Apple annuncia l'abbandono di Intel

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Hammarby
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Paolofast ha scritto:
mer, 24 giu 2020 09:11

Quello che è stato detto chiaramente durante il Keynote è che Apple è già in grado adesso di costruire processori (con scheda grafica incorporata) più performanti degli Intel.
E con un consumo fortemente minore.
E che scaldano molto meno.

Quello che non non è stato detto, ma negli uffici di Intel, AMD e costruttori di PC Windows è arrivato forte e chiaro, è che il S.o.C. Apple, a parità di prestazioni, costa molto meno dell'accoppiata processore Intel+scheda grafica.

Se per comprare un processore Intel+scheda grafica con le prestazioni di un iPad pro si spende quasi la cifra che serve a comprare l'iPad, allora si vede chiaramente il vantaggio economico e non solo tecnologico di Apple.

A parità di prestazioni, un Mac ARM avrà l'accoppiata processore+scheda grafica che costerà 300/400 euro in meno, probabilmente potrà fare a meno delle ventole (altri 30/40 euro in meno), se portatile potrà avere una batteria più grande occupando il posto delle ventole e quindi, aggiungendo il consumo più ridotto, arrivare ad un'autonomia molto, molto maggiore dei rivali Windows.

Insomma, a parità di prestazioni un Mac costerebbe meno rispetto ai rivali, pur mantenendo il margine di guadagno attuale, a parità di prezzo avrebbe prestazioni maggiori.

Ho una mezza idea che dalle parti di Intel, AMD, HP e compagnia bella sia aumentato molto il consumo di ansiolitici.
L'oste ha detto che il vino è buono.
Certo che a pezzo Apple guadagna di più su un SoC proprio che su un processore Intel, che dati i volumi bassi di Apple rispetto a qualsiasi altro produttore di PC, Intel non regala.
Che ARM sia più veloce a livello di IPS, di accesso alla memoria o la grafica Apple sia meglio di nVidia o ARM è una bella favola per chi ci crede.
Con questa mossa, tra le altre, Apple si è messa in mano a Microsoft, che potrà decidere vita e morte dei computer della mela, tirando per il collo chi usa Office salvo decidere che svilupparlo per ARM non le conviene ed abbandonarlo completamente (dejà vue per altre architetture).

Apple sta cercando una scusa per tagliare la sezione computer, l'ha quasi trovata.
Ognuno è come Dio lo ha fatto, ahimé...
...e spesso peggio.

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Paolofast
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Hammarby ha scritto:
mer, 24 giu 2020 14:42
Con questa mossa, tra le altre, Apple si è messa in mano a Microsoft, che potrà decidere vita e morte dei computer della mela, tirando per il collo chi usa Office salvo decidere che svilupparlo per ARM non le conviene ed abbandonarlo completamente (dejà vue per altre architetture).
Una scemenza simile fu detta quando il Mac adottò, negli anni '90, Internet Explorer e Outlook.
Microsoft comprò anche delle azioni di Apple, e tutti a dire che Microsoft si stava comprando Apple. E nessuno di loro fece quattro conti: le azioni in questione erano meno dell'1% del capitale Apple.
La verità è che Microsoft ha bisogno di Office per Mac, perché il mondo professionale che conta (nel senso che paga e porta fatturato) si sta orientando sempre più verso l'ecosistema Apple.
Non sorprende che all'annuncio ufficiale, Microsoft e Adobe fossero già lì a scodinzolare mostrando i loro prodotti già pronti per il Mac Arm a fare compagnia alle versioni iOs/iPadOs.
Hammarby ha scritto:
mer, 24 giu 2020 14:42
Apple sta cercando una scusa per tagliare la sezione computer, l'ha quasi trovata.
Questa scemenza gira da anni, anni nei quali fatturato e numeri di vendita dei Mac sono aumentati.
MacPro e MacBook Pro 16" dimostrano che Apple non sta per nulla lasciando il settore, anzi.

