Bisogna conoscere la vita media delle cellule di ogni tessuto dai testi di fisiologia umana.
Di solito è una cosa che conosce il medico.
Dunque vediamo.
I globuli rossi hanno una vita media di 120 giorni.
Le cellule epatiche mi pare che siano un po pi lunghe intorno ai 180 giorni.
Gli osteofiti e le cellule del tessuto osseo dovrebbero essere molto lunghe intorno agli 8 mesi se non di più.
E via discorrendo fino alle cellule nervose di cui alcuni tipi non ci "sarebbe" rigenerazione. Il condizionale è dettato da alcune recentissime scoperte riguardo alla rigenerazione del tessuto nervoso motore e sensorio.
Le cellule della pelle, almeno lo strato più superficiale conosciuto come epidermide, ci mettono circa 30 giorni per un ricambio.
Attenzione però, non è detto che un tessuto con un veloce turn over sia meglio perché prorpio il ricambio veloce e tumultuoso può dar luogo più facilmente agli "errori" di rigenerazione e quindi dar luogo a degenerazioni molto aggressive proprio perché la caratteristica di quel tessuto è esasperata in caso di deviazione dal normale con una crescita veloce e purtroppo talvolta incontenibile.
Insomma come al solito in medio stat virtude.
Nel senso che non è mai detto fino in fondo, del resto le radiazioni solari innescano la produzione della vitamina D da parte del tessuto osseo che è un potente fattore contro i radicali liberi, però troppo sole significa esporsi agli ultravioletti e raggi X della radiazione solare che tanto bene non fanno.
Ora come ora, è notissima una recente scoperta che è passata un po in sordina: il DNA emette radiazioni elettromagnetiche !!!
Passata in sordina perché secondo me questa scoperta è come la scoperta della ruota o che dir si voglia del fuoco.
Se il DNA emette una sua radiazione elettromagnetica, ha una sua onda con frequenza e lunghezza e ampiezza. Non solo.
Ha una sua frequenza di risonanza. Questo potrebbe spiegare la maggiore sensibilità di uno o di un altro DNA a certe esposizioni.
Ancora.
Se si possono modulare questi parametri si può modulare e non solo riconoscere e agire selettivamente sul DNA con frequenza alterata rispetto ai tessuti circostanti, dato che ognuno di noi avrà un DNA unico e irripetibile a livello elettromagnetico e atomico.
Non solo le future applicazioni di questa scoperta potrebbero aprire le porte ad una medicina completamente diversa e poco invasiva e distruttiva.
Ma se un giorno si avessero computer talmente potenti e con una memoria buffer talmente gigantesca si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di teletrasportare un informazione che codifica un intero essere vivente da un luogo all'altro.
Aggiungo solo che alcuni aspetti di questa scoperta confermano le teoria della medicina cinese e dell'omeopatia.
Aloha