconda dell'anonimato che riescono a fornire, possono essere suddivisi in:
Non anonimi: modificano alcuni header trasmessi dal browser e ne aggiungono altri, mostrano anche l'indirizzo IP reale del richiedente. Sono molto facili da riconoscere da parte del server web.
Anonimi: non trasmettono l'IP del richiedente, ma modificano o aggiungono alcuni header. Sono pertanto facilmente riconoscibili.
Distorcenti: trasmettono un IP casuale, diverso da quello del richiedente e modificano o aggiungono alcuni header. Solitamente vengono scambiati per proxy Anonimi, ma offrono una protezione maggiore, in quanto il server web vede le richieste di un utente provenienti da indirizzi IP diversi.
Altamente anonimi: non trasmettono l'IP del richiedente e non modificano gli header della richiesta. Sono difficili da riconoscere attraverso i normali controlli.
Esistono programmi che, basandosi sulla tecnologia peer to peer forniscono funzionalità di proxy "anonimizzante" (un proxy che non inoltra al server l'indirizzo IP del client).
Il protocollo HTTP è stateless, ovvero una richiesta non lascia alcuno stato nel server. Tuttavia, per realizzare applicazioni web complesse, sono stati sviluppati meccanismi a livello superiore come i cookies per costruire "sessioni". Questi meccanismi possono permettere al server web di ottenere informazioni sul client nonostante gli sforzi fatti dal proxy per difenderne l'anonimato, in particolare possono permettere di riconoscere un utente di un server web anche se questi si collega da reti totalmente diverse.
Per vedere se il proxy server consente una navigazione anonima, ossia se non rivela l'IP del client a nessun altro server della rete, è bene effettuare un "Who-is". Il server del sito per il Who-is deve restituire l'IP del proxy server; se invece, rende visibile un IP diverso, presumibilmente si tratta di quello del client, e il test è fallito.
Tor (software di anonimato) (da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Tor_(software_di_anonimato" onclick="window.open(this.href);return false;))
Tor (The Onion Router) è un sistema di comunicazione anonima per Internet basato sulla seconda generazione del protocollo di onion routing.
Tor protegge gli utenti dall'analisi del traffico attraverso una rete di onion router (detti anche relay), gestiti da volontari, che permettono il traffico anonimo in uscita e la realizzazione di servizi anonimi nascosti. Originariamente sponsorizzato dalla US Naval Research Laboratory, è stato un progetto della Electronic Frontier Foundation ed ora è gestito da The Tor Project, una associazione senza scopo di lucro. (...)
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