Hai scritto due scemenze che ormai non scrivono più neanche quelli che le hanno inventate, tanto sono state screditate, e neppure i loro imitatori/scopiazzatori, tipo gli "esperti" di Repubblica.
Francamente sono molto sorpreso che qualcuno ci creda ancora.
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fragrua
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fragrua ha scritto:
mer, 24 giu 2020 22:30
Come dare torto a Paolofast? :-D
:king:
Pura scuola eduardiana! :D
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Per la serie "Apple sta per fallire e sarà comprata da Microsoft", ecco una notizia fresca fresca: chiudono tutti i Microsoft Store.

https://news.microsoft.com/2020/06/26/m ... to-retail/

I Microsoft Store sono stati gli unici negozi in cui le presenze di clienti non sono cambiate tra prima, durante e dopo il lockdown.
Sempre zero. :D

La chiusura di tutti i negozi costerà circa 450 milioni di dollari.
Se la società è disposta a pagare questa cifra pur di chiuderli, significa che non fatturava abbastanza.
Diciamo pure che non fatturava.

Per fortuna, secondo Hammarby, si mangerà presto Apple in un boccone. :D :D :D
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Paolofast ha scritto:
sab, 27 giu 2020 11:26
Per la serie "Apple sta per fallire e sarà comprata da Microsoft"
Essendo un Mac user di vecchia data (dal 1987) ricordo non solo tre tipi di processori (Motorola > IBM-PowerPC > Intel) ma anche molte altre profezie di sventura.
Ad esempio quando si diceva che Apple stava per fallire e che sarebbe stata comprata da Sun, e che il marketing Apple stava sbagliando tutto, orientandosi su fotocamere digitali e altri gadget invece che sui prodotti davvero importanti:

January 25, 1996: Rumors circulate that Sun Microsystems is in talks to acquire Apple.
The company put out digital cameras and games consoles instead of focusing on core products.
https://www.cultofmac.com/463947/today- ... uys-apple/

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Scialla ha scritto:
mer, 10 giu 2020 10:04
si, avevo letto...

uscirà di nuovo "Rosetta" ma al contrario :D
Rosetta 2 è servita :D

https://www.hwupgrade.it/news/apple/app ... 90455.html (Apple, i Mac mini ARM nelle mani degli sviluppatori: i primi test fanno sfigurare Microsoft e Qualcomm)

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Oggi Apple ha precisato che il nuovo processore, avendo il SecureBoot, non supporterà BootCamp e quindi dai nuovi mac non si potranno avviare S.O. diversi da MacOS.

:shock: :shock:
Il backup è quella cosa che va fatta prima 

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E, a mio avviso, verrano rallentati anche sistemi che girano su macchina virtuale.
Ma sarà così potente la CPU... in realtà funzioneranno più spediti che sulle macchine reali.
Ma a noi, noi... non ce ne cale manco un po'
Per un'insolita congiunzione astrale si manifestò alla mia mente la VERITÀ: trascendente, profonda, rivelata con parole illuminanti. Solo che adesso... non me la ricordo più!

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spegahsheen ha scritto:
mar, 30 giu 2020 23:37
Ma sarà così potente la CPU... in realtà funzioneranno più spediti che sulle macchine reali.
Anche questa ricordo di averla già sentita all'epoca del passaggio da Motorola a PowerPC. Venivano pubblicati grafici in cui risultava che le macchine PowerPC (RISC) sarebbero state così potenti che i software per x86 (CISC) avrebbero potuto funzionare in emulazione e addirittura più velocemente che su PC:

https://virtuallyfun.com/wordpress/2019 ... the-world/

"Ma la "sfida" dei nuovi Power Macintosh non consiste semplicemente nel lasciare una porta aperta (sarebbe meglio dire "spalancata") verso il software per i precedenti Macintosh, ma si allarga anche alla compatibilita' DOS/Windows: PowerPC e' talmente tanto potente (!!!) che su di esso possiamo far girare, utilizzando un altro emulatore "manuale" fornito a corredo in alcune versioni, anche i programmi scritti per i processori Intel (e compatibili) come se viaggiassero su un 486 a 25 MHz. Tombola!"
http://www.digitanto.it/Articoli/Prova_PowerMac7100.htm

La realtà fu diversa.

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Reid ha scritto:
mar, 30 giu 2020 20:58
Oggi Apple ha precisato che il nuovo processore, avendo il SecureBoot, non supporterà BootCamp e quindi dai nuovi mac non si potranno avviare S.O. diversi da MacOS.

