Cosa cucino oggi? - idee e trucchetti culinari -

Per parlare di qualsiasi altra cosa che abbia poco o niente a che fare col mondo Mac :D

Moderatore: ModiMaccanici

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Paolofast
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Stufato di verdure speziato.

Una mia amica mi ha portato da Londra (prima di Natale) una busta di "Kashmiri Basar Mix", una miscela di spezie piccante del Kashmir.
Dopo un momento di perplessità (non sapevo neppure che esistesse), ho provato a cercare su Internet ed ho fatto una scoperta interessante: tutte le ricette che prevedono il Garam Masala si adattano perfettamente a questo mix e, suppongo, viceversa.
La cosa strana è che sono sapori diversi: il Garam Masala è prima dolciastro, poi lascia un retrogusto il po' amarognolo del cumino, il Kashmiri Basar Mix mischia il dolciastro iniziale con un bel piccante.

Ho preso quindi un po' (3 kg!) di verdure miste, carote, patate, zucchine, cavolfiore, melanzane o quello che volete, le ho tagliate a tocchetti intanto che un paio di grosse cipolle rosse stufavano fino a diventare trasparenti dentro la pentola a pressione coperta con un coperchio normale.
A questo punto ho aggiunto una bella cucchiaiata abbondante, diciamo anche due, dipende da quanto lo volete piccante, di Kashmiri Basar Mix, le verdure a tocchetti e un barattolo di passata di pomodoro.
Sale q.b., come dicono i ricettari. :D
Una bella mescolata, poi ho chiuso la pentola con il suo coperchio a pressione e ho dato 25 minuti di cottura dal fischio della valvola.
A fine cottura, ho fatto sfiatare il vapore, ho aperto, prelevato una porzione e richiuso.
Mangiata la porzione appena fatta, ho lasciato raffreddare ed ho messo il resto in appositi contenitori monodose da 500 ml e li ho messi nel congelatore.
Penso che ne mangerò più o meno uno la settimana in questi giorni di quarantena.
Scongelato e riscaldato al microonde è buono, se le verdure sono di qualità, buonissimo.

Questa ricetta funziona bene non solo con il Kashmiri Basar Mix, ma anche con Garam Masala o altre miscele di spezie.
Come dice il mio amico chef di un ristorante indiano: assaggia le miscele di spezie, o fattele da solo, e poi immagina gli abbinamenti.
La fa facile lui, trent'anni di esperienza ed duemila anni di cultura culinaria alle spalle, ma tentar non nuoce.
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“Non so tutto, so solo quello che conosco” Hanekawa Tsubasa.

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Spezzatino di tacchino speziato.

Il Kashmiri Basar Mix si sposa bene anche con la carne, pollo ed ovini, principalmente, ma prima o poi proverò anche con carne bovina.

Nel frattempo ho preso la ricetta dello stufato di verdure, ho tolto le verdure e messo un grosso cosciotto di tacchino disossato e tagliato a bocconcini al loro posto.
Buono, e congelato, scongelato e riscaldato, ancora più buono, come molti spezzatini.

Dal mio pollivendolo di fiducia ho preso un cosciotto di tacchino da un paio di chili e me lo sono fatto disossare.
Ho tenuto anche l'osso e la pelle.

Arrivato a casa ho preso una casseruola in pyrex, ci ho messo dentro la pelle ed ho coperto la teglia lasciando uno sfogo per il vapore:
Metodo 1: usare il suo coperchio, sempre in pyrex, e due distanziatori appositi in silicone per lasciare sollevato da un lato il coperchio di circa un centimetro.
Metodo 2: coprire la casseruola con pellicola trasparente e bucherellarla per far sfiatare il vapore.
Messa la casseruola nel microonde, ho dato 5 minuti di cottura.
Il grasso della pelle si è sciolto.
Scolato il grasso dentro la pentola a pressione, ho ripetuto l'operazione, prima per altri cinque minuti, poi ho ridotto a tre per una o due volte, fino ad arrivare all'ultimo grasso sciolto e la pelle arrostita e croccante.
(Di solito uso questo metodo per preparare il grasso di pollo, lo Schmaltz tanto usato nella cucina ebraica.)

