Chi si Ricorda di sto Personaggio?

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Ciao Ragazzi,
giusto per ridere un po chi si Ricorda di sto Personaggio?
Mario Magnotta - LAVATRICE 4


Magnotta - Moglie, Telefonata n° 3 (COMPLETA)


Madonna mia quante risate.
Un mito.
:D :D :D :D :D :D
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Il buonanima Magnotta.
Riposi in Pace
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...e spesso peggio.

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faxus
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Devo avere ancora da qualche parte, forse un vecchio backup, la raccolta completa.
Qualcosa ascoltai anche ai tempi... Era un'altra epoca.

Impossibile da dimenticare il bidello più famoso d'Italia.
Anche Wikipedia gli ha dedicato una pagina
https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Magnotta

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"Mo' mi iscrivo ai teroristi" !!! (una 'ere')

Io me lo ricordo almeno dai primi anni 2000.

Al tempo era un tormentone in ufficio...
Fate il backup, fate il backup, ricordate di fare il backup, non dimenticate di fare il backup.

"Il backup è quella cosa che andava fatta prima" (antico proverbio cinese)

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Kernel Panic
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Le ho ascoltate adesso per la prima volta.
A me sembrano (gravi) molestie telefoniche reiterate e continuate ai danni di un poveraccio, e non ci trovo niente da ridere .....

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faxus
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Kernel Panic ha scritto:
mer, 05 set 2018 00:05
... non ci trovo niente da ridere...
Non la fare troppo seria...

Era un'altra epoca.
Non c'entra nulla il bullismo e lo stalking.
Cose che solo oggi hanno un significato nel senso che vuoi dare tu.

È la cultura popolare e provinciale dello scherzo

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Kernel Panic ha scritto:
mer, 05 set 2018 00:05
Le ho ascoltate adesso per la prima volta.
...
Da Wikipidia :
Biografia
Mario Magnotta nacque a Pieve di Teco da Giovanni Magnotta e Romilda Siconolfi. Nel 1945 la sua famiglia si trasferì a L'Aquila per motivi di lavoro. Rimasto orfano di entrambi i genitori in giovanissima età, fu affidato a un istituto di suore, ove conseguì il diploma di scuola media. Nel 1960 trovò lavoro come bidello all'Istituto tecnico commerciale Luigi Rendina della città abruzzese, dove lavorò per 36 anni.

Sposatosi verso la metà degli anni settanta, ebbe una figlia nel 1976, salvo poi separarsi dalla moglie verso la metà degli anni ottanta[1].

Lo scherzo della lavatrice
Venuti a conoscenza della separazione di Magnotta dalla moglie, due ex allievi dell'ITC Rendina, Antonello De Dominicis e Maurizio Videtta, decisero di sfruttarla per fare uno scherzo telefonico al bidello, il quale aveva confidato loro di averle chiesto indietro la lavatrice, da lui acquistata nel 1981[2][5].

De Dominicis e Videtta, che già avevano perpetrato vari scherzi a danno del Magnotta quando erano allievi dell'istituto, iniziarono dunque a telefonargli: si spacciarono per diversi personaggi, facendo credere al bidello di non aver perfezionato l'acquisto della lavatrice (complici fantomatici crediti e debiti incrociati tra i fornitori e diversi rivenditori di elettronica dell'Aquilano), ma soprattutto di aver sottoscritto, al momento dell'acquisto dell'elettrodomestico, un contratto con una serie di "clausole capestro", fra cui l'acquisto obbligato di nuovi elettrodomestici ogni due o tre anni.

Lo scherzo si protrasse per più di un mese, nel corso del quale De Dominicis e Videtta si alternarono nelle conversazioni telefoniche, interpretando sempre nuovi personaggi e proponendo al Magnotta nuove e vieppiù assurde proposte per "risolvere" il problema[5].

I due infine registrarono le ultime quattro telefonate, nel corso delle quali il bidello si dimostrò sempre più insofferente verso i suoi interlocutori, intercalando spesso con espressioni triviali in dialetto aquilano[5]: il colmo si raggiunse all'ultima conversazione, avvenuta il 16 settembre 1987, allorché di fronte all'ennesima richiesta di rimborso dei danni e onoramento del "contratto", Magnotta esplose in una lunga serie di insulti e bestemmie in dialetto contro il sedicente proprietario del negozio dove aveva acquistato la lavatrice[5].

Altri scherzi
Dopo lo scherzo della lavatrice, per tutta la fine degli anni ottanta, Magnotta fu vittima di altri scherzi telefonici sempre a opera di De Dominicis e Videtta, egualmente ispirati alla separazione dalla moglie. Nel primo di essi, un sedicente operatore del Telefono Azzurro accusò il bidello di aver provocato «traumi e turbe psichiche» alla figlia, a causa di alcuni suoi «comportamenti fuori dal comune», fra cui un'inventata relazione omosessuale con un suo collega. Di questo scherzo furono rese pubbliche solo due registrazioni[6].