:shock: :shock:
SecureBoot non c'entra nulla: BootCamp aveva un senso con macchine Intel, semplicemente perché Windows trovava un hardware nativamente adatto a lui e quindi poteva funzionare senza ricorrere all'emulazione/virtualizzazione.
Questo non si può più fare con Apple Silicon, in quanto l'hardware è diverso.

Anche virtualizzatori come Paralles Desktop o VmWare traevano vantaggio dal fatto di utilizzare sulla macchina host lo stesso hardware dell'S.O. guest, con grandi guadagni in termini di velocità.
In pratica la macchina virtuale era solo un po' meno veloce della macchina reale ospitante.

Si ritorna ora ad una situazione simile a quella dell'epoca PowerPc, quando Parallels aveva creato un emulatore che simulava l'intero hardware Intel a livello software.
Con gli inevitabili rallentamenti del caso.
Rumors danno per già in fase di avanzata realizzazione una versione Apple Silicon di Paralles Desktop che, come quella PowerPc, simula l'intero hardware Intel a livello software.
Questo comporterà, ovviamente, che le macchine virtuali Window e MacOs Intel saranno molto più lente della macchina ospitante.
Ovviamente, più la macchina ospitante sarà veloce, meno peserà la lentezza di quella virtuale.
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Pingus
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Già ad emulare macchine virtuali ci sono questioni legate al chip intel.
Per non parlare dei chip AMD che non hanno la piena compatibilità.
Figuriamoci ARM Silicon Apple! Ahahah mi viene da ridere.

Lo sanno bene in Apple che l'utente medio Apple non usa emulazioni hardware, quindi poco importa a loro.

Poi come al solito uscirà qualche accrocchio che permetterà comunque di fare quello che Apple non ama.
E se le virtual machine non saranno perfette, il problema non sarà loro.
D'altronde il tempo, in un certo senso, ha dato ragione ad Apple. La chiusura, paga. Ripaga.

Lo studio, la ricerca, non sono per migliorare le tecnologie. O meglio, non solo per quello.
Sono anche e soprattutto, per difendere i profitti. Per dettare il tempo, il consumo controllato, la durata, il ricambio.
E comunque prima di tutto, difendere gli investimenti, con un controllo del mercato. Appunto, una chiusura.
Le scelte spesso, non sono pensate per un progresso tecnologico, ma per un controllo maggiore dei mercati.
Le "guerre" informatiche sono da anni impostate sui brevetti. Solo il brevetto permette a queste aziende di sapere in anticipo cosa fare sul mercato.
Senza brevetti e monopoli, ci sarebbe da ridere.

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Pingus ha scritto:
mer, 01 lug 2020 09:25
Poi come al solito uscirà qualche accrocchio che permetterà comunque di fare quello che Apple non ama.
Ad Apple andava benissimo che gente comprasse i Mac Intel per farci girare SOLO Windows.
Apple vende Mac.
Inoltre, chi comprava un Mac per farci girare Windows, prima o poi avrebbe incominciato, per curiosità, ad usare anche MacOs.
Ed a questo punto è fatta, il pesce ha abboccato all'amo. :D

Apple non ha problemi se qualcuno fa girare altri sistemi in macchine virtuali.
Anzi ha detto proprio che ci sono parti di Big Sur (versione Silicon) fatte apposta per favorire ciò.
E ha detto che sta collaborando con Parallels per avere presto un Parallels Desktop perfettamente funzionante su Silicon.

In questo modo chi è tentato da Mac ma ha bisogno di Windows (o Linux) è più invogliato a comprare un Mac.
Ricordiamoci che Apple vende Mac, il software lo regala.
Per vendere Mac, ovviamente. :D

Ad Apple non importa se qualcuno usa altri S.O. su Mac, ad Apple importa molto che nessuno usi MacOs su macchine che lei non ha prodotto (e venduto).
Perché ad Apple interessa vendere Mac, non sistemi operativi che girino su macchine della concorrenza.
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Trystero ha scritto:
mer, 01 lug 2020 08:25
spegahsheen ha scritto:
mar, 30 giu 2020 23:37
Ma sarà così potente la CPU... in realtà funzioneranno più spediti che sulle macchine reali.
Anche questa ricordo di averla già sentita all'epoca del passaggio da Motorola a PowerPC. Venivano pubblicati grafici in cui risultava che le macchine PowerPC (RISC) sarebbero state così potenti che i software per x86 (CISC) avrebbero potuto funzionare in emulazione e addirittura più velocemente che su PC:

