Filippo, sei un utente relativamente nuovo e quindi, ti è sicuramente sfuggita parte della storia.
Fui uno dei primi ad incazzarmi ferocemente con Paolofast per il suo modo di esporre i suoi assiomi e di tacciare i non credenti di stupidità, di essere dei cerebrolesi e così via.
Cerca tra i miei messaggi (fatti magari aiutare da K.P. valente ricercatore del forum

) e scoprirai la mia opinione.
Successivamente, anche a seguito di intercorsi rapporti epistolari privati, i toni vennero parzialmente moderati e, lungi dal rientrare tra quelli da considerarsi come civili scambi di opinioni, dimostrarono e paiono dimostrare, un costante miglioramento.
In virtù di ciò, quando Dio non esagera nel porgerci tavole con codici troppo restrittivi, prendo, moderatamente, le sue difese.
Spesso condivido le sue disamine sui comportamenti delle aziende che trovo sufficientemente lucidi e credibili, in quanto utente però, me ne strafrego delle loro ragioni e propendo assolutamente per le nostre.
Non dubitare, posso lasciar correre o sorridere di intemperanze in via di guarigione, (spero) stai pur certo però che il "pestifero" me lo sono guadagnato sul campo e intendo mantenerlo ben vivo.
E non sono mai "di parte".
Inoltre, comincia a leggermi bene.
Quando scrivo:
"Non è colpa sua se altri la pensano o giungono a conclusioni diverse. "
e ci aggiungo uno faccina sogghignante, sto irridendo quanto sarcasticamente appena scritto.
Se poi aggiungo:
"Magari, e sottolineo magari, un giorno anche a Dio verrà qualche dubbio riguardo la propria infallibilità e comincerà a chiedersi se non sia il caso di aggiungere qualche postilla alle "Tavole".
Intanto, continuiamo a discutere.
Evitare le discussioni, vorrebbe dire dargliela vinta.
E questo non lo vogliamo, vero?"
mi pare possa essere considerato più come un avviso ai
paolonaviganti che non una ferrea difesa ad oltranza del
quasiindifendibile.
O non mi ero espresso in modo sufficientemente chiaro?