A questo punto faccio stufare un paio di grosse cipolle rosse con il grasso di tacchino nella pentola a pressione, coperta con un coperchio normale, non ermetico.
Quando sono trasparenti, aggiungo una o due cucchiaiate di Kashmiri Basar Mix (o altra miscela di spezie a piacere), un barattolo di conserva di pomodoro, il cosciotto tagliato a bocconcini, la pelle croccante a tocchetti e l'osso per insaporire (andrà ovviamente tolto a fine cottura).
Sale q.b.
Una bella mescolata, chiudo la pentola a pressione con il suo coperchio ermetico e dò 30/35 minuti di cottura dal fischio.
Alla fine spengo il fuoco, faccio sfiatare, tiro fuori lo spezzatino con un mestolo forato e lo metto da parte, al caldo.
Butto l'osso e rimetto la pentola aperta sul fuoco, per ridurre il "brodino" che si è formato a salsa.
Quando si è addensata, la metto sullo spezzatino, me ne mangio una porzione, se mi va, mentre le altre finiscono, in contenitori monodose, nel congelatore.
Un giorno che mi gira di mangiarlo, metto la sera prima il contenitore in frigorifero a scongelare ed il giorno dopo riscaldo lo spezzatino al microonde.
Di solito è più buono di quello mangiato appena fatto.

Io ho usato il tacchino, ma nulla vi vieta di usare pollo, agnello, capretto o manzo.

Variante: yogurt al posto della passata di pomodoro. Ottimo per le carni ovine.
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Ho il cavolo nero toscano, nell'orto, che sta germogliando, dopo la fioritura.

Ne ho lasciato fiorire alcune piante per raccogliere i semi.
I germogli sono tenerissimi e molto gustosi.

Tagliolini all'uovo con speck e germogli di cavolo nero

Ne ho presi una manciata, li ho sciacquati e tritati.
Lo stesso ho fatto con mezzo spicchio d'aglio e tre peperoncini freschi.
Ho affettato qualche fettina di zenzero fresco.
Li ho messi a soffriggere in una casseruola, poi ho aggiunto una tazzina d'acqua per farli cuocere 5 minuti.

Nel frattempo ho tagliato a listelli alcune fettine di speck.
Poi ho messo a bollire dei tagliolini all'uovo.

Quando il soffritto stava finendo di evaporare l'acqua, ho aggiunto lo speck.

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Ho scolato i tagliolini molto al dente e li ho saltati nella salsa.
Ho subito impiantato, aggiungendo una tritata di pepe.

Niente male...

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Ieri ho fatto il pane come si fa nei posti dove sono cresciuto.

Pane "casereccio" dei Castelli Romani

Si fa con la semola rimacinata di grano duro.
Doppio impasto, tre lievitazioni, idratazione netta 75%, poco sale.

Si prepara dividendo la farina in due parti.
Nella prima metà ho messo il 2% in peso di lievito di birra secco e il 75% di acqua.
Ho impastato senza lavorare e l'ho messo a lievitare a temperatura ambiente, sigillato.

Nella seconda metà ho messo il 75% di acqua e circa l'1-1,5% di sale.
L'ho impastato grossolanamente e messo sigillato a fermentare (si chiama idrolisi).

Dopo 4-5 ore, quando il primo impasto è triplicato ed oltre li ho messi su un piano liscio, non la spianatoia.
Li ho mescolati creando una massa molle e appiccicosa, molto cedevole.
La lavorazione si fa rigorosamente senza utilizzare farina.

L'impasto si appiccicherà sgradevolmente alle mani...
Va brevemente impastato, poi formata una massa quadrata, si lavora così:

Va afferrato da un lato, sollevato fino a che si distende diventando il doppio in lunghezza.
Va lanciato, quasi sbattuto, sul piano e ripiegato per la lunghezza, formando una massa quadrata.
Senza schiacciare, si rincalza sotto e si gira di 90°.

Si va avanti così, furiosamente, per circa 5 minuti.
Verso il quarto minuto l'impasto comincia a diventare elastico e molto coeso.
Inizia l'incordatura della massa proteica.

Lavorando l'impasto distacca dalle mani tutto quello che si era attaccato nei primi minuti.
Diventa liscio, perfettamente elastico, gommoso.
(se si ha un'impastatrice diventa molto più semplice...)

A quel punto si lascia sul piano qualche minuto, facendolo ammorbidire.
Si riprende e si fanno altri tre-quattro giri, e si lascia ammorbidire nuovamente.
Il procedimento l'ho ripetuto 4-5 volte.
(questo va fatto comunque a mano, anche avendo un'impastatrice)
Serve a rafforzare l'elasticità e la lunghezza dei filamenti proteici.