https://virtuallyfun.com/wordpress/2019 ... the-world/

"Ma la "sfida" dei nuovi Power Macintosh non consiste semplicemente nel lasciare una porta aperta (sarebbe meglio dire "spalancata") verso il software per i precedenti Macintosh, ma si allarga anche alla compatibilita' DOS/Windows: PowerPC e' talmente tanto potente (!!!) che su di esso possiamo far girare, utilizzando un altro emulatore "manuale" fornito a corredo in alcune versioni, anche i programmi scritti per i processori Intel (e compatibili) come se viaggiassero su un 486 a 25 MHz. Tombola!"
http://www.digitanto.it/Articoli/Prova_PowerMac7100.htm

La realtà fu diversa.
Al momento del passaggio, in effetti i PowerPc erano più potenti degli Intel e, sulla carta, destinati a rimanerlo.
Purtroppo per Apple, IBM e Motorola si accorsero che quei processori, nella versione meno potente ed economica, erano perfetti per le lavatrici.
E visto che il mercato delle lavatrici era cento volte quello Apple, smisero semplicemente di sviluppare la versione potente del processore per Apple.
La versione per lavatrici, immutata, è prodotta ancora oggi, senza costi di sviluppo, e porta lauti guadagni ai produttori.

Il passaggio ad Intel e non ad AMD, che in quel momento produceva processori migliori dei Pentiun Intel, fu deciso sulla base della road-map di Intel con la nuova generazione (Core Due e successivi), che surclassarono gli AMD.

Oggi Intel sta perdendo colpi, soprattutto nei processori per portatili, mentre Apple, costruendosi i processori in casa, non dovrà più dipendere dai "capricci" di qualcuno che preferisce le lavatrici e/o "batte la fiacca" sullo sviluppo dei processori.
Siamo al punto che un processore (A14 per iCosi) concepito per un tablet e quindi volutamente limitato rispetto a quelli destinati ai computer "veri", ha la potenza pari o superiore a quella di un Intel per laptop.
Di norma un processore per tablet dovrebbe avere un terzo, al massimo la metà della potenza di un portatile, ma Intel non ce la fa.
Ecco perché ci possiamo aspettare che S.O.C. Silicon costruiti con la tecnologia attuale, ma concepiti per computer e non per tablet, abbiano da subito un bel po' di potenza in più dei corrispettivi Intel.
Con possibilità di crescita che ora non possiamo neppure immaginare.

Ma allora, perché il MacMini Silicon per gli svilupatori ha un S.O.C. A12 di due anni fa e con metà dei core disabilitati?
Per lo stesso motivo per cui il Mac Intel per sviluppatori all'epoca montava un Pentiun IV scarso.
Affinché gli sviluppatori, affrontando un hardware nuovo e quindi problematiche altrettanto nuove, non si affidassero alla potenza per mascherare le inefficienze del loro programmi.
No, i programmi devono girare bene e velocemente anche con una ciofeca.

Poi, quando arriveranno i processori veri, i programmi saranno dei veri fulmini.
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Paolofast ha scritto:
mer, 01 lug 2020 23:44
... in effetti i PowerPc erano più potenti degli Intel e, sulla carta, destinati a rimanerlo...
Al di là della stranezza di questa tua affermazione...
(ohibò, Apple ha fatto un grosso errore!)

La realtà è molto più complessa.
Solo in parte questione di capacità di sviluppo e produzione.

I Power PC efficienti erano affamati di risorse.
E scaldavano così tanto che ci potevi stirare le camicie di lino
(quelle lavate nelle lavatrici dei Power PC meno potenti)

Non si prestavano all'uso sui portatili e alle loro batterie.
Nè alla loro prevista sottigliezza e dissipazione.
Questo secondo motivo impediva anche lo sviluppo di all-in-one come gli iMac.


Sarà utile ricordare che anche allora era prevista una certa elasticità, come supporto al vecchio hardware.
Come credo succederà ancora.

Il supporto a Tiger su PPC fu prolungato di molti mesi, l'OS X più longevo della storia.
(e forse il migliore)
Leopard, a parte che faceva schifo di suo, su PPC faceva ancora più schifo.

Vuoi vedere che al prossimo WWDC verrà presentato un un nuovo macOS che non girerà su Intel?

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