faxus ha scritto:
Pare che i soldi non bastano mai, persino i ricconi se ne lamentano, figuriamoci tutti gli altri.
Se sono spese professionali vanno calibrate rispetto al fatturato e guadagno.
Per il resto sono preferenze rispetto al reddito o patrimonio, quasi indiscutibili...
Faxus, non è tanto la questione delle spese a preoccuparmi, gli investimenti sono certamente necessari, e uno standard qualitativo è ovvio che lo si debba pagare, giustissimo, ma è piuttosto la difficoltà, per non dire l'impossibilità, di raggiungere un circuito di produzione (ripresa & editing) che possa ripararmi un minimo da questo opprimente senso di decadenza, la cui unica soluzione è quella di uno shopping al limite del compulsivo: un videocamera, e un computer all'anno (altrimenti la coperta sarà sempre corta) e ti passa tutto. L'idea del top di gamma, dunque, è soltanto un'illusione, che nasconde, ancora, meri fini di business? E' molto inquietante. La parola "caro" ha anche un significato affettivo, che io avverto, purtroppo non è retorica.
Che una camera sporiva da poco più di 100€ abbia il tempo contato, lo si può anche accettare, ma che una camera pagata 50 volte tanto abbia la stessa identica velocità di svalutazione no, non posso accettarlo. E' qualcosa che fa male al cuore, non so se mi spiego.
Riguardo al Mac Pro, capisco che è davvero passato troppo tempo. Ed investire del denaro per una disperato quanto inconcludente ammodernamento, ha poco senso..
Questo l'ho capito e vi ringrazio per i vostri interventi. Proverò a guardarmi intorno per vedere se trovo un mac, ad una modica cifra, che possa fare al caso mio.
Paolofast ha scritto:Senza andare sull'iMac Pro, anche un buon iMac 5k può andare bene per un semi-professionista.
Non il massimo, ma è usabile.
Il problema è avere il soldi per comprarlo.
A parte il prezzo, ma davvero mi consigli un iMac? Io li trovo inutili quanto un portatile. Possibilità di aggiornamento e di espansione? E' una gabbia con un MacBook Pro.
Paolofast ha scritto:
Sul discorso telecamere, facciamo chiarezza: la Canon C100 MkII è una macchina del 2014, anche se è stata commercializzata a Gennaio 2015.
Gira in Full HD, ovvero a 1080 linee, cioè la definizione dei nostri televisori e del blu-ray.
Già allora, per prodotti professionali, documentari, telefilm, ecc, le emittenti, pur trasmettendo in Full HD, cominciavano a chiedere alle produzioni di girare in 4k.
Da un paio di anni, poi, il 4k è il minimo sindacale, si comincia a preferirgli l'8k, come quello usato nelle ultime produzioni di Alberto Angela.
Paolo, ma è proprio qui il problema.
Se dobbiamo fare un investimento in ottica futura, la miglior cosa, stai sicuro, è quello di non farlo. Cosa fai acquisti oggi un full hd, che domani ci sarà il 4k? Cosa fai, acquisti oggi un 4k, quando domani ci sarà un 8k? Cosa, fai.. etc etc.. fino a diventare noi stessi un Sisifo con la sua eterna roccia rotolante.
Capisci che così a queste condizioni non si possa fare nulla. E' solo un meccanismo che genera stress, ansia, che finisce per farti desiderare di uscirne al più presto.
Paolofast ha scritto:
Quindi, se dici che è da rottamare perché superata tecnologicamente, sappi che già al momento del tuo acquisto lo era già.
Se invece dici che è da rottamare perché presenta problemi di funzionamento, ti hanno truffato: al di là della tecnologia obsoleta, è una macchina che dovrebbe cominciare a mostrare acciacchi non prima di 7 / 8 anni (batterie escluse).
No, la camera funziona ancora splendidamente. Mi piace ancora moltissimo. Privarmene sarà un grande dispiacere.
Ti dico che è da rottamare, perchè, se volessi partecipare ad un qualsiasi festival di cinema, o di docu, vengono richiesti altri standard... addirittura non soddisfatti neppure dalla più recente C200. Mentre, ad esempio, rientra una Pana Eva1.. camera che sto già valutando per un eventuale prossimo acquisto.
Paolofast ha scritto:
Il fatto che la Canon C100 MkII sia tecnologicamente superata, non è obsolescenza programmata, ma naturale evoluzione del mezzo. Purtroppo per i nostri portafogli questa evoluzione è molto veloce, molto più quella, ad esempio dei sistemi di proiezione cinematografica a pellicola.
Dopo la rivoluzione dei vari formati panoramici tra gli anni '50 e '60 del secolo scorso, con conseguente cambio di proiettori, ve ne fu un'altra a fine millennio con le cabine di proiezione automatizzate. Ma i vecchi proiettori anni '60, in teoria, potevano essere usati tranquillamente.
Poi basta, si passò ai proiettori digitali, prima a Full HD, poi a 2k, a 4k ed ora a 8k, anche 3d. Diciamo che una sala di prima visione di qualità, per adeguarsi al progresso tecnico, deve cambiare i proiettori ogni 5 anni. In compenso, questi hanno un costo inferiore ai vecchi proiettori meccanici per pellicola.
Anche per le telecamere è così: una telecamera professionale ha dei costi (acquisto, gestione, materiali consumabili) decisamente inferiori (a volte un decimo) delle vecchie macchine da presa, ma una vita tecnologica di non più di 6 anni, a volte meno.
