Il Papa dà le dimissioni.

Per parlare di qualsiasi altra cosa che abbia poco o niente a che fare col mondo Mac :D

Moderatore: ModiMaccanici

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elia
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mauripucci ha scritto:(ad esempio io preferisco un "siciliano doc" che ha fatto processare altri siciliani, sia politici ecc...)
...e dopo il Papa, una prece anche per Montesquieu!
AMEN!

:roll:
Sei fritto, sei fritto, ti ho dato scacco matto: amici come prima.

laserman
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è chiaro che questo è stato un papa tecnico,
ora al prossimo conclave si ricandida dai !

lascia per il bene della chiesa, ora anche lui invoca nel voto utile :D
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e dopo due maschi finalmente Selvaggia!

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ecate
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onore a chi ha saputo farsi da parte, riconoscendo di non essere in grado, non discuto la persona, ma il gesto è da apprezzare.

sperando di non soffiare sulla benzina, lungi da me, vorrei fare un paio di considerazioni su quanto detto negli altri post.

questa settimana in tv come altrove non si possono mandare sondaggi, non si può parlare di politica, non si possono nominare etc, anche qui sul forum si parla di riferimenti, propaganda etc. Ma come si fa a pensare che se un tizio dice una cosa possa influenzare l'altrui idea politica?
Se qualcuno qui fa una battuta, non penso sia un attivista di tale partito, ne che abbia intenzione di convertire qualche lettore, è semplice ironia che non guasta. Rispettare l'idea politica altrui è giusto, ma anche misurare il contesto è giusto, leggere una vignetta politica fa sorridere, non bisogna pensare che ha violato i diritti delle pari condizioni...
comunque nominare/inneggiare al "vaffaday" (termine adottato da un noto partito politico per le sue "riunioni all'aperto") non è fare propaganda elettorale?
no è lamentarsi di un marciume che dura da quando siamo nati e non ha colore politico. i politici sono attori abili, litigano davanti alla tv poi vanno a mangiare insieme e si accordano per restare tutti li.
Probabilmente se Darwin vivesse ora invece di viaggiare e studiare i fringuelli, prenderebbe come materiale di studio i politici, "mutano" i colori più in fretta e si evolvono per restare seduti. :twisted: :twisted:
Tre mele hanno cambiato il mondo:
la mela di Adamo ed Eva,
la mela di Isaac Newton
e la mela morsicata di Steve Jobs!
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ecate ha scritto: .... sperando di non soffiare sulla benzina, lungi da me, vorrei fare un paio di considerazioni su quanto detto negli altri post. ....
Ma perchè, "soffiando sulla benzina" che succede? Si raffredda, come la minestra? :wink:

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Secondo me, dopo questo post, se ti sbrighi :D :D Ecate ti fa lo sconto. :twisted: :twisted: :twisted:
...

L’inerzia soddisfatta dei cittadini è all’origine di quella incredibile malattia che è la servitù volontaria

E se vivremo, sarà per calpestare i re.

Una delle più importanti differenze tra uomini e animali è che questi ultimi non permettono, al più idiota tra loro, di diventare capo branco.

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mauripucci
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1) ripeto il "vaffaday" è un termine adottato da un noto "capo politico" per le sue riunioni e come tale avvertito da qualsiasi commento che voglia essere "al di sopra delle parti"; tra l'altro il suo partito concorre alle prossime elezioni politiche;
2) il papa dimissionario è stato per decenni (dal 1981) prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l'organo che si occupa di vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica romana, carica mantenuta fino alla nomina di papa... pertanto corresponsabile (nel bene e nel male, ad ognuno il proprio parere...) di tutto quanto avvenuto ai vertici dello stato del Vaticano e della chiesa cattolica romana...

ecate ha scritto:onore a chi ha saputo farsi da parte, riconoscendo di non essere in grado, non discuto la persona, ma il gesto è da apprezzare.

sperando di non soffiare sulla benzina, lungi da me, vorrei fare un paio di considerazioni su quanto detto negli altri post.

