Installazione programma: autorizzazione da Terminale

Mac OS X e le sue Applicazioni

Moderatore: ModiMaccanici

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Apfel77
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Ciao a tutti. Sto iniziando a prendere confidenza con il mio Macbook, incuriosita anche da quanto riesco solo a intravvedere grazie a questo forum. Non so però se ho fatto un passo un po' azzardato...
Dovevo installare un programma assolutamente sicuro (è un programma scientifico) con gli aggiornamenti per Mojave. Non riuscivo però a completare l'installazione: mi compariva il messaggio "Impossibile aprire XXX perché proviene da uno sviluppatore non verificato". Non mi era mai capitato prima, l'installazione era sempre filata liscia con tutti gli aggiornamenti proposti (penso ad esempio al passaggio da Sierra a HSierra, ma pure agli aggiornamenti effettuati mentre avevo HSierra). Sono allora andata in Terminale e ho digitato la seguente stringa:

sudo spctl --master-disable

In questo modo ho fatto comparire in "Sicurezza e Privacy", l'opzione "Dovunque" in "Consenti app scaricate da" in alternativa a "Apple store" e "App Store e sviluppatori identificati". Sono riuscita così a completare l'installazione. Dopo di che, ho subito reimpostato l'opzione "App Store e sviluppatori identificati" credendo che venisse mantenuta di default come prima. E invece rimane impostato "Dovunque". Volendo, per ovvie ragioni di sicurezza, ritornare al pristino stato, pensavo di digitare da Terminale

sudo spctl --master-enable

A rigore non dovrebbe succedere nulla al programma scaricato e si dovrebbero ripristinare le due opzioni di default,"Apple store" e "App Store e sviluppatori identificati". La mia domanda è: aver modificato, seppur per poco tempo, la configurazione di sistema, espone il Macbook a rischi? Dovrò fare un'installazione pulita, quindi risolverei comunque, ma vorrei in ogni caso capire come stanno le cose.

Grazie e buona giornata :)
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fragrua
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Sì, puoi procedere tranquillamente, ma visto che hai le idee chiare lascerei l'opzione "Dovunque" selezionabile, magari tendendo attiva quella intermedia. ;-)
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fragrua ha scritto:
ven, 18 gen 2019 07:11
Sì, puoi procedere tranquillamente, ma visto che hai le idee chiare lascerei l'opzione "Dovunque" selezionabile, magari tendendo attiva quella intermedia. ;-)
Non sono d'accordo.
Con l'impostazione standard, senza disabilitare nulla da Terminale, programmi come quello si possono aprire la prima volta con il comando "Apri" da menù in barra menù, da menù "Azione"-->"Apri" in una finestra o dal comando "Apri" ottenuto con il tasto destro o con CTRL+Click del mouse.
In questo caso comparirà ugualmente la finestra con il pulsante "Apri", senza andare ad abbassare la sicurezza del Mac.
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Si, ma ho detto un'altra cosa. Può tenere le tre opzioni, anziché due, e scegliere comunque quella che preferisce.
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Apfel77 ha scritto:
ven, 18 gen 2019 06:25
... aver modificato, seppur per poco tempo, la configurazione di sistema, espone il Macbook a rischi?...
Non espone a nulla.

Ho trattato, e ne abbiamo trattato in generale, più volte.
Il Gatekeeper Apple è in parte un palliativo di sicurezza.
E in parte una furbata commerciale di Apple.

Le sostanziali differenze tra le applicazioni in App Store e quelle di altra provenienza sono solo due:

1) Le applicazioni presenti in App Store devono essere rilasciate da sviluppatori identificati.
Non necessitano di installer personalizzato.
Sostanzialmente vengono eseguite in sandbox e non possono in nessun modo interagire con altre applicazioni.
Poi altre piccole cose di nessun interesse per un utente ordinario.

2) Le applicazioni in App Store spesso sono meno efficaci o hanno meno funzioni di quelle non vendibili in App Store.
Gli sviluppatori devono accettare le linee guida Apple, anche quelle demenziali oltre quelle giustissime.
Gli sviluppatori devono pagare un obolo ad Apple per varie cose.
Gli sviluppatori devono pagare una quota ad Apple (minimo 15%) su vendite ed abbonamenti ad applicazioni e servizi.

In genere le applicazioni commerciali sono più care su App Store che sul sito dello sviluppatore.
A volte sul sito del produttore sono gratuite, mentre su App Store costano qualcosa o anche molto.
La differenza arriva a varie decine di euro...

La sicurezza del sistema si basa su ben altro

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fragrua ha scritto:
ven, 18 gen 2019 07:11
Sì, puoi procedere tranquillamente, ma visto che hai le idee chiare lascerei l'opzione "Dovunque" selezionabile, magari tendendo attiva quella intermedia. ;-)
Dovunque non resta selezionabile, diventa l’impostazione di default...mentre resta selezionabile l’intermedia...è questa la rogna :-?
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faxus ha scritto:
ven, 18 gen 2019 14:03
Apfel77 ha scritto:
ven, 18 gen 2019 06:25
... aver modificato, seppur per poco tempo, la configurazione di sistema, espone il Macbook a rischi?...
Non espone a nulla.

Ho trattato, e ne abbiamo trattato in generale, più volte.
Il Gatekeeper Apple è in parte un palliativo di sicurezza.
E in parte una furbata commerciale di Apple.

Le sostanziali differenze tra le applicazioni in App Store e quelle di altra provenienza sono solo due:

1) Le applicazioni presenti in App Store devono essere rilasciate da sviluppatori identificati.
Non necessitano di installer personalizzato.
Sostanzialmente vengono eseguite in sandbox e non possono in nessun modo interagire con altre applicazioni.
Poi altre piccole cose di nessun interesse per un utente ordinario.

2) Le applicazioni in App Store spesso sono meno efficaci o hanno meno funzioni di quelle non vendibili in App Store.
Gli sviluppatori devono accettare le linee guida Apple, anche quelle demenziali oltre quelle giustissime.
Gli sviluppatori devono pagare un obolo ad Apple per varie cose.
Gli sviluppatori devono pagare una quota ad Apple (minimo 15%) su vendite ed abbonamenti ad applicazioni e servizi.

In genere le applicazioni commerciali sono più care su App Store che sul sito dello sviluppatore.
A volte sul sito del produttore sono gratuite, mentre su App Store costano qualcosa o anche molto.
La differenza arriva a varie decine di euro...

La sicurezza del sistema si basa su ben altro
Grazie faxus!
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