Non per obsolescenza programmata, ma appunto per evoluzione tecnica.
Si, certo hai ragione.
Credevo erroneamente che per un apparecchio diverso da un computer o da uno smartphone (per cui c'è anche una pressione commerciale diversa), come un buon TV, un'automobile, o una videocamera, corresse un tempo differente. Si tratta pur sempre di tecnologia, il ritmo è lo stesso.
Paolofast ha scritto:
Ha quindi senso l'acquisto solo se viene usata non dico 365 giorni all'anno, ma almeno 300 giorni circa.
Se si prevede di usarla meno, l'unica soluzione è quella che fanno tutte le produzioni cinematografiche: affittare per il periodo in cui servono.
Ecco, anche qui. Trovare il senso di un acquisto, soltanto se lo si sfrutta giorno e notte è una cosa che crea, secondo me, inutile ansia.
Quella C100Mk2, l'ho sfruttata pochissimo. Sarebbe dunque un acquisto insensato? Anche perchè certi progetti non si sbrigano in 24 ore. Se sei del settore sai bene le mille difficoltà, gli imprevisti che ti piovono addosso ogni giorno. Un video magari, ti porta via 2-3 mesi. Qualcun altro 4 mesi o forse pure di più. Non si tratta di riprendere un evento, o un'intervista. E' vero che oggi con tutta questa disponibilità tecnica i tempi di produzione si sono ridotti spaventosamente, ma resta comunque molto difficile districarsi su tutta una serie di problemi esterni alla tecnica: problemi di logistica, di disponibilità di persone o locations, agenti atmosferici, guasti attrezzature.. etc.. etc..
Affittare poi... Proprio no.
I prezzi di noleggio sono assurdi. Ci sono mille controindicazioni. Paghi spropositatamente qualcosa che non sarà tuo, se avviene un qualche sorta di guasto poi..
Inoltre una videocamera, un minimo deve essere conosciuta: non si può pensare di usarla al meglio in soli 2 giorni di utilizzo. Come si può?
Io ho acquisito familiarità e scioltezza nelle riprese dopo circa 3 mesi: ho capito i punti di forza ed i punti deboli di quel mezzo. Ma ogni camera ha caratteristiche diverse. Prima di noleggiare una Red, dovrei avere un minimo di padronanza..
Paolofast ha scritto:
Oppure, per il semi-professionista, ripiegare su soluzioni più economiche, come ha fatto faxus.
D'accordo. Se fai un progetto solo per te stesso, puoi ancora registrare benissimo in vhs, no?
Paolofast ha scritto:
Per concludere: oggi la tecnologia ci permette di girare film e documentari a costi nettamente inferiori a quelli di una volta, ma anche così, se si vuole un certo livello qualitativo professionale questi costi non sono ancora accessibili per uno studente o un lavoratore con uno stipendio basso o medio.
Allora mi sono infilato in un cul de sac, perchè ho speso per anni gran parte dei miei risparmi tentando di fare qualcosa di professionale, o per meglio dire, qualcosa che possa essere trasmesso senza che si avverta un certa amatorialità di fondo, finendo poi con il fiato corto e vedere sempre vanificato il tutto.
Ma in fondo, quando realizziamo qualcosa, qualsiasi cosa, non è certo l'impressione negativa o postiva dell'altro a gratificarci, quanto il sacrificio che ci è costato. Fosse anche solo per realizzare la cosa più insulsa del mondo. Vedi in questo caso Fitzcarraldo...
Paolofast ha scritto:
In sintesi, si può vincere un Oscar con un documentario girato (per un terzo) con un iPhone, un paio di lenti aggiuntive e montato con un iMac NON pro (Searching for Sugar Man - 2012), ma se vuoi vendere un documentario alla BBC oggi, devi girare in 8k, spendendo molto di più.
Oh si certo, ma appunto. La gratificazione non sta certo nell'essere stati pagati in migliaia di bigliettoni verdi dalla BBC, o nell'aver ricevuto una statuetta placcata d'oro no? Chi ha quel fine, non credo abbia capito qualcosa dell'esigenza artistica.
Paolofast ha scritto:
Caro Cizzu, mi sembra di capire che per te fare il filmaker non è fonte di guadagno, quindi, tecnicamente, sei un dilettante, non in senso spregiativo (ci sono dilettanti che hanno prodotto opere all'altezza dei più grandi professionisti), ma in senso meramente economico.
Sei quindi costretto a calibrare i tuoi acquisti in base al reddito che ti proviene da altre fonti.
Oh si. Diciamo che appartengo ancora a quell'idea romantica del cineasta totalmente sganciato da quelle che sono le regole dell'economia, del business, del profitto.
Quando la passione diviene un mestiere, è finita.
Paolofast ha scritto:
Fin qui, più o meno, ho esposto dei fatti, ora, se permetti, ti offro la mia modesta opinione.
Fatti un computer che ti permetta di montare tranquillamente alla massima qualità possibile, programma le tue riprese come fanno i professionisti con sopralluoghi dettagliati e poi un piano di lavorazione che concentri in un solo periodo, possibilmente il più breve possibile, le riprese. Poi affitta il materiale da ripresa solo per quei pochi giorni. Ti accorgerai che con un investimento inferiore all'acquisto di una telecamera di qualità media, potrai permetterti di usare materiale di alta qualità.
Comunque, alla fine, sei solo tu che sai quanti soldi hai nel portafogli e quindi sei solo tu che puoi decidere per il meglio.
Grazie per il tuo intervento