questa settimana in tv come altrove non si possono mandare sondaggi, non si può parlare di politica, non si possono nominare etc, anche qui sul forum si parla di riferimenti, propaganda etc. Ma come si fa a pensare che se un tizio dice una cosa possa influenzare l'altrui idea politica?
Se qualcuno qui fa una battuta, non penso sia un attivista di tale partito, ne che abbia intenzione di convertire qualche lettore, è semplice ironia che non guasta. Rispettare l'idea politica altrui è giusto, ma anche misurare il contesto è giusto, leggere una vignetta politica fa sorridere, non bisogna pensare che ha violato i diritti delle pari condizioni...
comunque nominare/inneggiare al "vaffaday" (termine adottato da un noto partito politico per le sue "riunioni all'aperto") non è fare propaganda elettorale?

no è lamentarsi di un marciume che dura da quando siamo nati e non ha colore politico. i politici sono attori abili, litigano davanti alla tv poi vanno a mangiare insieme e si accordano per restare tutti li.
Probabilmente se Darwin vivesse ora invece di viaggiare e studiare i fringuelli, prenderebbe come materiale di studio i politici, "mutano" i colori più in fretta e si evolvono per restare seduti. :twisted: :twisted:


senza offesa... ma a me sembrano commenti "a buon mercato"...

sono migliaia gli amministratori che attualmente lottano contro le mafie, senza alcun supporto...
molte volte senza neppure l'aiuto dei concittadini che li hanno eletti...


http://archivi.articolo21.org/1271/edit ... ro-la.html" onclick="window.open(this.href);return false;

così come non ricordare i semplici cittadini, forze dell'ordine, politici, giornalisti che hanno tentato strenuamente di arginare il malaffare e le mafie:

(e gli altri cittadini che oggi si ergono a "rigidi censori" dov'erano? non li hanno forse lasciati soli?)

un tributo a quanti hanno dato la loro vita in questa dura lotta:
NB: purtroppo nell'elenco ci sono anche cittadini e politici uccisi legati alla mafia...

Anni 1940
Antonio Mancino (2 settembre 1943), carabiniere
Santi Milisenna (27 maggio 1944), segretario della federazione comunista di Enna
Andrea Raia (6 agosto 1944), organizzatore comunista
Calogero Comajanni (28 marzo 1945), guardia giurata, viene ucciso una mattina a Corleone (PA). La sua colpa era stata quella di arrestare un boss in erba del calibro di Luciano Liggio.
Filippo Scimone (1945), maresciallo dei carabinieri, viene ucciso nel 1945 a San Cipirello (PA).
Calcedonio Catalano (1945).
Nunzio Passafiume (7 giugno 1945), sindacalista
Agostino D'Alessandro (11 settembre 1945), segretario della Camera del Lavoro di Ficarazzi
Calogero Cicero, carabiniere semplice, viene ucciso a Favara (AG), in un conflitto a fuoco con dei banditi di Palma di Montechiaro, il 14 settembre 1945.
Fedele De Francisca, carabiniere semplice, viene ucciso anch'egli a Favara (AG), in un conflitto a fuoco con dei banditi di Palma di Montechiaro, il 14 settembre 1945.
Michele Di Miceli, viene ucciso nel 1945.
Mario Paoletti, viene ucciso nel 1945.
Rosario Pagano, viene ucciso nel 1945
Giuseppe Scalia (25 novembre 1945), segretario della Camera del Lavoro
Giuseppe Puntarello (4 dicembre 1945), segretario della sezione di Ventimiglia di Sicilia (PA) del Partito Comunista
Gaetano Guarino (16 maggio 1946), sindaco socialista di Favara (AG)
Tommasa Perricone, in Spinelli, detta Masina, viene uccisa il 16 maggio 1946 a Burgio, durante l'attentato mafioso contro il candidato sindaco di Burgio, Antonio Guarisco.
Pino Camilleri (28 giugno 1946), sindaco socialista di Naro (AG)
Nicolò Azoti, segretario della Camera del lavoro di Baucina (PA) colpito dalla mafia il 21 dicembre 1946 e morto il 23 dicembre 1946
Accursio Miraglia (4 gennaio 1947), sindacalista, segretario della Camera confederale circondariale di Sciacca
Strage di Portella della Ginestra: 11 morti e 56 feriti (1º maggio 1947), contadini celebranti la festa del lavoro. Dell'eccidio venne accusato il bandito Salvatore Giuliano ma in realtà i mandanti erano alti esponenti della Democrazia Cristiana e i grandi mafiosi latifondisti.
Strage di Partinico (22 giugno 1947): sono uccisi Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono dirigenti della locale Camera del Lavoro.
Strage di Canicattì (21 dicembre 1947): 4 morti e circa 20 feriti.
Epifanio Li Puma (2 marzo 1948), sindacalista ed esponente del Partito Socialista Italiano, capolega della Federterra
Placido Rizzotto (10 marzo 1948), ex-partigiano, dirigente del Partito Socialista Italiano e segretario della Camera del Lavoro di Corleone. Al suo omicidio assistette il pastorello Giuseppe Letizia, che fu ucciso dal mandante del delitto Rizzotto, il medico Michele Navarra, con un'iniezione letale.
Calogero Cangelosi (2 aprile 1948), esponente del Partito Socialista Italiano e sindacalista, segretario della Camera del Lavoro di Camporeale
Giuseppe Biondo (22 ottobre 1948)
Anni 1950
Salvatore Carnevale (16 maggio 1955), sindacalista e militante del Partito Socialista Italiano di Sciara, in provincia di Palermo.
Giuseppe Spagnolo (13 agosto 1955), sindacalista e dirigente politico
Pasquale Almerico (25 marzo 1957), maestro elementare, sindaco di Camporeale e segretario della sezione locale della Democrazia Cristiana
Anni 1960
Cataldo Tandoy (30 marzo 1960), ex capo della squadra mobile di Agrigento
Cosimo Cristina (5 maggio 1960), giornalista
Paolo Bongiorno (20 luglio 1960), sindacalista.
Strage di Ciaculli (30 giugno 1963): il tenente dei carabinieri Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci, uccisi dallo scoppio di un'autobomba abbandonata dai mafiosi in campagna.
Carmelo Battaglia (24 marzo 1966), sindacalista e dirigente politico del Partito Socialista Italiano di Tusa, in provincia di Messina.

