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Sui motivi di questo carico di suicidi si lanciano ipotesi sullo status sociale dei dipendenti.«Foxconn non è un negozio di dolciumi. Per essere una fabbrica è molto carina». Così Steve Jobs, amministratore delegato di Apple, sulla "fabbrica dei suicidi" che produce molti venduti gadget hi-tech (tra cui l'iPad e altri prodotti Apple, ma anche componenti per Dell e Nokia) e che è balzata alle cronache per un'ondata di suicidi tra gli operai, già 13 da inizio anno. «La situazione ha tutta la nostra attenzione» ha detto Jobs dal palco californiano dell'evento D8 All Things Digital. «Ci preoccupa molto, perciò abbiamo inviato nostre persone, e anche esterni, a indagare sulla situazione. Foxconn però non è un negozio di dolciumi. Hanno ristoranti e piscine.... Per essere una fabbica, è una fabbrica piuttosto bella».
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Nella fabbrica gli operai si lamentano delle condizioni di lavoro. «Siamo costretti a lavorare per 12 ore al giorno, sei giorni a settimana, assemblando prodotti che non potremo mai comprare» dicono i lavoratori. Per Jobs il problema potrebbe dipendere dal fatto che dei giovani, che lasciano le loro comunità agricole, per recarsi in città a lavorare alla Foxconn, potrebbero essere sopraffatti dal nuovo ambiente in cui si ritrovano a vivere, lontani dai parenti e dagli amici. Molti operai della fabbrica arrivano dall'entroterra e si ritrovano a lavorare 12 ore al giorno per sei giorni alla settimana, senza poter comprare i prodotti che fabbricano: iPhones della Apple, computers della Dell e cellulari della Nokia.
E ancora:
L'ultimo provvedimento nella fabbrica prevede un aumento del 30% delle paghe. La società di Taiwan di lavoro in appalto nell'elettronica Hon Hai Precision Industry, proprietaria di Foxconn, ha detto che la parte in contanti dei salari sarà aumentata del 30% con effetto immediato, oltre il 20% in più di quanto avesse indicato la società alla fine del mese scorso. La compagnia ha detto che l'aumento riflette l'innalzamento dei prezzi in Cina, e che spera di ottenere il rispetto dei lavoratori e un incremento di efficienza. L'aumento è giunto dopo che la giapponese Honda Motor ne ha offerto uno del 24% per metter fine a scioperi a volte violenti in un impianto per auto. «Foxconn deve farlo come misura drastica per prevenire un'ulteriore colpo alla reputazione dell'azienda. Ma è improbabile che la situazione si calmi per via dell'aumento» ha dichiarato Sean Chen, che gestisce un fondo da 500 milioni di dollari per Cathay Securities Investment Trust a Taipei. «La mossa metterà sicuramente pressione su altri produttori nella Cina meridionale. Ricordiamoci che è politica della Cina quella di migliorare gli stipendi ai lavoratori, solo che l'incidente a Foxconn potrebbe averla accelerata». Secondo Jp Morgan, gli aumenti dei salari potrebbero ridurre del 10% i profitti di Hon Hai. I titoli Hon Hai hanno chiuso al ribasso del 4% al livello più basso negli ultimi nove mesi, 1,3% in meno per mentre i titoli Foxconn hanno perso l'1,4% a Hong Kong.
Le idee sono a Cupertino, ma chi le fabbrica si fa 12 ore al giorno di lavoro per sei giorni alla settimana per una miseria.
Io ci penso ogni tanto.. quando uso il mio iphone o il Mac...
E' vero, il mondo girà così, ma non mi piace. Specie se l'azienda come immediata risposta fa firmare ai lavoratori una lettera di impegno a non suicidarsi.

