Il mondo gira così... ma non mi piace

Per parlare di qualsiasi altra cosa che abbia poco o niente a che fare col mondo Mac :D

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Buck
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Oggetto del messaggio: Il mondo gira così... ma non mi piace

Messaggio da Buck »

Dal Corriere della Sera di oggi:

http://www.corriere.it/economia/10_giug ... ica-carina

«Foxconn non è un negozio di dolciumi. Per essere una fabbrica è molto carina». Così Steve Jobs, amministratore delegato di Apple, sulla "fabbrica dei suicidi" che produce molti venduti gadget hi-tech (tra cui l'iPad e altri prodotti Apple, ma anche componenti per Dell e Nokia) e che è balzata alle cronache per un'ondata di suicidi tra gli operai, già 13 da inizio anno. «La situazione ha tutta la nostra attenzione» ha detto Jobs dal palco californiano dell'evento D8 All Things Digital. «Ci preoccupa molto, perciò abbiamo inviato nostre persone, e anche esterni, a indagare sulla situazione. Foxconn però non è un negozio di dolciumi. Hanno ristoranti e piscine.... Per essere una fabbica, è una fabbrica piuttosto bella».
Sui motivi di questo carico di suicidi si lanciano ipotesi sullo status sociale dei dipendenti.
Continua l'articolo
Nella fabbrica gli operai si lamentano delle condizioni di lavoro. «Siamo costretti a lavorare per 12 ore al giorno, sei giorni a settimana, assemblando prodotti che non potremo mai comprare» dicono i lavoratori. Per Jobs il problema potrebbe dipendere dal fatto che dei giovani, che lasciano le loro comunità agricole, per recarsi in città a lavorare alla Foxconn, potrebbero essere sopraffatti dal nuovo ambiente in cui si ritrovano a vivere, lontani dai parenti e dagli amici. Molti operai della fabbrica arrivano dall'entroterra e si ritrovano a lavorare 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana, senza poter comprare i prodotti che fabbricano: iPhones della Apple, computers della Dell e cellulari della Nokia.




E ancora:
L'ultimo provvedimento nella fabbrica prevede un aumento del 30% delle paghe. La società di Taiwan di lavoro in appalto nell'elettronica Hon Hai Precision Industry, proprietaria di Foxconn, ha detto che la parte in contanti dei salari sarà aumentata del 30% con effetto immediato, oltre il 20% in più di quanto avesse indicato la società alla fine del mese scorso. La compagnia ha detto che l'aumento riflette l'innalzamento dei prezzi in Cina, e che spera di ottenere il rispetto dei lavoratori e un incremento di efficienza. L'aumento è giunto dopo che la giapponese Honda Motor ne ha offerto uno del 24% per metter fine a scioperi a volte violenti in un impianto per auto. «Foxconn deve farlo come misura drastica per prevenire un'ulteriore colpo alla reputazione dell'azienda. Ma è improbabile che la situazione si calmi per via dell'aumento» ha dichiarato Sean Chen, che gestisce un fondo da 500 milioni di dollari per Cathay Securities Investment Trust a Taipei. «La mossa metterà sicuramente pressione su altri produttori nella Cina meridionale. Ricordiamoci che è politica della Cina quella di migliorare gli stipendi ai lavoratori, solo che l'incidente a Foxconn potrebbe averla accelerata». Secondo Jp Morgan, gli aumenti dei salari potrebbero ridurre del 10% i profitti di Hon Hai. I titoli Hon Hai hanno chiuso al ribasso del 4% al livello più basso negli ultimi nove mesi, 1,3% in meno per mentre i titoli Foxconn hanno perso l'1,4% a Hong Kong.

Le idee sono a Cupertino, ma chi le fabbrica si fa 12 ore al giorno di lavoro per sei giorni alla settimana per una miseria.