Il risultato sarà una massa lucida, elastica e compatta, che quasi non si appiccica più alle dita.
L'ho lasciato riposare pochi minuti e l'ho trasferito in una ciotola non infarinata e sigillato con la pellicola.
L'ho lasciato a lievitare, a temperatura ambiente, fino al raddoppio ed oltre, circa 3-4 ore.

Poi, di nuovo traferito su un piano liscio, senza farina ma leggermente inumidito.
Mi sono aiutato con una spatola di silicone, per farlo scivolare dalla ciotola senza rompere la massa.
Senza infarinare le mani, ma bagnandole con acqua, ho "ricucito" pizzicando le smagliature del trasferimento.
Toccando la massa solo con rincalzi del tarocco per dargli la forma rotonda.

L'ho lasciato riposare qualche minuto per farlo leggermente "abbucciare".
L'ho spolverato e massaggiato delicatamente con la semola, senza inciderlo, di nuovo rincalzato sotto col tarocco.
E trasferito su una teglia con carta da forno leggermente infarinata.

La forma deve essere di 3-4 cm di altezza, non di più.
E presentare in superficie alcune grosse bolle che si cominciano a formare.

L'ho lasciata a lievitare poco più di mezzora, e coperta da un panno pulito, sino a che è risultata mediamente elastica.
Cioè, provando ad affondare un dito si rimargina lentamente.
Se torna rapidamente non è ancora a punto (se resta il buco è passata e bisogna nuovamente impastare).

Il forno deve già essere riscaldato al massimo, 230-240°, con una tazza di acqua sul fondo.
Ho infornato, prendendo subito una "manciata" di acqua schizzandola nel forno per formare una nuvola di vapore
E ho chiuso subito lo sportello.

Ho assistito, guardando nell'oblò del forno nei primi due minuti di cottura, alla meraviglia.
Il pane si solleva a vista d'occhio, aumentando fino tre-quattro volte l'altezza e cominciando a brunire in superficie.
Così l'ho lasciato per un quarto d'ora, poi ho abbassato la temperatura a 190°, fino a cottura.
Per la mia forma, 400 gr netti di semola, 500 gr di pagnotta finale, sono bastati altri 20 minuti.
(per 1 kg di farina occorre circa un'ora).

Il risultato è stato un pane con la crosta bruna, molto croccante.
Leggero, poco salato.
La mollica è molto elastica, con bolle grosse.

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faxus
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Le ricette di Rosetta

30 Mag 2007

Oggi avevo fretta, stavo a casa, ho fatto le pennette al pesto rosa.


Non so come si chiamano, è una ricetta che ho modificato da altre simili.

Va benissimo per gli amanti degli effetti speciali, dato il colore.

I poco esperti in cucina potranno invece fare bella figura con poco.
La panna dà anche una garanzia di perfetta esecuzione, anche se non di particolare pregio.

E' bello da vedere.

Piace molto ai bambini (nel caso non aggiungere il pepe).



Per mezzo chilo di pennette:

Preparare circa 200 grammi di filetto di pomodoro senza pelle e semi.
Farlo cuocere con una cucchiaiata di olio e uno spicchio d'aglio, circa 10 minuti.



Mettere nel frullatore:
1/2 bicchiere d'olio ev d'oliva
100 grammi di panna da cucina
40/50 grammi di grana grattugiato
una grossa manciata di pinoli sgusciati e sbucciati
una grossa manciata di foglie di basilico compresi i gambi morbidi
alcune (poche, secondo gusti) fettine di aglio ricavate da uno spicchio
i filetti di pomodoro detti sopra (togliendo l'aglio della cottura)
sale e pepe.



Frullare per circa un minuto.



Scolare le pennette e condirle con due cucchiaiate di salsa per piatto, mescolando

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Sto sradicando le vecchie colture annuali, nell'orto.

Mi dispiaceva non avere più il cavolo nero e le biete.
Quindi ne ho raccolte tante per congelarle, fino ai prossimi raccolti da settembre-ottobre in poi.
Avendone tantissime ho colto solo le foglie più tenere e i germogli.

Ed era giusto ora di pranzo...