Nel secondo caso Magnotta fu contattato da un fantomatico nuovo compagno della ex moglie, tale Bruno, il quale lo avvisava che l'ex moglie aveva chiesto al Tribunale un risarcimento per maltrattamenti subiti durante il matrimonio e gli proponeva dunque di tornare insieme a lei, onde evitare le sue rivalse economiche. Di tale scherzo esistono tre registrazioni, nell'ultima delle quali si ascolta una reazione di Magnotta molto simile a quella finale dello scherzo della lavatrice di cui sopra[7].

De Dominicis e Videtta ammisero successivamente di essere gli autori degli scherzi originali a Magnotta, che rispose con un «Grazie, mi avete fatto compagnia». I due ex alunni, comunque, non smisero di fare altri scherzi telefonici all'ex bidello[2], con cui si era frattanto stabilito un rapporto di amicizia[3].

Il successo mediatico
Gli scherzi telefonici di De Dominicis e Videtta iniziarono ben presto a circolare, incisi su svariate musicassette private, trasformando Magnotta in un fenomeno mediatico[8]: «il bidello più famoso d'Italia» fu invitato in numerose trasmissioni radiofoniche, alle trasmissioni televisive Maurizio Costanzo Show e I fatti vostri, nonché in svariate feste e sagre di paese prima ed eventi in discoteca poi[1][2][4], protrattisi fino al 2003[3]. Dal 2001 al 2007 Magnotta fu inoltre ospite di varie televisioni locali, ove veniva essenzialmente chiamato a commentare le notizie del giorno con lo stesso stile delle famigerate telefonate[2].

Il personaggio Magnotta riscosse l'approvazione di nomi noti del mondo dello spettacolo italiano, quali Dario Vergassola, Antonello Venditti, David Riondino e Simone Cristicchi. Quest'ultimo utilizzò una delle espressioni più famose della quarta telefonata della lavatrice, ossia la minaccia «m'iscrivo ai terroristi» (sic), nel singolo L'Italia di Piero («Piero non rinuncerebbe mai alla lotta e si iscrive ai terroristi come fa il Magnotta»)[2]. Quella stessa frase divenne un tormentone, utilizzato anche in alcuni remix suonati nelle discoteche[3].

A partire dalla seconda metà degli anni duemila il fenomeno mediatico iniziò ad attenuarsi. Lo stesso Magnotta rifiutò spesso di prendere parte a serate in discoteca e altri eventi. Non cessarono tuttavia gli scherzi telefonici a suo danno, perpetrati anche da altri soggetti, tanto che intorno al 2007 l'ex bidello si trovò a sporgere denuncia perché «perseguitato» da SMS di scherno[3].

Morte
Mario Magnotta morì all'Ospedale San Salvatore dell'Aquila nella notte fra il 4 e 5 gennaio 2009, dopo essere stato ricoverato alcuni giorni prima per una grave embolia polmonare[3][9].

Nell'aprile 2012 si è aperta una petizione inviata al sindaco dell'Aquila, oltre a numerose richieste arrivate tramite il web negli anni, per far intitolare una pubblica via a Mario Magnotta[4].

Nel 2017, viene pubblicato il fumetto Magnotta Wars – Il lato abruzzese della forza, il cui protagonista è un immaginario "pronipote" del Magnotta che lavora come bidello sulla stazione spaziale Eagle nel 2992[10].

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faxus ha scritto:
mer, 05 set 2018 08:18
Kernel Panic ha scritto:
mer, 05 set 2018 00:05
... non ci trovo niente da ridere...
Non la fare troppo seria...

Era un'altra epoca.
Non c'entra nulla il bullismo e lo stalking.
Cose che solo oggi hanno un significato nel senso che vuoi dare tu.

È la cultura popolare e provinciale dello scherzo
Bravo Faxus,
la penso come te.
Buona Giornata.
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Kernel Panic ha scritto:
mer, 05 set 2018 00:05
Le ho ascoltate adesso per la prima volta.
A me sembrano (gravi) molestie telefoniche reiterate e continuate ai danni di un poveraccio, e non ci trovo niente da ridere .....
Una volta con mio cuGGino feci uno scherzo telefonico a zio Salvatore, che per un mese non uscì di casa, ed ebbe tre giorni di diarrea.
Aveva il vizio del giuoco e qualche debituccio non saldato. Feci leva su questo punto debole, qualche conoscenza in comune, e fu facile essere credibile.

L'audiocassetta che girava tra i parenti fu distrutta da mia zia (la moglie e sorella di mia madre), perché se lui l'avesse scoperto mi avrebbe ucciso. Lo scoprì solo 10 anni più tardi, perché glielo dissi io. Oggi è anziano, e sembra ancora portarmi un certo rispetto, a differenza degli altri nipoti. Mia zia mi ama alla follia. Grazie a me non giocò più d'azzardo, mentre (ironia della sorte) mio cuGGino (figlio di un'altra sorella di mamma) ha invece preso il vizio delle macchinette.

:-D
La prima cosa su cui devi investire è il benessere del tuo corpo, l'unica cosa che ti porterai nella tomba.
Franz Grua (sarebbe fragrua)

In un mondo perfetto io sarei un essere inutile.
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