Anni 1970
Mauro De Mauro (16 settembre 1970), giornalista.
Pietro Scaglione (5 maggio 1971), procuratore capo di Palermo.
Antonino Lo Russo (5 maggio 1971), autista di Pietro Scaglione.
Giovanni Spampinato (27 ottobre 1972), giornalista de "L'Ora" e de "L'Unità".
Gaetano Cappiello (2 luglio 1975), agente di pubblica sicurezza.
Giuseppe Russo (20 agosto 1977), tenente colonnello dei carabinieri.
Carlo Napolitano (21 novembre 1977), presunto guardiaspalle del boss di Riesi, Giuseppe di Cristina.
Giuseppe di Fede (21 novembre 1977), presunto guardiaspalle del boss di Riesi, Giuseppe di Cristina.
Peppino Impastato (9 maggio 1978), giovane attivista politico e speaker radiofonico di Cinisi, in provincia di Palermo.
Antonio Esposito Ferraioli (30 agosto 1978), cuoco.
Salvatore Castelbuono (26 settembre 1978), Vigile Urbano Comune di Bolognetta (PA).
Carmelo Di Giorgio (5 gennaio 1979), operaio.
Calogero Di Bona (28 agosto 1979), maresciallo ordinario in servizio presso la casa circondariale Ucciardone di Palermo.
Filadelfio Aparo (11 gennaio 1979), vice Brigadiere della squadra mobile di Palermo.
Mario Francese (26 gennaio 1979), giornalista.
Michele Reina (9 marzo 1979), segretario provinciale della Democrazia Cristiana.
Carmine Pecorelli (20 marzo 1979), giornalista.
Giorgio Ambrosoli (12 luglio 1979), avvocato milanese liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona.
Boris Giuliano (21 luglio 1979), capo della squadra mobile di Palermo.
Cesare Terranova (25 settembre 1979), magistrato.
Lenin Mancuso (25 settembre 1979), maresciallo morto insieme a Cesare Terranova.