Rigatoni con germogli di cavolo nero e prosciutto

Ho tritato una manciata di germogli di cavolo nero, pulito e lavato.
Li ho soffritti in un cucchiaio d'olio evo.
Con un piccolo spicchio d'aglio tritato, zenzero e peperoncino, niente sale.

A mezza cottura ho aggiunto qualche cucchiaio d'acqua bollente della pasta.
Che avevo messo a bollire contestualmente al soffritto.

Il cavolo nero è diventato tenero in 5 minuti, trattandosi di foglioline e germogli.
Quindi ho aggiunto 4 fette di prosciutto tagliate a quadretti

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Poi ho scolato i rigatoni al dente, girandoli nella salsa per un minuto.
Ho impiattato e ho aggiunto provolone piccante grattato a pioggia e una tritata di pepe nero

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Dal 23 aprile al 14 maggio: tre settimane di dieta, faxus cosa ti succede?

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pierospanu ha scritto:
gio, 14 mag 2020 19:33
Dal 23 aprile al 14 maggio: tre settimane di dieta, faxus cosa ti succede?
Doveva svuotare il congelatore. :D
*
*
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Paolofast ha scritto:
gio, 14 mag 2020 19:48
Doveva svuotare il congelatore. :D
Già, doveva sbrinare il congelatore a pozzetto...

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Hahaha...

Ho cominciato la dieta a inizio Febbraio.
Calati 10 kg a fine Aprile...

Ho recuperato subito due kg prevedibili.
Adesso mangio normalmente, eliminando solo gli alcolici e i troppi grassi.

Fino a metà Giugno.
Poi riprendo altri due mesi, una dieta leggera.
Per calare altri 5 kg.

Non ho congelatore a pozzetto.
Vivo solo e tre cassetti nel vano congelatore mi bastano.
Verdure e pane sopra, carne in quello centrale, pesce sotto.

Li ruoto spesso, i congelati li conservo al massimo due mesi


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Kernel Panic ha scritto:
ven, 15 mag 2020 01:57
Ho capito bene? Tieni il pane nel congelatore?
Certo.

Il pane in frigo è immangiabile.
Diventa duro e perde qualità.

Ma in congelatore resta fresco a conserva sapore e fragranza.
Da preferire il pane tipo casereccio a fette, elastico e bene alveolato, a lunga lievitazione.
Eccellenti i panini di tipo "soffiato", rosette, tartarughe.
Meglio ancora le baguette, ciabatte e fruste.

Va congelato nella pellicola da cucina o nei sacchetti da frigo.
Possibilmente molto fresco, viene meglio.

Se lo scongeli a temperatura ambiente, circa un'ora a seconda delle stagioni, resta morbido per molte ore.
Se lo metti in forno, nel tostapane o sopra la sua griglietta, resta fragrante fino a che è caldo o tiepido.
Quando finisco le scorte ne prendo un po' e lo congelo subito, per averlo pronto nelle emergenze.

Il pane che faccio io, non lo finisco di cuocere.
Lo tiro fuori appena dorato e ha la forma stabile e lo congelo appena raffreddato.
Poi lo rimetto in forno congelato e finisco la cottura.

Vengono benissimo anche le pizze e le focacce

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Kernel Panic ha scritto:
ven, 15 mag 2020 01:57
Ho capito bene? Tieni il pane nel congelatore?
Non sopravviveresti alla guerra! :-P
La prima cosa su cui devi investire è il benessere del tuo corpo, l'unica cosa che ti porterai nella tomba.
Franz Grua (sarebbe fragrua)

In un mondo perfetto io sarei un essere inutile.
©2015 albertocchio

—> Uso corretto del Forum: https://goo.gl/9xOO0a

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Io lo scongelo con la pistola per sverniciare.

Viene benissimo!

Con la pistola, sono anche pronto alla guerra. :lol:
...

L’inerzia soddisfatta dei cittadini è all’origine di quella incredibile malattia che è la servitù volontaria

E se vivremo, sarà per calpestare i re.

Una delle più importanti differenze tra uomini e animali è che questi ultimi non permettono, al più idiota tra loro, di diventare capo branco.

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fragrua ha scritto:
ven, 15 mag 2020 08:24
Kernel Panic ha scritto:
ven, 15 mag 2020 01:57
Ho capito bene? Tieni il pane nel congelatore?
Non sopravviveresti alla guerra! :-P
Basa che non manchi la corrente elettrica...

Piero

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