Installare Kali Linux su MacBook Pro 2017

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Moderatore: ModiMaccanici

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Ciao! :)

Ho installato kali linux 2018.3 sul MacBook Pro ma trackpad, tastiera e touchbar non funzionano.
Vorrei ampliare le conoscenze sulla sicurezza informatica.
Mancano i driver e il problema è come installarli.

Tutto il resto funziona perfettamente.
Spero in un vostro gentile aiuto.

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Simone.m
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Se virtualizzi va?
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Si, va.

Però ho deciso di installare tutto sul disco, ho eliminato Mac OS.

T_Pol
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Ciao Chappy,
io ho installato ubuntu e fedora su macbook pro in firma.
e incontrato una cifra di problematiche ti parlo se non ricordo male di 2 anni fa.
comunque ero iscritta su i forum delle versioni linux usate.
quindi mi sa che ti conviene chiedere a loro.
il consiglio di simone te lo consiglio funziona meglio linux virtualizzato.
usa virtualbox.
Comunque prova a fare domande anche qui:
https://forums.kali.org/
Buona Serata.
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Non mi piace virtualizzare.
Grazie comunque, cercherò di trovare una soluzione.

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faxus
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Chappy ha scritto:
ven, 21 set 2018 00:20
Non mi piace virtualizzare...
Il mi piace/non mi piace non ha che scarso senso in informatica.

Prova a sostituirlo con il serve/non serve.
O anche è efficace/non è efficace.

A mio parere una distribuzione come Kali non serve, non è efficace, su Mac.
Meglio un assemblato di qualità, se vuoi usare quel Linux.

Ci sono altre due cose da tenere presente, in questa tua situazione.

- Linux su Mac è usabile solo in distribuzioni fatte apposta e di "largo consumo".
Come Mint, Ubuntu, forse Debian e poco altro.
Il problema sono i driver ed in genere l'uso delle periferiche, come hai potuto verificare.

- Per una sperimentazione di "sicurezza", come la chiami tu, ma so cosa intendi veramente, è il contrario di quanto detto.
Meglio un'installazione virtualizzata.
Perché di fatto è in un'inviolabile sandbox

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Paolofast
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Chappy ha scritto:
ven, 21 set 2018 00:20
Non mi piace virtualizzare.
Grazie comunque, cercherò di trovare una soluzione.
Mi ricordi una mia vicina: le dissi di non usare cucchiai e spatole in legno perché antigieniche, ma di usare quelle in silicone.
Mi rispose che a lei quelle in silicone non piacevano esteticamente.
Alla terza gastroenterite però si è convinta. :D

Traduzione: ascolta faxus, che ne sa più di te, me e tanti altri messi insieme, e virtualizza.
*
*
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faxus
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Un po' di off topic, tanto per non perdere l'abitudine...
Paolofast ha scritto:
ven, 21 set 2018 10:29
... non usare cucchiai e spatole in legno perché antigieniche, ma di usare quelle in silicone...
Ma certamente.

E sono anche più eclettiche.
I leccapentola, le chiamano da queste parti.
Migliorano i preparati e non rovinano i rivestimenti
Paolofast ha scritto:
ven, 21 set 2018 10:29
... Mi rispose che a lei quelle in silicone non piacevano esteticamente...
Capisco la vicina.

Non si tratta di estetica ma della piacevolezza dell'uso e tradizione consolidata negli anni.
Danno un senso di sicurezza e fanno presumere superiorità a chi non è pronto ai cambiamenti
Paolofast ha scritto:
ven, 21 set 2018 10:29
... Alla terza gastroenterite però si è convinta...
Questa battuta improbabile ma plausibile è dovuta alla scarsa conoscenza delle tecniche.

Un buon cuoco comunque usa anche i mestoli di legno.
Basta dividerli per uso e forma.
Non lasciarli mai sporchi nell'acqua in attesa del lavaggio.

Periodicamente bollirli o lasciarli in acqua e bicarbonato, dopo averli passati con la paglietta.
Sostituirli quando danno segno di fessurazioni.
Utilizzare quelli in bambù è comunque meglio (io uso anche le bacchette)

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Paolofast
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Ma secondo te, una che si becca tre infezioni intestinali è il tipo che tratta i cucchiai di legno in modo corretto?
I cucchiai in silicone nascono proprio per persone come loro.
E come me, che so perfettamente come trattare bene i cucchiai di legno, ma sono pigro. :D
Non tutti, purtroppo si comportano come te, anzi, tu sei più l'eccezione che la regola.

Lo stesso vale in informatica.
Nel caso specifico, tu hai conoscenze ed esperienza per poter montare su Mac una distro Linux senza virtualizzare, risolvendo la marea di problemi che non comparirebbero virtualizzando, ma la tua esperienza ti fa agire come agisco io nei confronti dei cucchiai di legno, cioè ti poni la domanda: "Ma chi me lo fa fare?".

Ora, se tu che fai parte della piccolissima minoranza di esperti che, volendo, sono in grado di montare su Mac una distro Linux senza virtualizzare, preferisci evitare, pensa a cosa andrebbero incontro persone meno esperte, solo perché "non mi piace virtualizzare".
L'equivalente informatico della gastroenterite sarebbe una certezza, non una possibilità.
Ecco perché ho usato questo esempio.
*
*
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Chappy ha scritto:
gio, 20 set 2018 21:38
ho eliminato Mac OS.
Tanto valeva prendere un Asus o Dell allora, hai pagato il sovrapprezzo Apple per nulla.
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Ciao,

stessa macchina, stesso problema.
Alla fine ho risolto con questo

https://www.offensive-security.com/kali ... -download/

va che è una bomba.

Se il tuo obiettivo non è il pentesting ma far danni allora, be’, meglio macchine economiche e versioni con DE leggeri (per motivi abbastanza ovvi).

Buon divertimento.
iMaccanici tutta la vita!!!
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melaimpazzita
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Buongiorno , mi permetto di segnalare questo video su YouTube dell'utente Morrolinux che, senza che tu ne abbia a male, ti spiega perché alcune dipendenze non funzionano.

https://www.youtube.com/watch?v=RFUeL6iwEKg

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Nessun danno, si studia e basta.

Infatti con VirtualBox non ci sono problemi, a parte un po' di surriscaldamento.
A dire il vero non conviene far girare Kali su MacBook.

Come riportava @simone.m meglio appoggiarsi ad Asus, Dell, msi...

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Kernel Panic
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Chappy ha scritto:
mer, 06 mar 2019 12:18
.... A dire il vero non conviene far girare Kali su MacBook....
Ma non avevi rimosso il sistema operativo da quel Mac? ....

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Kernel Panic ha scritto:
gio, 07 mar 2019 02:57
Chappy ha scritto:
mer, 06 mar 2019 12:18
.... A dire il vero non conviene far girare Kali su MacBook....
Ma non avevi rimosso il sistema operativo da quel Mac? ....
RimOsso poi rimEsso.
Meglio lasciare in pace il MacBook Pro con Mac OS.

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