In un’intervista a The Verge http://goo.gl/iGTiVN" onclick="window.open(this.href);return false; Philiph W. Shiller, vicepresidente anziano di Apple e capo del marketing mondiale, si è lasciato andare a rare e non usuali anticipazioni sul WWCD che inizierà il prossimo lunedì.
Phil Shiller
Per gli utenti le novità più significative riguardano il posizionamento delle app regolata dai clic.
(Di fatto elimina il pagamento della posizione per gli sviluppatori).
In base alla considerazione che due terzi di tutti i download in App Store sono generati dalle ricerche all'interno scheda di ricerca del negozio.
Poi l’introduzione delle applicazioni in abbonamento per tutte le applicazioni.
Opzione finora riservata alle categorie classificate come notizie, servizi cloud, incontri o audio/video in streaming.
Inoltre il famoso 30% di prelievo di Apple sul prezzo di vendita, l’AppleTax, sarà applicato solo per il primo anno, successivamente calerà del 50%, riducendosi al 15% sul costo di vendita.
In particolare per recuperare quei settori estremamente redditizi tipo Spotify e Netflix, che stavano di fatto dirottando gli acquisti direttamente sul loro sito ad un prezzo inferiore.
La novità più grande, insomma riguarda il marketing con gli sviluppatori.
La grande sterzata di Apple viene dalla considerazione che AppStore era nata senza troppe pretese e con obiettivi leggermente diversi.
Ma ha raggiunto la vendita di un milione e mezzo di applicazioni in 8 anni.
Ottenendo 40 miliardi di dollari di fatturato, a gennaio 2016.
Come sempre, negli ultimi anni, tutte le attenzioni sono riservate agli affari e poco agli utenti