Anni 1980
Piersanti Mattarella (6 gennaio 1980), presidente della Regione Siciliana.
Emanuele Basile (4 maggio 1980), capitano dei Carabinieri.
Gaetano Costa (6 agosto 1980), procuratore capo di Palermo.
Vito Lipari (13 agosto 1980), sindaco DC di Castelvetrano (TP).
Marcello Torre (11 dicembre 1980), avvocato penalista.
Vito Jevolella (10 ottobre 1981), maresciallo dei carabinieri di Palermo
Sebastiano Bosio (6 novembre 1981), medico, docente universitario.
Alfredo Agosta (18 marzo 1982, maresciallo dei carabinieri di Catania del Nucleo di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri del Tribunale di Catania. Molto noto nella città dove operava per essere un investigatore scrupoloso e preparato.
Pio La Torre (30 aprile 1982), segretario del PCI siciliano.
Rosario Di Salvo (30 aprile 1982), autista e uomo di fiducia di Pio La Torre.
Gennaro Musella (3 maggio 1982), imprenditore.

La strage della circonvallazione
Strage della circonvallazione (16 giugno 1982): Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri, e Alfio Ferlito, boss di Catania, uccisi a colpi di fucile AK-47 dai killer del boss Nitto Santapaola, che mirava a prendere il posto di Ferlito.
Antonino Burrafato, Vice Brigadiere di Polizia ; Il 29 giugno 1982 era la giornata della partita Italia - Argentina, il vento era afoso[1] e il vice-brigadiere si stava apprestando ad andare a lavoro. Giunto a piazza Sant'Antonio alle ore 15.30 a poche decine di metri dal carcere, un commando di quattro uomini lo uccise usando esclusivamente armi corte.
Paolo Giaccone (11 agosto 1982), medico legale.
Strage di via Carini (3 settembre 1982): Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri e prefetto del capoluogo siciliano; Emanuela Setti Carraro, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, e Domenico Russo, agente di polizia, uccisi brutalmente mentre andavano a cena a Mondello.
Calogero Zucchetto (14 novembre 1982), agente di polizia della squadra mobile di Palermo.
Giangiacomo Ciaccio Montalto (26 gennaio 1983), magistrato di punta di Trapani.
Mario D'Aleo (13 giugno 1983), capitano dei carabinieri.
Pietro Morici (13 giugno 1983), carabiniere.
Giuseppe Bommarito (13 giugno 1983), carabiniere.
Strage di via Pipitone Federico (29 luglio 1983): Rocco Chinnici, capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, Mario Trapassi, maresciallo dei carabinieri; Salvatore Bartolotta, carabiniere; Stefano Li Sacchi, portinaio di casa Chinnici, uccisi dallo scoppio di un'autobomba, che provocò anche gravi danni alla facciata del palazzo adiacente.
Salvatore Zangara (8 ottobre 1983), analista.
Giuseppe Fava, (5 gennaio 1984), giornalista.
Mario Coniglio, (14 novembre 1984), macellaio, Coniglio aveva 55 anni quando fu massacrato dentro la sua bottega di via degli Emiri alla Zisa, a sparare contro l'ambulante furono due sicari con il volto coperto, a bordo di un vespone.Testimone uno dei figli che si trovava accanto a lui mentre veniva ucciso.La sentenza ha riconosciuto la colpevolezza del padre di Ganci, Raffaele, boss del quartiere della Noce, e di Domenico Guglielmini, entrambi condannati a 30 anni di reclusione; confermata anche la condanna a 10 anni per il pentito Antonio Galliano, che aveva sempre negato il proprio coinvolgimento.
Roberto Parisi (23 febbraio 1985), imprenditore e presidente del Palermo calcio, assieme al suo autista Giuseppe Mangano.
Piero Patti (28 febbraio 1985), imprenditore. Rimane ferita anche la figlia Gaia di nove anni.
Giuseppe Spada (14 giugno 1985), imprenditore.
Strage di Pizzolungo (2 aprile 1985): Barbara Rizzo in Asta, signora morta nell'attentato con autobomba contro il sostituto procuratore Carlo Palermo, salvatosi miracolosamente; morti anche i due figli gemelli di Barbara Asta.
Giuseppe Montana (28 luglio 1985), funzionario della squadra mobile, dirigente della sezione contro i latitanti mafiosi.
Ninni Cassarà (6 agosto 1985), dirigente della squadra mobile di Palermo, e il suo collega Roberto Antiochia, agente di polizia.
Graziella Campagna (12 dicembre 1985), diciassettenne di Saponara (ME) che aveva riconosciuto due latitanti.
Claudio Domino (7 ottobre 1986), bambino di 11 anni che stava passeggiando davanti al negozio dei suoi genitori in via Fattori, nel quartiere di San Lorenzo a Palermo. Un giovane a bordo di una motocicletta lo chiamò per nome. Claudio si avvicinò, l'uomo premette il grilletto ed un proiettile lo raggiunse in fronte, tra gli occhi. Morì all'intante. Cosa Nostra attraverso le gabbie del bunker del carcere de L'Ucciardone, avevendolo concordato prima, fece leggere a Giovanni Bontade, fratello di Stefano Bontade (anche lui poi ucciso) un comunicato che condannava tale omicidio e che non attribuiva origini mafiose (Per tale comunicato pentiti quali Francesco Marino Mannoia e Giovanni Brusca hanno riferito che Giovanni Bontade fu ucciso l'anno seguente, avendo indirettamente ammesso l'esistenza di Cosa Nostra con quel "Noi.."). Polizia e Carabinieri per mesi brancolarono nel buio. Dopo vari possibili motivi, una recente sentenza in primo grado ha attestato che il piccolo sarebbe stato ucciso perché scomodo testimone di una relazione tra sua madre e Salvatore Graffagnino, titolare di un esercizio commerciale accanto alla cartoleria dei Domino. La mamma di Claudio ha respinto tali accuse. Precedentemente a tale sentenza, fonti confidenziali riferirono alla Squadra mobile che uno dei responsabili era Salvatore Graffagnino, che fu sequestrato il 26 dicembre dell'86, torturato e poi assassinato. Durante gli interrogatori, il padre di Claudio ha sempre smentito quelle voci secondo le quali sarebbe stato avvcinato da esponenti di Cosa Nostra e invitato a non indagare perché: «Claudio era stato vendicato».