Io ci penso ogni tanto.. quando uso il mio iphone o il Mac...
E' vero, il mondo girà così, ma non mi piace. Specie se l'azienda come immediata risposta fa firmare ai lavoratori una lettera di impegno a non suicidarsi.
:? :?
Claudio
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dataghoul
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Messaggio da dataghoul »

Apple viene sempre citata perchè fa notizia, ma la realtà dei fatti è che tutte le multinazionali mondiali, in qualsiasi settore merceologico operino, hanno delocalizzato almeno parte della produzione in Cina, perchè i costi di produzione sono di gran lunga inferiori a quelli che dovrebbero sostenere producendo in occidente.

il problema è di dimensioni globali e non circoscritto alla Apple, come alcuni vorrebbero fare credere.

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Buck
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Messaggio da Buck »

Appunto, il mondo va così, ma non mi piace.
Non ci si può far niente, infatti se in quelle economie, l'azienda da un aumento a stipendi da fame, il titolo soffre in borsa.
Claudio
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fragrua
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Messaggio da fragrua »

Ma lo sapete che TUTTO quello che ci circonda nella migliore delle ipotesi viene dalla Cina? Piace a tutti comprare le schede delle macchine fotografiche da 8GB a 8 euro! Questa è la differenza nel prezzo, solo che la differenza la pagano LORO!
Allora cosa possiamo fare?
La prima cosa su cui devi investire è il benessere del tuo corpo, l'unica cosa che ti porterai nella tomba.
Franz Grua (sarebbe fragrua)

In un mondo perfetto io sarei un essere inutile.
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Messaggio da akenzo »

Per lavoro ho visto dei laboratori di sartoria dove lavoravano dei cinesi che, pur trovandosi in Italia, vivevano in condizioni disumane..

Ho visto su CURRENT - uno dei canali della piattaforma SKY - servizi che mostrano una Cina dove gli operai sono trattati peggio degli schiavi. Turni di lavoro interminabili, paghe basse e multe inflitte per sanzionare dei loro comportamenti compreso quello di farsi una semplice risata..

Bisognerebbe forse non dare lavoro a queste fabbriche? ma probabilmente poi senza lavoro queste persone starebbero ancora peggio.. o forse starebbero meglio..
Bisognerebbe forse non comprare i prodotti di queste fabbriche allora?
Ma saremmo disposti a rinunciare ai prodotti della Mela o più in generale a tutti quelli made in Cina?

Ha ragione Buck quando dice che il mondo va così ma non è bello..
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Messaggio da fabio cf »

L’autorevole sito cinese Zol, di proprietà dell’azienda partner di CNET CBS Interactive, ha pubblicato un report secondo il quale Apple fornirà sussidi economici ai lavoratori di Foxconn per tentare di aumentare il loro attuale salario mensile che ammonta ad appena 130$ al mese.
Solo la settimana scorsa, Apple aveva rilasciato la sua prima dichiarazione sui suicidi a Foxconn, nella quale diceva di essere “in stretto contatto con il senior manager di Foxconn e crediamo che stiano prendendo questo problema molto sul serio”. Adesso, pare che sarà Apple stessa a contribuire finanziariamente al sostentamento delle persone che materialmente realizzano i prodotti che Cupertino vende a cifre che non si possono definire economiche. Il contributo dovrebbe ammontare all’1 o 2 per cento dei profitti da versare ai lavoratori della fabbrica di Shenzhen.

La notizia non è stata confermata da Apple, ma se fosse vera, sarebbe un buon passo nel tentativo di evitare che i lavoratori di Foxconn vivano un disagio tale da tentare il suicidio. Quando succede che l’azienda paga l’equivalente di dieci anni di salario alla famiglia di un impiegato morto, lanciarsi dall’ultimo piano può apparire come la scelta giusta ad un operaio demotivato e scoraggiato. Un aumento del salario mensile e migliori condizioni di lavoro potrebbero decisamente aiutare queste persone a pensare con più ottimismo al futuro loro e della loro famiglia.

