Eh... Anche tu hai cominciato a leggere solo le righe dispari...Kernel Panic ha scritto:Sapevo che i Mac di una volta potessero arrivare a costare molti milioni delle vecchie lire ma non così tanto ..... mi chiedo, anche il loro prezzo in dollari era così alto?...faxus ha scritto:Infatti, partivano da 50 milioni in su.
I Mac non hanno mai superato i 15-20 milioni (10-15.000 dollari) al massimo della configurazione.
I 50 e passa milioni erano i prezzo di una stazione di lavoro SGI (ex Silicon Graphic).
SGI si era fatta un nome nel mondo dei terminali grafici.
Successivamente sviluppò un suo sistema operativo di derivazione Unix su processori Motorola 68000.
Computer molto potenti adatti a fare modellazione e animazione 3D.
Un mercato pressocché in esclusiva che permetteva di chiedere quei prezzi per dei computer molto potenti ma anche costosi.
Col tempo alcuni software sono stati sviluppati essere utilizzati anche su Windows.
Maya ebbe il porting anche su Macintosh e Linux.
Iniziò il decadimento di quei computer costosissimi e complessi.
Ora credo siano ancora su dei mercati di nicchia
Perché non sei un utente pro.Kernel Panic ha scritto:... non arrivo a capire tanta acredine oggi da parte di alcuni utenti "pro" o aspiranti tali nei confronti delle nuove macchine Apple.
Il mercato pro, pur avendo dei limiti di spesa di molto superiore a quello amatoriale, li ha correlati al profitto.
Va bene quindi quanto preventivato per l'acquisto, ma non accetta la logica commerciale della tassa sui profitti extra dei servizi Apple obbligatori.
Una macchina pro ha necessità di durata più lunga e quindi di aggiornamento.
Apple, ma solo di recente, ha deciso di assoggettare anche il mercato di utenza elevata alla manutenzione obbligatoria e alla programmazione del ricambio macchina.
Non è una cosa digeribile con facilità e risulta una tassa sul lavoro.
È uno stile largamente condiviso con altri, vedi Adobe & Co.
Un modello di gestione esasperatamente rivolta agli utili, senza rispetto per i settori professionali.
Si può anche discutere della sua liceità.
Ma è indiscutibilmente odioso