Giuseppe Insalaco (12 gennaio 1988), ex sindaco di Palermo.
Natale Mondo, (14 gennaio 1988), agente di polizia scampato all'attentato in cui persero la vita Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, venne ucciso perché si era infiltrato nelle cosche mafiose.
Alberto Giacomelli (14 settembre 1988), ex magistrato in pensione.
Antonino Saetta (25 settembre 1988), giudice ucciso con il figlio Stefano Saetta.
Mauro Rostagno (26 settembre 1988), leader della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti e giornalista, dai microfoni di una televisione locale faceva i nomi di capi mafia e di politici corrotti. Venne assassinato a Valderice (TP).
Polara Pietro (27 febbraio 1989), commerciante di macchine agricole.Venne assassinato a Gela (Provincia di Caltanissetta CL).
Antonino Agostino (5 agosto 1989), agente di polizia, e la moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi
Anni 1990
Giovanni Trecroci (7 febbraio 1990), vice-sindaco di Villa San Giovanni.
Emanuele Piazza (16 marzo 1990), agente di polizia.
Giuseppe Miano (18 marzo 1990), mafioso pentito.
Gioitta Nicola (21 marzo 1990), gioielliere.
Giovanni Bonsignore, (9 maggio 1990), funzionario della Regione Siciliana.
Rosario Livatino (21 settembre 1990), giudice di Canicattì (AG).
Giovanni Salamone (12 gennaio 1991), geometra, imprenditore edile e consigliere comunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Nicolò Di Marco (21 febbraio 1991), geometra del comune di Misterbianco (CT).
Sergio Compagnini (5 marzo 1991), imprenditore.
Antonino Scopelliti (9 agosto 1991), giudice.
Libero Grassi (29 agosto 1991), imprenditore attivo nella lotta contro le tangenti alle cosche e il racket.
Tobia Andreozzi (30 agosto 1990), ragioniere.
Paolo Arena (27 settembre 1991), segretario DC di Misterbianco (CT).
Serafino Ogliastro (12 ottobre 1991), ex agente della polizia di Stato. Ucciso a Palermo da Salvatore Grigoli con il metodo della lupara bianca perché i mafiosi di Brancaccio sospettavano fosse a conoscenza degli autori dell'omicidio di un mafioso, Filippo Quartararo. Al processo, Grigoli si autoaccusava dell'omicidio indicando altri 7 complici.
Salvo Lima (12 marzo 1992), uomo politico democristiano, ex sindaco di Palermo strettamente legato alla mafia, sebbene non direttamente affiliato a nessuna famiglia, costituisce il trait-d-union tra Cosa Nostra e i livelli alti dello Stato, quali, tra gli altri Giulio Andreotti. La sua morte segna l'inizio di una resa dei conti tra Cosa Nostra e Stato deviato, alla ricerca di un nuovo equilibrio di potere, che si conclude con l'ascesa al potere di Silvio Berlusconi due anni dopo.
Giuliano Guazzelli (14 aprile 1992), maresciallo dei carabinieri.
Paolo Borsellino (21 aprile 1992), imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino.
Strage di Capaci (23 maggio 1992): Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone; Antonio Montinaro, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Rocco Dicillo, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Vito Schifani, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone. Il mafioso pentito Giovanni Brusca si autoaccusò di aver guidato il commando malavitoso che sistemò l'esplosivo in un tunnel scavato sotto un tratto dell'autostrada A29 all'altezza di Capaci e fu lui a premere il pulsante del radiocomando che causò l'esplosione, proprio nel momento in cui passavano le auto di scorta del giudice Falcone.
Vincenzo Napolitano (23 maggio 1992), uomo politico democristiano, sindaco di Riesi.
Strage di via d'Amelio (19 luglio 1992): Paolo Borsellino, magistrato; Emanuela Loi, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Walter Cosina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Vincenzo Li Muli, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Claudio Traina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Agostino Catalano, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino. Dalle recenti indagini si è scoperto che i mandanti dell'attentato, messo in atto con un'autobomba parcheggiata sotto casa della madre del giudice Borsellino, vanno ricercati non solo all'interno di Cosa nostra ma anche negli ambienti della politica e dei servizi segreti deviati.
Rita Atria (27 luglio 1992), figlia di un mafioso, muore suicida dopo la morte di Paolo Borsellino, con il quale aveva iniziato a collaborare.