[Fonte: Gizmodo USA]

certo il fatto che ci siano situazioni peggiori non giustifica la situazione Foxconn, non comprare più Apple non risolve,
ma bisogna incominciare a pensare che il sistema economico occidentale non sia la chiave giusta.
ci sono troppe crepe nel capitalismo e ormai sono evidenti, è ora di pensare ad una più equa ridistribuzione di capitali ed utili anche per non strangolarci da soli... qui da noi si perdono posti di lavoro e per molti la priorità non è sicuramente in iPhone nuovo

bunner
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Messaggio da bunner »

Avete ragione tutti , oggi giorno come dice fragrua l'elettronica viene tutta dalla Cina e c'è poco da fare , prendersela solo con apple è una falsità perchè tutte le multinazionali lo fanno , io nel mio piccolo aiuto il mio paese comprando quando faccio la spesa alimentare SOLO prodotti fatti in Italia ( dal latte , ai formaggi , le verdure , la carne , ecc ) , lo sò che è poco ma penso che a fare così dò una mano a salvaguardare posti di lavoro di Italiani. Ciao a tutti.

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rikiriki
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Messaggio da rikiriki »

Finchè ci sarà un regime di stampo totalitario, tutt'altro che comunista poichè basa la sua attuale forza, determinata da una crescita economica spaventosa, su leggi di mercato capitalistiche, anzi su il puro capitalismo per il quale tu prestatore di lavoro, siccome siete in tanti a offrire lavoro posso giocare al ribasso sul tuo salario, finchè chi si lamenta viene incarcerato o giustiziato o perseguitato tanto che questi preferiscono di gran lunga farlo da soli, finchè non esistono i sindacati a tutela dei lavoratori e non si sviluppera un welfare decente, beh ditemi quello che volete del grande dragone ma per me è terzo mondo. Il cittadino comune li ha gran pochi diritti, anzi nemmeno sa cosa siano, finche non aprirà gli occhi resterà li vittima di questa dinamica che lo pone al pari di un mulo da soma. Ci sono quintali di report sullo stato delle cose li, e non parliamo del downtown di pechino o shangai, parliamo del resto di milioni di km quadrati! Il problema che a noi fa comodo la loro produzione a basso costo, compratelo voi un iphone fatto in italia, costerebbe 1500€
e quale investor applicherebbe capitali qui da noi, quando li potrebbe avere utili pazzeschi abbattendo i costi fissi dati dai salari bassissimi, agevolazioni fiscali per chi apporta capitali, e la sete di know how per la quale l'apparato statale cinese e particolarmente avido e bisognoso. Senza contare l'appeal dei marchi euro/'mericani!:) 


Votatemi:)
revolution!!!
:) 

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predatorfe
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Messaggio da predatorfe »

Ieri ho visto un documentario sul Mekong, il fiume più lungo e importante dell'Indocina e uno dei maggiori dell'Asia, che attraversa per un buon tratto la Cina a partire dalle sue sorgenti in Tibet.
Ebbene, il governo cinese sta costruendo la bellezza di 8! dighe lungo il suo corso, che si snoda in vallate da sempre coltivate ed abitate dalle popolazioni locali, a volte anche formate da minoranze etniche, che naturalmente il governo cinese non vede di buon´occhio.
Per costruire le dighe sono stati rasi al suolo interi villaggi, la gente é stata messa in baracche provvisorie, gli é stato dato un contributo per costruirsi una nuova casa che non basta neanche per comprare i materiali per costruire.
Inoltre l´alterazione della portata del fiume, in cosí grande stile, a lungo termine causerá problemi inimmaginabili al giorno d´oggi. Si parla di progressiva desertificazione delle zone esterne del bacino idrico del fiume.
Il team che ha filmato é stato sempre, a partire dal loro ingresso in Cina, accompagnato da agenti di sicurezza, per accertarsi che non venga filmato materiale "compromettente".
Questo la dice lunga sull´attuale stato delle cose in quel paese...
Non c´é neanche da meravigliarsi se la maggior parte di queste persone poi fugge nelle montagne e si da alla coltivazione dell´oppio, che guardacaso rispetto all´anno scorso é salita del 50%!
Inoltre, ci sono i miliardi per costruire le dighe, progetto di per sé nobile perché sfrutta la forza del grande fiume per produrre energia (una sola diga, dicevano, coprirebbe il fabbisogno energetico dell´intera svizzera!) ma non vogliono spendere qualche "spicciolo" per costruire un ponte che colleghi un paesino sperduto che si trova sull´altra riva del fiume, al quale si arriva solo con una carrucola sospesa a 40 metri.
In conclusione, per favorire il progresso di quella regione, molte persone (si parla di circa 50.000) hanno perso la loro casa, campi, etc.
A me il governo cinese non é mai piaciuto... :evil:

