faxus ha scritto:
E sono convinto che fai bene...
Ho potuto maturare però, non essendo intimamente coinvolto nel ruolo, una certa idiosincrasia verso alcuni di quei personaggi (anche sopra citati) che ho conosciuto nella realtà perché ho studiato e vissuto nell'età dell'oro della professione.
I baroni alla Quaroni, i divi alla Fuksas, oltre ai tanti, grandi e piccoli che siano, veramente appassionati, competenti e professionali.
Ma sono solo i primi che nell'immaginario della gente costituiscono lo stereotipo negativo.
Gente che comunque, pur avendo i loro studi ripieni di competenze e tecnica, è "ammanicata" con i poteri forti e la grande finanza.
Sono il braccio e la giustificazione di progetti megalitici ed immorali, basati sugli appalti e sul profitto, senza che nulla resti alla gente, se non l'ingombro di quanto producono.
Non credo e spero che tu abbia nulla a che fare con quelli, anzi, penso che in qualche modo abbiano sfruttato anche te, come quasi tutti i tuoi colleghi
personalmente, per scelta e necessità, faccio tante cose: seguo il mio lavoro e mi faccio un po' sfruttare da uno studio piuttosto importante, che però mi ha dato la possibilità di confrontarmi con lavori appassionanti e complessi anche a contatto con architetti di fama internazionale. Ma sono stato fortunato: ho potuto seguire il lavoro di un maestro (un pritzker price, il nobel dell'architettura) e che non appartiene ai meccanismi che citi e dal quale, lavorando sui suoi disegni (prodotti dagli schiavi del suo studio) e confrontandomi anche direttamente con lui ho imparato tanto. Non bisogna generalizzare, spesso gli architetti ricchi e di fama internazionale sono arrivati a tanto con sacrificio e lavorando con tanta dedizione, competenza, abnegazione e cercando di fare cose positive.