Giovanni Lizzio (27 luglio 1992), ispettore della squadra mobile.
Ignazio Salvo (17 settembre 1992), esattore, condannato per associazione mafiosa e ucciso su ordine di Totò Riina per non aver saputo modificare in Cassazione la sentenza del maxiprocesso che condannò Riina all'ergastolo.
Paolo Ficalora (28 settembre 1992), proprietario di un villaggio turistico.
Gaetano Giordano (10 dicembre 1992), commerciante.
Giuseppe Borsellino (17 dicembre 1992), imprenditore, padre dell'imprenditore Paolo Borsellino ucciso otto mesi prima, quest'ultimo omonimo del giudice Paolo Borsellino.
Beppe Alfano (8 gennaio 1993), giornalista.
Strage di via dei Georgofili (27 maggio 1993): Caterina Nencioni, bambina di 50 giorni; Nadia Nencioni, bambina di 9 anni; Angela Fiume, custode dell'Accademia dei Georgofili, 36 anni; Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, studente di architettura, 22 anni.
Pino Puglisi (15 settembre 1993), sacerdote impegnato nel recupero dei giovani reclutati da Cosa Nostra a Brancaccio.
Cosimo Fabio Mazzola (marzo 1994), ucciso perché ex fidanzato della moglie del mafioso Giuseppe Monticciolo, ora collaboratore di giustizia: la donna, figlia del capomafia Giuseppe Argento, accettò di non sposare Mazzola perché non appartenente al suo ambiente.
Liliana Caruso (10 luglio 1994), moglie di Riccardo Messina, pentito.
Agata Zucchero (10 luglio 1994), suocera di Riccardo Messina, pentito.
Calogero Panepinto (19 settembre 1994), fratello di Ignazio Panepinto, assassinato il 30 maggio dello stesso anno.
Domenico Buscetta (6 marzo 1995), nipote del pentito Tommaso Buscetta.
Carmela Minniti (1º settembre 1995), moglie di Benedetto Santapaola, detto Nitto, boss catanese.
Pierantonio Sandri (3 settembre 1995), giovane di Niscemi, sequestrato e ucciso perché testimone di atti intimidatori, il corpo occultato è stato recuperato 14 anni dopo, in seguito alle rivelazioni di un pentito.
Serafino Famà (9 novembre 1995), avvocato penalista catanese, ucciso a pochi passi dal suo studio perché era un esempio di onestà intellettuale e professionale.
Giuseppe Montalto (23 dicembre 1995), agente di custodia del carcere dell'Ucciardone.
Giuseppe Di Matteo (11 gennaio 1996), figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo. Ucciso e disciolto in una vasca di acido nitrico.
Antonio Barbera (7 settembre 1996), giovane di Biancavilla (CT), massacrato a diciotto anni con una decina di colpi di pistola in testa, in un agguato in "contrada Sgarro" (Catania). Gli omicidi non hanno ricevuto alcuna condanna dal processo, celebrato nell'aula bunker del carcere "Bicocca" di Catania; il processo è stato celebrato anche in Corte d'appello e in Cassazione, senza che la famiglia del ragazzo venisse informata.
Antonino Polifroni (30 settembre 1996), imprenditore di Varapodio (RC), assassinato perché non aveva ceduto ai ricatti e alle estorsioni mafiose.
Giuseppe La Franca Avvocato, assassinato il 4 gennaio del 1997 perché non voleva cedere le sue terre ai fratelli Vitale.
Giulio Giuseppe Castellino (25 febbraio 1997), Ferito gravemente alla testa con colpi di arma da fuoco il dott. Giulio Giuseppe Castellino, dirigente del Servizio d'igiene pubblica presso la Usl di Agrigento. Castellino è stato per oltre un decennio ufficiale sanitario a Palma di Montechiaro (Ag), dove abitava. Consigliere Comunale ed Assessore nel Comune di Palma di Montechiaro per diversi volte. Nel novembre 1997 scorso furono sparati colpi di lupara contro il portone della sua abitazione. Castellino spirerà il 25 febbraio.
Gaspare Stellino (12 settembre 1997), commerciante, morto suicida per non deporre contro i suoi estortori.
Domenico Geraci (8 ottobre 1998), sindacalista.
Filippo Basile (5 luglio 1999), funzionario della Regione Siciliana.
Vincenzo Vaccaro Notte[1] (3 dicembre 1999), imprenditore di Sant'Angelo Muxaro (AG), assassinato perché non accettava i condizionamenti mafiosi.
Giuseppe Montalbano (18 novembre 1998) medico, Camporeale
Stefano Pompeo (22 aprile 1999), ragazzo ucciso per errore al posto di un potente boss locale.
Sultano Salvatore Antonio (21 luglio) 1999 Ragazzo ucciso per sbaglio dentro sala da barba [Quartiere] San Giacomo [Gela] CL
Anni 2000
Salvatore Vaccaro Notte (5 febbraio 2000), caposquadra forestale e fratello di Vincenzo, ucciso per non essersi piegato ai condizionamenti di una cosca locale meglio conosciuta come "Cosca dei Pidocchi".
Giuseppe D'Angelo (22 agosto 2006), pensionato, ucciso per sbaglio davanti a un fruttivendolo del quartiere Sferracavallo di Palermo perché scambiato per il boss Bartolomeo Spatola.
Vincenzo Fragalà (26 febbraio 2010), avvocato e politico, ucciso forse perché si era interessato ad alcuni processi mafiosi.
Mario Rino Biancheri (19 dicembre 1975), imprenditore di San Cataldo (CL), presidente dell'Associazione Antiracket ed Antiusura della Provincia di Caltanissetta, costretto a dimettersi dalla carica perché ingannato da due sedicenti vittime del racket. Tra i suoi oppositori, politici eletti con i voti della mafia o in stretto contatto con essa.

