L’11 maggio 1720 nacque a Bodenwerder Karl Friedrich Hieronymus von Münchhausen.
Da tutti fu poi conosciuto solo come Il Barone di Münchhausen.
Karl Friedrich Hieronymus von Münchhausen da giovane (wikipedia)
Credo che il libro Il barone di Münchhausen sia stato uno dei primi che ho avuto nella mia primitiva biblioteca da ragazzino preadolescente.
Insieme a I ragazzi della via Pal, Zanna Bianca, Le avventure di Tom Sawyer, Il giro del mondo in 80 giorni, Robinson Crusoe, Cuore, Le tigri di Mompracen ecc.
Il Barone, ufficiale di cavalleria, era destinato ad una carriera militare, combatté nella guerra Svezia-Russia e contro i turchi ottomani.
Poi una congiura politica screditò il suo generale e si ritirò per molti anni in una personale vita di amministrazione, di agi e di corte.
Era uomo di grande compagnia, pare che amasse molto raccontare delle storie per essere al centro dell’attenzione.
Era l’epoca in cui affascinava la letteratura fantastica di Swift, Voltaire e Rabelais.
Le sue storie iperboliche dapprima circolarono riportate nel divertimento generale e poi furono raccolte in un libro, per la prima volta da Rudolf Raspe.
Successivamente furono copiate e riscritte da altri autori in ripetute edizioni, fino al ‘900.
Dopodiché furono adattate e sceneggiate in molti film di grande successo
Sono storie dove il fantastico si esalta con l’esagerato, il comico vive nella meraviglia, restando sempre affascinanti e stupefacenti.
Quasi tutte hanno come scenario una campagna militare in Russia contro i Turchi.
Le storie che più mi divertivano, erano quelle del cavallo legato ad un paletto durante una mastodontica nevicata, che con l’apparire del sole e sciolta la neve risultò essere appeso alla sommità di un campanile.
Quando sprofondò nelle sabbie mobili di una palude e ne uscì tirandosi il suo stesso codino.
La ricognizione sulle postazioni nemiche fatta sulla palla di cannone.
I suoi viaggi sulla luna, la scommessa per vincere l’intero tesoro al sultano, la fuga col cavallo tagliato in due che autonomamente galoppava e lo aiutava a combattere il nemico
Il cavallo, successivamente curato con un impiastro all’alloro, ne sviluppò delle fronde che dettero ombra e fresco al Barone…