Per approfondire: http://www.salvaleforeste.it/2010052011 ... -cina.html
Stefano Ferrara

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Messaggio da Tano90 »

rikiriki ha scritto:tutt'altro che comunista

Eppure in geografia avevo 8 il primo anno..... forse ricordo male. Mi fiderò di te..... o faccio male?
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Messaggio da rikiriki »

a scuola ti insegnavano bene tranquillo, ma opinione personale sai, lo ritengo tutt'altro che uno stato comunista, perchè troppo legato al sistema capitalistico, anche se più precisimanete la repubblica popolare cinese viene definito stato socialista retto dal partito comunista cinese, mi son accorto di essere stato impreciso hai ragione.

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Vanje
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Messaggio da Vanje »

Il comunismo, non tanto come idea ma come applicazione sulla vita dell'uomo, è decisamente fallito.
Il capitalismo non se la sta passando molto meglio, ha solo qualche anno di vita in più.

Continuiamo a delocalizzare e a far produrre sempre più cose a paesi dove, aimè, mancano alcuni diritti fondamentali, tipo vivere una vita decente, e togliamo lavoro a quelli che in realtà devono poi comprare i prodotti costruiti in questi paesi.

Il mondo è dannatamente rotondo e prima o poi ci si arriva in fondo a questo giro vizioso: se noi non abbiamo il lavoro - e qui da men ne stanno perdendo a frotte, come compreremo quello che la cina produce, apple o non apple?

E se noi non compreremo, allora cosa produrranno i cinesi, i vietnemiti, i coreani ? A chi lo venderanno ???

E' una mia sensazione o in questo meccanismo c'è qualcosa che proprio non funziona....???

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Messaggio da Tano90 »

Secondo me la Cina invece è un perfetto esempio del modello economico comunista e del suo fallimento senza un capitale, almeno esterno. Vabbè so' punti di vista :D
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Messaggio da dataghoul »

vedrete che quando in Cina la manodopera comincerà a costare troppo, si sposteranno tutti a produrre in un'altra zona del pianeta dove la povertà sia ancora maggiore e dove quindi ci siano persone così disperate da accettare di lavorare a meno.

è sempre successo così, sino ad ora...
Ultima modifica di dataghoul il gio, 03 giu 2010 20:32, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da Buck »

Questo purtroppo è vero, ma tornando all'argomento iniziale, le imprese, qualsiasi siano, hanno una responsabilità sociale e dovrebbero accompagnare il loro bilancio societario fatto di utili, fatturati indici di redditività o di liquidità, con un bilancio sociale.
Sarà una visione un po' calvinista, ma se ho ottenuto i fantastiliardi dalla società è giusto che una fettina ritorni alla società che ha fatto sì che mi arricchissi.

fabio cf ha scritto:
Adesso, pare che sarà Apple stessa a contribuire finanziariamente al sostentamento delle persone che materialmente realizzano i prodotti che Cupertino vende a cifre che non si possono definire economiche. Il contributo dovrebbe ammontare all’1 o 2 per cento dei profitti da versare ai lavoratori della fabbrica di Shenzhen.
Se fosse confermata sarebbe una buonissima notizia.

Io vivo vicino al distretto della scarpa e posso testimoniare di oggetti di primarie firme della moda che in negozio costano migliaia di €, la cui lavorazione viene data in sub-sub-sub appalto a laboratori gestiti da cinesi che a loro volta sfruttano la manodopera di diversi disperati a condizioni disumane, ma tutti fanno finta di niente e si voltano dall'altra parte.

Il problema purtroppo è che non vedo soluzioni.
Claudio
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