fonte: wikipedia

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Secondo me, dopo questo post, se ti sbrighi Ecate ti fa lo sconto.
pure secondo me.
1) ripeto il "vaffaday" è un termine adottato da un noto "capo politico" per le sue riunioni e come tale avvertito da qualsiasi commento che voglia essere "al di sopra delle parti"; tra l'altro il suo partito concorre alle prossime elezioni politiche;
tante parole per dire che li organizzava grillo? :twisted:
a te piace essere preciso è giusto risponderti con precisione :D
"Il V-Day (abbreviazione di Vaffanculo-Day) è stata un'iniziativa politica italiana promossa dal comico Beppe Grillo e finalizzata alla raccolta di firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare riguardante i criteri di candidabilità ed eleggibilità dei parlamentari, i casi di revoca e decadenza dei medesimi e la modifica della legge elettorale. (8 settembre 2007)"
"Il MoVimento 5 Stelle (M5S) è un partito politico italiano, che si autodefinisce "libera associazione di cittadini". È stato fondato il 4 ottobre 2009 dal comico Beppe Grillo e dall'imprenditore Gianroberto Casaleggio sulla scia dell'esperienza del movimento Amici di Beppe Grillo, attivo dal 2005 e presentatosi alle elezioni a partire dal 2008 con diverse Liste Civiche a Cinque Stelle."

In breve, confondi il movimento politico sceso in piazza per ottenere 3 leggi popolari (era politicamente trasversale) col partito politico che poi ne è nato 2 anni dopo. Tale movimento raccolse firme, senza nessuna rappresentanza politica, le consegnò e poichè per un cavillo burocratico i politici del momento le lasciarono in un cassetto, decise di "scendere in campo" come qualcun altro. :D :twisted:
2) il papa dimissionario è stato per decenni (dal 1981) prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l'organo che si occupa di vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica romana, carica mantenuta fino alla nomina di papa... pertanto corresponsabile (nel bene e nel male, ad ognuno il proprio parere...) di tutto quanto avvenuto ai vertici dello stato del Vaticano e della chiesa cattolica romana...
e quindi non può risentire dell'età come un qualsiasi nonno del mondo? posso non condividere il suo operato, ma alla fine è uno dei pochi che in italia ha dimostrato di non essere attaccato alla poltrona, pardon non è in italia , stato vaticano :twisted:
senza offesa... ma a me sembrano commenti "a buon mercato"...
mi fa piacere che sia sparito il termine qualunquismo :wink:

infine parlando del resto, non so dove hai preso nelle mie parole spunti contro le amministrazioni, o enti locali vari, io sono a favore della meritocrazia. Senza far nomi mi infastidisce che ci siano politici con 6 - 7 legislature alle spalle, che stanno li da quando in russia c'era breznev o in usa jimmy carter, persone che non hanno mai lavorato, e prendono 5 pensioni quando la mia generazione non ne avrà una.
Il politico modello quando lo accusano di qualcosa, non si scagiona (alcuni ci provano e son ridicoli...), controbatte criticando l'altro, io ho fatto questo ma tu hai fatto quello, c'è chi ha fatto peggio di me, noi abbiamo fatto cosi voi coli e noi qui discutiamo per una battuta? Altrove si dimettono per motivi molto più semplici, tipo 50 euro presi dai fondi del partito, qui col ritegno incartano la pizza o si puliscono la bocca (l'ho pensata ma non l'ho scritta! :twisted: )


se tu separi il politico, gli daremo tanto di quell'affetto ... :twisted: :twisted: :twisted:
Tre mele hanno cambiato il mondo:
la mela di Adamo ed Eva,
la mela di Isaac Newton
e la mela morsicata di Steve Jobs!
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Vi è piaciuto vedere il Pellegrino allontanarsi da S. Pietro in elicottero?

Siii?

Allora sappiate che, tanto per cambiare, li abbiamo pagati noi.

Scrivo al plurale poiché, per sicurezza, ne ha voluti due, tutti bianchi e ci sono costati cinquanta milioni cadauno.

Continua a piacervi ora? :evil: :evil:


notizia
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L’inerzia soddisfatta dei cittadini è all’origine di quella incredibile malattia che è la servitù volontaria

E se vivremo, sarà per calpestare i re.

Una delle più importanti differenze tra uomini e animali è che questi ultimi non permettono, al più idiota tra loro, di diventare capo branco.

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Ho letto l'articolo.
Domanda: cosa c'entra il papa? Risposta: assolutamente niente.
Volete farcelo entrare anche quando non c'entra?

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Secondo te, due elicotteri comperati e mantenuti dal popolo Italiano, verniciati di bianco, ad uso esclusivo del Papa, vuol dire che lui, poverino, non c'entra?

Li usa a SUA INSAPUTA? :evil: :evil:

Possibile che questo vaticANO del cà##o paghi mai niente?
Che arraffi solo ed abbia anche la pretesa di essere assolto?

Ma non lo vogliono in sudamerica per un migliaio di anni?

100 milioni (duecentomiliardi di lire) con i tempi che corrono, farebbero più comodo a noi.

Il pellegrino vada a piedi.
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L’inerzia soddisfatta dei cittadini è all’origine di quella incredibile malattia che è la servitù volontaria

E se vivremo, sarà per calpestare i re.

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